Secondo un’analisi di Tecnocasa comprare casa non sempre conviene. Negli anni in ben sette capoluoghi su dieci gli immobili perdono valore. Ecco dove non conviene comprare una casa.
Comprare casa non è sempre un investimento, eppure è questo uno dei sogni più comuni tra giovani e meno giovani. Comprare casa vuol dire non solo avere un posto sicuro per sé e i propri affetti ma anche ottenere una propria stabilità.
Stabilità che è sempre più difficile ottenere in Italia. Le nuove generazioni si trovano a dover affrontare una crisi economica, le instabilità geopolitiche e il cambiamento climatico mentre il precariato li tiene legati a un limbo, impossibilitati ad andare via di casa presto.
E quando si riesce ad ottenere un mutuo, compiendo l’importante passo di comprare una propria casa, è impossibile non gioire e festeggiare con amici e parenti. Eppure, stando a un’indagine di Tecnocasa comprare un immobile non sempre potrebbe essere una buona decisione: tutto dipende dal luogo.
Infatti, l’andamento dei prezzi delle abitazioni nelle grandi città italiane tra il 2012 e il 2022 dimostra una tendenza piuttosto negativa. Tecnocasa ha analizzato le performance degli immobili in dieci città, a Bari, Bologna, Firenze, Genova, Napoli, Palermo, Roma, Torino e Verona. Ed è emerso che dopo dieci anni in sette città su dieci l’immobile vale molto meno. Ecco dove non conviene comprare casa.
Comprare casa non è sempre un investimento: dove non conviene farlo
Purtroppo, è vero non sempre conviene comprare casa. Tutto dipende dalla città in cui si decide di andare ad abitare e l’indagine di Tecnocasa lo dimostra molto bene: in ben sette città su dieci non è convenuto, poiché l’immobile ha perso nel giro di dieci anni (dal 2012 al 2022) il suo valore. Vediamo la classifica:
- Genova è la città che ha sofferto di più per il mercato immobiliare. Tra il 2012 e il 2022 ha visto il suo patrimonio immobiliare quasi dimezzarsi, perdendo ben il 49,1% a causa dell’antichità degli immobili, ormai vetusti e usurati.
- Torino. A seguire troviamo la città della Mole Antonelliana che ha perso ben il 26% dopo aver toccato il minimo nel 2020 con -29,7% durante la pandemia, con un aumento dei prezzi nel primo semestre del 2021.
- Roma. Anche la città eterna soffre, i cui immobili hanno perso dal 2012 il 24,6%, ma iniziando a recuperare un minimo del proprio valore a partire dal 2021,
- Palermo si posiziona quarta con immobili che nel giro di 10 anni hanno visto il loro valore ridursi del 21,4%, e pur avendo avuto un aumento del valore nel primo semestre del 2021 (come Torino e Napoli) il bilancio rimane negativo.
- Napoli. La città di Pulcinella, dopo aver toccato il minimo nel 2016, con una perdita di valore del -14,9% è riuscita a recuperare al 2022 il 5,2% grazie agli investimenti turistici, attestando la perdita al -9,7%
- Bari è la città del Sud che perde meno valore. Se il minimo lo ha sfiorato con una perdita di valore del -13,4%, la città ha registrato un recupero negli ultimi anni grazie al richiamo turistico del centro storico della città, vedendo una crescita dei valori del +6,9%, facendo sì che la perdita sia solo del -6,5%.
- Verona. La città Giulietta e Romeo ha sfiorato il suo minimo nel 2015 quando le case valevano -18% rispetto al 2012. Dal 2016 i prezzi sono ripresi a crescere con ottimo recupero, giungendo al 2022 con perdite che si fermano al -3,7%.
Dove conviene comprare casa?
Dove aver conosciuto i dati del mercato immobiliare delle città dove non conviene comprare casa, è il momento di guardare alle uniche tre città del campione analizzato da Tecnocasa che nei dieci anni hanno registrato un bilancio positivo. Milano, Bologna e Firenze sono le uniche ad aver superato la prova dei dieci anni.
- Milano è la città che ha avuto un margine di guadagno maggiore con il +28,1%, unica città del panorama italiano con questo andamento, nonostante il capoluogo lombardo abbia altri problemi come la mancanza dei posti letto per studenti e affitti alle stelle che costringono gli studenti a rinunciare alla possibilità di studiare nella grande city italiana. Anche Milano ha toccato il suo minimo nel 2016 quando ha perso il -13,6%, dopo la stabilizzazione dei prezzi, dal 2027 riparte la crescita che non è stata bloccata nemmeno dalla pandemia. Tuttavia, come nota il Sole 24 Ore, “il 28,1% in dieci anni, con un conteggio molto basico, significa non arrivare a una performance del 3% annuo”.
- Bologna si posiziona subito dopo Milano. La città di Lucio Dalla ha registrato una corsa al rialzo. E dopo aver registrato un picco minimo nel 2015, al 2022 i suoi immobili avevano acquistato ben il 15,5%.
- Firenze, infine, si posiziona come terza città in cui convenga comprare una casa, dove gli immobili in 10 anni restano sostanzialmente stabili dopo il minimo registrato nel 2014 e nel 2015.
Come è risaputo il valore di un’immobile varia per diversi motivi a volte ad influire è anche solo la posizione del quartiere in cui è allocata la casa. Per tale motivo è opportuno, prima di fare l’importante passo e acquistare casa, di informarsi sulla città e sugli andamenti del mercato immobiliare, magari consultando un esperto, in modo che in futuro, nel momento in cui su decida di vendere non si abbiano brutte sorprese.
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