Come vendere Bitcoin

Redazione Tecnologia

19/08/2022

Scopriamo insieme come trovare acquirenti per la criptovaluta, come valutare quando è opportuno venderla e dov’è possibile farlo. La nostra guida completa

Come vendere Bitcoin

Dopo aver visto come comprare i Bitcoin, è arrivato il momento di capire come venderli per guadagnare denaro. In un periodo in cui il valore della criptovaluta è parecchio volatile, alcuni investitori potrebbero essere propensi a separarsene prima che possa diventare controproducente farlo. Altri, invece, stanno approfittando del momento di crisi per acquistare, certi che presto o tardi la moneta digitale tornerà a raggiungere dei picchi notevoli. Insomma, in questi giorni in cui domanda e offerta tendono a incontrarsi con maggiore facilità, è sicuramente utile sapere come vendere i propri Bitcoin.

Vendere Bitcoin sugli exchange

Oltre a essere uno dei luoghi migliori in cui acquistare i Bitcoin, gli exchange sono anche delle piattaforme perfette per venderli. Fanno da intermediarie tra gli acquirenti e i venditori, consentendo a quest’ultimi di seguire l’operazione a distanza. Il tutto si svolge con la massima trasparenza, perché chi vende deve rendere nota la propria identità e pagare una commissione, che varia in base all’exchange utilizzato. Tra le piattaforme che consentono la vendita dei Bitcoin, è possibile menzionare eToro, Coinbase, Kraken, Bitstamp e Bitfinex. Chiunque può trovare la più adatta alle proprie esigenze tenendo a mente fattori come le commissioni applicate e le opzioni di valuta offerte. Una selezione accurata è essenziale per evitare di commettere grossolani errori.

Una volta iscritti su uno di questi exchange, al venditore non resta che piazzare la sua offerta di vendita, specificando tipologia, quantità e prezzo richiesto: a quel punto è l’exchange a cercare un potenziale acquirente. Conclusa la trattativa, i fondi vengono accreditati sull’account del venditore, che provvede poi a incassarli sul proprio conto bancario.

Vendere Bitcoin sulle piattaforme peer-to-peer

Una buona alternativa agli exchange sono le piattaforme peer-to-peer. Nella maggior parte di esse non c’è alcun intermediario a favorire l’incontro tra i compratori e i venditori (anche se non mancano alcune eccezioni in tal senso, come LocalBitcoins e Paxful), che quindi avviene in modo più diretto. Il loro funzionamento ricorda un po’ quello del Marketplace di Facebook, dove, nella maggior parte dei casi, è abbastanza facile trovare un acquirente in tempi brevi. Chi lo desidera può anche concludere l’operazione di persona, sempre ammesso che nutra abbastanza fiducia in chi si trova dall’altra parte dello schermo. C’è però un piccolo svantaggio da tenere in considerazione: di solito la somma che si ottiene dalla vendita della criptovaluta è inferiore a quella ottenibile ricorrendo a un exchange. D’altra parte, le commissioni sono solitamente più basse.

Vendere Bitcoin presso un Bancomat

Esistono alcuni Bancomat molto particolari, chiamati Atm Bitcoin, che permettono di vendere la criptovaluta e ottenere in cambio degli euro. In Italia non sono diffusissimi e per trovarne uno potrebbe essere necessario spostarsi da una città all’altra, ma servizi come Coin Atm Radar rendono più semplice la ricerca. Inoltre, bisogna tenere presente che solo una piccola parte di questi Bancomat consente sia di vendere che di comprare Bitcoin. In molti casi è possibile svolgere solo quest’ultima opzione.

A differenza delle piattaforme di exchange, gli Atm Bitcoin proteggono l’identità del venditore, ma solo entro un certo limite di prelievo. Per procedere con la conversione dei Bitcoin in moneta contante, si deve prima indicare la criptovaluta che si intende cedere e in seguito selezionare l’opzione “vendi Bitcoin”. Alcuni Bancomat, come accennato, potrebbero richiedere una verifica dell’identità nel caso in cui l’operazione dovesse superare i 2.000 euro.

In ogni caso, sconfinare questa soglia è sconsigliabile anche per un altro motivo: con importi elevati le commissioni potrebbero essere particolarmente salate, sebbene le tariffe siano comunque a discrezione dei singoli Bancomat.

Vendere Bitcoin di persona

Messe da parte le innovative tecnologie che permettono di concludere le trattative di vendita a distanza, non dobbiamo dimenticare il più tradizionale degli scambi: quello di persona. Quest’ultimo, infatti, rappresenta ancora oggi la soluzione più semplice per monetizzare i propri Bitcoin.

Una volta superata la fase più complessa – che consiste nell’individuare un compratore interessato a mettere le mani sulla criptovaluta – sarà sufficiente una scansione del codice QR presente sul telefono dell’acquirente, che permetterà al venditore di ricevere immediatamente il corrispettivo in moneta contante.

In questo caso, tuttavia, viene meno l’intermediazione degli exchange o il supporto delle piattaforme peer-to-peer: per questo, è importante che il venditore si accerti dell’affidabilità della persona con cui intende concludere la trattativa di vendita.

In tal senso, è ancora la tecnologia a venirci incontro: alcune piattaforme – come la già citata Localbitcoins – non solo facilitano l’organizzazione di incontri per lo scambio, ma offrono anche un sistema di rating basato sulle valutazioni rilasciate dagli utenti.

Al momento della vendita, poi, le parti dovranno trovare un accordo sul prezzo del Bitcoin, facendo riferimento ad alcuni portali che seguono la quotazione della criptovaluta. Una commissione, a discrezione del venditore, può essere imposta sulla vendita del Bitcoin, ma non oltre la forbice del 5-10%.

Infine, una soluzione ancor più prudente è quella di fare affidamento a servizi come Meetup, con i quali è possibile organizzare degli incontri di gruppo tra venditori e compratori di Bitcoin. Il tutto, ovviamente, nel pieno rispetto di uno dei principi cardine della criptovaluta: l’anonimato.

Quando vendere Bitcoin

Qual è il momento migliore per vendere i Bitcoin? Si tratta di una domanda capace di mettere in difficoltà anche i più grandi esperti del settore. Idealmente. Chi ha comprato la criptovaluta dovrebbe cercare di venderla in un momento in cui il suo valore è più alto, così da generare un profitto. Tuttavia, prevedere il momento ideale per vendere è tutt’altro che facile e anche chi si basa sulle analisi dei trader più affidabili non è mai certo al 100% di sapere a cosa andrà incontro. La volatilità è una caratteristica intrinseca della maggior parte delle criptovalute, pertanto chi opera in questo mercato deve essere ben consapevole che il fattore imprevedibilità è onnipresente.

Pro e contro del vendere Bitcoin

Vendere Bitcoin in un periodo favorevole può essere un ottimo modo per generare un profitto. Tuttavia, non è sempre detto che tutto fili liscio. Può capitare che il valore dei Bitcoin diventi ancora più alto nel periodo immediatamente successivo alla vendita, inducendo il povero investitore frettoloso a mangiarsi le mani. D’altro canto, c’è anche chi ostinandosi ad aspettare l’occasione buona finisce per perdere delle buone opportunità. Chi decide di vendere i Bitcoin deve usare tutti gli strumenti di informazione a sua disposizione, ma anche armarsi di coraggio e sperare che la fortuna sia dalla sua parte considerando i rischi intrinsechi di queste operazioni.

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