Concordato preventivo: esempi di calcolo per l’imposta dovuta con sanatoria

Patrizia Del Pidio

01/10/2024

Come deve essere calcolata l’imposta dovuta per sanare una delle annualità tra il 2018 e il 2022 con il concordato preventivo?

Concordato preventivo: esempi di calcolo per l’imposta dovuta con sanatoria

Con il concordato preventivo biennale si può aderire anche alla sanatoria degli anni di imposta precedenti (2018/2022). La sanatoria prevede, ovviamente, un’imposta ridotta da versare sugli eventuali redditi non dichiarati?

In molti hanno parlato di “condono tombale” legato al concordato preventivo biennale. Si tratta, appunto, di un ravvedimento che riguarda solo i contribuenti soggetti agli Isa che aderiscono al concordato preventivo che permette di mettersi al riparto da eventuali controlli fiscali su Iva, imposte sui redditi e Irap per le annualità che vanno dal 2018 al 2022 versando un’imposta sostitutiva (flat tax) variabile in base al punteggio Isa.

Vediamo come funziona la sanatoria, come si determina la flat tax e come si calcola l’imposta dovuta sui redditi non dichiarati negli anni precedenti.

CPB e sanatoria con imposta ridotta

La sanatoria degli anni precedenti è un’ulteriore spinta per aderire al concordato preventivo visto che l’ammontare dell’eventuale imposta sostitutiva è ridotta in base ai punteggi Isa.

L’emendamento che introduce la novità non è molto chiaro e proprio per questo lo riportiamo:

"Art. 2-ter.
(Imposta sostitutiva per annualità ancora accertabili dei soggetti che aderiscono al concordato preventivo biennale)

I soggetti che hanno applicato gli indici sintetici di affidabilità fiscale e che aderiscono, entro il 31 ottobre 2024, al concordato preventivo biennale di cui agli articoli 6 e seguenti del decreto legislativo 12 febbraio 2024, n. 13, possono adottare il regime di ravvedimento di cui al presente articolo, versando l’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e delle relative addizionali nonché dell’imposta regionale sulle attività produttive di cui ai commi da 2 a 7.
Ai fini del comma 1, la base imponibile dell’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e delle relative addizionali è costituita dalla differenza tra il reddito d’impresa o di lavoro autonomo già dichiarato, alla data di entrata in vigore della presente disposizione, in ciascuna annualità e l’incremento dello stesso calcolato nella misura del:
5 per cento per i soggetti con punteggio ISA pari a 10;
10 per cento per i soggetti con punteggio ISA pari o superiore ad 8 e inferiore a 10;
20 per cento per i soggetti con punteggio ISA pari o superiore a 6 e inferiore a 8;
30 per cento per i soggetti con punteggio ISA pari o superiore a 4 e inferiore a 6;
40 per cento per i soggetti con punteggio ISA pari o superiore a 3 e inferiore a 4;
50 per cento per i soggetti con punteggio ISA inferiore a 3.

Il calcolo del maggior imponibile per sanare una delle annualità comprese tra il 2018 e il 2022 prevede una maggiorazione forfettaria da calcolare applicando una percentuale che va dal 5% al 50%. All’imponibile ottenuto, poi si applica l’aliquota sostitutiva già prevista dal concordato preventivo.Per ogni annualità che si vuol sanare con il ravvedimento speciale, la base imponibile su cui calcolare l’imposta dovuta si determina applicando una percentuale al reddito dichiarato per l’anno in questione per determinare la maggiorazione su cui pagare l’imposta.

La sanatoria è caratterizzata da:

  • assenza di interessi e sanzioni;
  • imposta sostitutiva dell’Irap al 3,9%;
  • imposta sostitutiva dell’Irpef parametrata sul livello di affidabilità fiscale.

Le percentuali della sanatoria del concordato

Nel particolare l’imposta sostitutiva da applicare sulla maggiorazione di redditi nelle annualità dal 2018 al 2022 è quella prevista dal concordato preventivo biennale, ovvero:

  • 10% con ISA pari almeno a 8;
  • 12% con ISA superiore a 6 e inferiore a 8;
  • 15% con ISA fino a 6.

La cosa interessante è la determinazione del reddito imponibile su cui calcolare l’imposta visto che l’incremento va calcolato in base ai punteggi Isa come riportato nella seguente tabella.

PERCENTUALE DA APPLICARE ALLA BASE IMPONIBILEPUNTEGGIO ISA
5% pari o superiore a 10
10% pari a 8 e 9
20% pari a 6 e 7
30% pari a 4 e 5
40% pari a 3
50% inferiore a 3

Da tenere presente che per ogni annualità che si vuole sanare il limite minimo di imposta da versare è pari a 1.000 euro.
Il condono, poi, prevede che l’imposta dovuta sia abbattuta di ulteriore 30% per gli anni 2020 e 2021 (gli anni del Covid).

Esempi di calcolo dell’imposta ridotta della sanatoria

Per comprendere pienamente come funziona la sanatoria bisogna entrare nel vivo del calcolo dell’imposta da versare bisogna capire come effettuare il calcolo. Proprio per questo motivo proponiamo esempi concreti che illustrano la determinazione della base imponibile e l’applicazione dell’imposta.

Esempio 1
Un contribuente con punteggio Isa pari a 10 nel 2020 ha dichiarato redditi pari a 180.000 euro, per sanare l’annualità come prima cosa bisogna determinare la base imponibile per la maggiorazione applicando la percentuale del 5% dell’importo ovvero 9.000 euro.

Sull’incremento ottenuto, poi, si applica l’aliquota della tassazione sostitutiva, che in questo caso è del 10% ed emerge un’imposta di 900 euro da versare per sanare il 2020. In questo caso si applica la riduzione del 30% (anno 2020) che porta l’imposta a 730, ma l’importo minimo richiesto è almeno 1.000 euro e pertanto il contribuente per sanare l’annualità dovrà versare 1.000 euro.

Esempio 2
Un contribuente con punteggio Isa 6 ha dichiarato nel 2019 redditi pari a 70.000 euro aderendo alla sanatoria deve determinare la maggiorazione applicando la percentuale del 20%, che restituisce una maggiorazione di 14.000 euro su cui applicare, poi, l’aliquota sostitutiva al 12%. L’imposta dovuta per sanare l’annualità è pari a 1.680 euro.

Esempio 3
Un contribuente che ha Isa 2 e ha dichiarato nell’anno di imposta 2021 50.000 euro, può aderire alla sanatoria applicando il 50% per determinare la maggiorazione di 25.000 euro. Su questa, poi, deve applicare la flat tax del 15% determinando un’imposta sostitutiva di 3.750 euro. Il 2021, anno in cui c’era il Covid, prevede una riduzione del 30% dell’imposta e, pertanto, per sanare l’annualità dovrà versare 2.625 euro.

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