Aumentano i compensi delle commissioni dei prossimi concorsi scuola legati al Pnrr come annunciato dal Mim ai sindacati. Previsti extra ma permangono alcune perplessità come da nota della FlcCgil.
Per i prossimi concorsi scuola sono previsti anche gli aumenti dei compensi dei commissari. Ad annunciare la novità il ministero dell’Istruzione e del merito che ha convocato le organizzazioni sindacali il 16 ottobre 2023 proprio per fornire l’informativa in merito alla bozza di decreto che definisce le nuove cifre.
I concorsi scuola, quindi, non cambieranno solo nelle modalità e nei requisiti di accesso, ma anche in merito al riconoscimento del lavoro dei commissari che dovrebbero pertanto ricevere una retribuzione maggiorata in base alle prestazioni svolte tra cui ricade anche la correzione delle prove.
I sindacati, sebbene per certi versi si dicano soddisfatti come si legge nella nota di Flc Cgil, tuttavia evidenziano delle criticità. Intanto il ministro Giuseppe Valditara ha annunciato un aumento dello stipendio degli insegnanti nel rinnovo del contratto scuola con la prossima Legge di bilancio 2024.
Vediamo di quanto aumentano i compensi dei commissari dei concorsi scuola secondo quanto riportato dai sindacati.
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Concorsi scuola: ecco di quanto aumentano i compensi dei commissari
A illustrare di quanto aumentano i compensi dei commissari dei prossimi concorsi scuola, secondo quanto riportato dal Mim, sono i sindacati e in particolare ritroviamo informazioni utili nella nota di Flc Cgil. I compensi sono quelli che vanno corrisposti ai membri delle commissioni esaminatrici dei concorsi quali:
- presidente;
- segretario;
- altri membri.
Le commissioni esaminatrici oggetto dell’aumento dello stipendio per la prestazione svolta sono quelle dei concorsi pubblici banditi dal Mim dopo l’entrata in vigore del decreto 75/2023, per il reclutamento del personale:
- dirigenziale;
- docente;
- amministrativo;
- tecnico e ausiliario.
Il personale è quello delle istituzioni di ogni ordine e grado. I nuovi compensi riguardano anche il personale addetto alla vigilanza dei concorsi scuola e il referente informatico d’aula quando le procedure sono informatizzate.
Per i componenti delle commissioni sono previsti anche premi per assicurare che i concorsi scuola vengano conclusi entro i termini stabiliti in attuazione del Pnrr. I compensi per le commissioni dei concorsi scuola, come riportato dal sindacato, sono i seguenti:
- 1.600 euro per ciascun componente delle commissioni esaminatrici di concorsi scuola per il reclutamento degli insegnanti della scuola dell’infanzia e primaria, degli Itp, e del personale Ata appartenente al profilo di area B o categorie equiparate;
- 1.800 euro per ciascun componente delle commissioni esaminatrici di concorsi per il reclutamento del seguente personale docente laureato degli istituti secondari di secondo grado, di primo grado e del personale Ata appartenente ai profili di area C e D o categorie equiparate;
- 2.000 euro per i concorsi scuola volti al reclutamento dei dirigenti scolastici.
I compensi così illustrati sono al lordo. Ma quando e per chi scatta l’aumento? Le cifre illustrate vengono:
- aumentate del 10% per i presidenti delle commissioni dei concorsi scuola;
- diminuite del 10% per i segretari.
- diminuite del 50% per i membri aggiunti aggregati alle commissioni.
Come è possibile notare, quindi, gli aumenti non riguardano tutti i componenti delle commissioni dei prossimi concorsi scuola.
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Concorsi scuola: aumenti compensi extra
Si prevedono anche compensi integrativi nei prossimi concorsi scuola per alcune specifiche mansioni da svolgere e nel dettaglio per la prova scritta:
- euro 0,80 per ciascun elaborato esaminato per i concorsi relativi al reclutamento degli insegnanti della scuola dell’infanzia e primaria, degli Itp, e del personale Ata appartenente al profilo di area B o categorie equiparate (compenso base 1.600 euro di cui sopra);
- euro 1,00 per ciascun elaborato esaminato per i concorsi scuola che mirano a reclutare personale docente laureato degli istituti secondari di secondo grado, di primo grado, del personale Ata appartenente ai profili di area C e D o categorie equiparate e dirigenti scolastici (compensi base 1.800 e 2.000 euro di cui sopra).
Le stesse cifre valgono per la prova orale per ciascun candidato esaminato. Sempre per la prova orale è prevista una percentuale di incremento ulteriore pari al 80% nel caso di concorsi scuola per il reclutamento del personale docente laureato degli istituti secondari di secondo grado, di primo grado e del personale Ata appartenente ai profili di area C e D o categorie equiparate se nell’ambito della prova orale è prevista anche la prova pratica. Lo stesso è pari al 60% per la prova scritta con correzione automatizzata degli elaborati.
Il compenso integrativo viene ridotto del 50%, invece, per i membri aggregati, aumentati del 10% per i presidenti e ridotti della stessa percentuale per i segretari. Qualora sia prevista anche la valutazione dei titoli allora il compenso integrativo è aumentato del 10% per tutti.
Pur esprimendo soddisfazione per le cifre annunciate dal ministero, i sindacati evidenziano ancora alcune criticità nei compensi dei concorsi scuola. Scrive Flc Cgil:
Esprimiamo le nostre perplessità sul fatto che continua a non essere prevista nessuna forma di esonero anche parziale per i componenti delle commissioni. Questa criticità si estende rispetto all’utilizzo del personale Ata, i cui carichi di lavoro risultano fortemente accresciuti anche per effetto delle recenti modifiche normative; pertanto, ribadiamo la necessità che la funzione di segretario delle Commissioni giudicatrici sia svolta con esonero dal servizio.
Aggiunge inoltre il sindacato di categoria:
Ci lascia perplessi il fatto che si continuino a differenziare, in una visione completamente anacronistica, i compensi dei componenti le commissioni in base al tipo di concorso, ovvero se si tratta di reclutare docenti della scuola primaria/infanzia/secondaria/dirigenti o Ata di profilo B,C o D.
E conclude:
Occorrerebbe inoltre chiarire cosa accade ai compensi delle commissioni dei concorsi Pnrr in caso non completino le procedure nei tempi indicati, poiché il decreto chiarisce che i compensi saranno pagati in misura piena solo laddove si concludano i lavori entro 120 giorni dalla pubblicazione dei risultati della prova scritta e vengano esaminati almeno 125 candidati al mese.
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