Ravvedimento speciale Cpb, ecco quando scade la seconda rata del condono 2025

Nadia Pascale

23 Aprile 2025 - 16:54

Ravvedimento speciale, nel maxi condono fiscale 2025 c’è un’importante scadenza da non dimenticare nei prossimi giorni. Ecco cosa non dimenticare.

Ravvedimento speciale Cpb, ecco quando scade la seconda rata del condono 2025

Chi ha esercitato l’opzione per il maxi condono fiscale 2025 previsto per chi ha aderito al Cpb, nei prossimi giorni è chiamato a versare la seconda rata del ravvedimento speciale.

Entro il 30 aprile 2025 è necessario versare la seconda rata del ravvedimento speciale riservato ai contribuenti che hanno aderito al Concordato Preventivo Biennale. Ecco cosa non dimenticare.

Ravvedimento speciale Cpb, chi deve pagare la seconda rata entro il 30 aprile

Il decreto Omnibus prevede per i contribuenti che hanno aderito al Concordato Preventivo Biennale entro il 31 ottobre 2024, esclusi i forfettari, la possibilità di aderire al ravvedimento speciale, cioè di sanare le irregolarità per gli anni di imposta 2018-2022 versando una somma forfettaria, calcolata avendo come riferimento il punteggio ISA maturato per i singoli anni di imposta e agli importi dichiarati negli stessi anni.
Il ravvedimento speciale consente, per ogni annualità, di sanare le irregolarità su imposte sui redditi e Irap.

L’opzione poteva essere esercitata per singoli anni di imposta e, di conseguenza, al contribuente è stata data la possibilità di aderire a questa particolare rottamazione anche solo per alcuni degli anni di imposta.
L’opzione doveva essere esercitata entro il 31 marzo 2025, per fatti concludenti e con il pagamento in unica rata o in massimo 24 rate mensili di uguale importo.

Per chi entro il 31 marzo ha pagato la prima rata e quindi non l’intero importo, entro il 30 aprile c’è il versamento della seconda rata.

Cosa succede se non si paga la seconda rata del ravvedimento speciale?

L’eccessiva rigidità delle scadenze fissate per la rottamazione quater ha portato notevoli problemi ai contribuenti e alla necessità più volte di prevedere il recupero delle rate non pagate al fine di non decadere dal beneficio.

Proprio per questo per il ravvedimento speciale è stata studiata una soluzione alternativa. Il pagamento tardivo di una delle rate, diverse dalla prima, entro il termine di pagamento della rata successiva non comporta la decadenza dal beneficio della rateazione.

Questo vuol dire che, effettuato il pagamento della prima rata entro il 31 marzo, necessario per esercitare in modo corretto l’opzione, la seconda rata deve essere pagata entro in 30 aprile, in alternativa può essere pagata entro il 31 maggio senza incorrere in decadenza.
Ai fini del versamento delle imposte sostitutive nel modello F24 - in cui è necessario indicare l’annualità per cui si esercita l’opzione, il numero della rata in versamento e il numero complessivo delle rate - occorre utilizzare i codici tributo appositamente istituiti con la risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n. 50 del 17 ottobre 2024.

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