Non tutti i cittadini devono passare al mercato libero: al di sotto di una certa soglia di reddito (accertata in base all’Isee) si può continuare a essere forniti a prezzi calmierati.
L’obbligo di passaggio dal mercato tutelato a quello libero, in programma a gennaio 2024 per il gas e ad aprile dello stesso anno per l’energia elettrica, non vale per tutti: ci sono delle condizioni di esonero, tanto in base all’età o allo stato di salute, quanto per il reddito.
La normativa, infatti, consente di restare nel mercato tutelato, continuando così a beneficiare di tariffe più convenienti, a coloro che si trovano “in condizioni economicamente svantaggiate”.
Sono diversi i fattori che possono determinare se una famiglia si trova in una tale circostanza, ma come precisato da Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente), in questo caso vengono utilizzati gli stessi criteri con cui viene valutato se un nucleo familiare ha diritto o meno ai bonus in bolletta.
Guardando ai requisiti per l’accesso ai suddetti bonus, possiamo quindi rispondere alla domanda su quanto bisogna guadagnare, o meglio qual è il reddito da non superare, per avere diritto all’agevolazione che consente di restare nel mercato tutelato di energia elettrica e gas senza doversi preoccupare delle scadenze e del trasferimento al mercato libero o al massimo al servizio a tutele graduali.
A chi spettano i bonus sociali in bolletta
Oggi i bonus sociali in bolletta spettano per una situazione di disagio tanto economico quanto fisico. Qui dobbiamo concentrarci sul primo punto, analizzando le situazioni che secondo Arera fanno sì che una famiglia venga riconosciuta economicamente svantaggiata avendo così diritto allo sconto in bolletta.
Nel dettaglio, il cittadino a cui è intestata la fornitura per risultare in condizione di disagio economico deve, in alternativa, appartenere a un nucleo familiare:
- con indicatore Isee non superiore a 9.530 euro;
- con almeno 4 figli a carico (famiglia numerosa) e indicatore Isee non superiore a 20 mila euro;
- titolare di Reddito di cittadinanza o Pensione di cittadinanza (in scadenza nel 2024).
In realtà oggi il limite di reddito entro cui stare per avere diritto al bonus è di 15 mila euro, 30 mila euro nel caso dei nuclei familiari più numerosi: tuttavia, questa condizione è in scadenza dopo il primo trimestre del 2024. Di fatto, tanto per il mercato libero del gas, quanto per l’energia elettrica, bisognerà guardare ai requisiti indicati dal suddetto elenco (quindi un Isee tra i 9.530 euro e i 20.000 euro) per una soluzione di lungo periodo.
Chi soddisfa le suddette condizioni, quindi, ha diritto a un bonus in bolletta che viene erogato automaticamente dal fornitore dell’energia, come pure può continuare a essere servito alle condizioni calmierate del mercato libero.
Isee 2024 per restare nel mercato libero
Per analizzare la situazione reddituale del nucleo familiare, dunque, si utilizza l’Isee (dove viene preso in considerazione il guadagno percepito due anni prima dalla presentazione della Dsu, un anno prima nel caso dell’Isee corrente).
Di conseguenza, per restare nel mercato libero di luce e gas bisognerà come prima cosa richiedere l’Isee 2024, il che è possibile già dal prossimo gennaio: dopodiché, se l’attestazione risulterà inferiore a 9.530 euro, 20 mila euro per chi ha una famiglia molto numerosa con almeno 4 figli a carico, si possono anticipare i tempi chiedendo direttamente al fornitore d’energia di continuare la fornitura al prezzo e alle condizioni previste nel regime di maggior tutela.
Per farlo basta compilare e inviare un’autocertificazione con la quale si dichiara di essere al di sotto delle soglie di reddito che danno diritto a restare nel mercato tutelato: è bene sottolineare che i modelli sono due, uno per l’energia elettrica e l’altro per il gas.
Ovviamente è importante dichiarare il vero, altrimenti il rischio di una falsa autocertificazione potrebbe essere più grave rispetto all’aumento in bolletta scaturito con il passaggio al mercato libero.
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