Concorsi scuola: nuovo titolo per la riserva dei posti con il decreto Pa

Teresa Maddonni

18 Marzo 2025 - 20:22

Nuova riserva dei posti per il concorso scuola. La novità arriva con il decreto Pa pubblicato in Gazzetta Ufficiale che disciplina tutte le selezioni pubbliche. Chi ne ha diritto.

Concorsi scuola: nuovo titolo per la riserva dei posti con il decreto Pa

Anche i concorsi scuola vengono toccati dalla riforma del decreto Pa pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 14 marzo. Il decreto introduce un nuovo titolo per la riserva dei posti dei concorsi pubblici e quindi anche del concorso scuola, riserva che interessa anche le Graduatorie provinciali per le supplenze.

Il decreto-legge 14 marzo 2025, n. 25 recante “Disposizioni urgenti in materia di reclutamento e funzionalità delle pubbliche amministrazioni” deve ancora completare l’iter parlamentare di conversione ed è dunque passibile di modifiche. Al momento la novità per i concorsi scuola riguarda il servizio civile nazionale che si va ad affiancare al servizio civile universale come titolo di riserva dopo le polemiche suscitate per la sua precedente omissione, motivo per cui il testo difficilmente potrebbe essere modificato in questa parte. Vediamo allora qual è il nuovo titolo per la riserva dei posti con il decreto Pa nel dettaglio.

Concorsi scuola: il servizio civile nazionale per la riserva dei posti

Non solo il servizio civile universale, anche il servizio civile nazionale diventa requisito per ottenere la riserva dei posti nel concorso scuola come anche in tutte le altre selezioni pubbliche. Il decreto in Gazzetta Ufficiale all’articolo 4, comma 4 introduce una modifica all’articolo 18, comma 4, del decreto legislativo 6 marzo 2017, n. 40 e infatti recita: “dopo le parole: “servizio civile universale” sono inserite le seguenti: “ovvero il servizio civile nazionale di cui alla legge 6 marzo 2001, n. 64.”

Il decreto introduce quindi una riserva del 15% dei posti dei concorsi pubblici, e quindi del concorso scuola, per coloro che hanno svolto il servizio civile nazionale prima della riforma del servizio civile universale, che ha cambiato denominazione dal 2017.

Questo significa che coloro che a oggi risultano esclusi dalla riserva dei posti nei concorsi pubblici per aver svolto il servizio civile nazionale prima che diventasse Scu, quindi universale, potranno inserire il titolo. Resta tuttavia, secondo i detrattori della riforma, il problema della discriminazione insita nel titolo di preferenza dal momento che il servizio civile universale si può conseguire solo ed esclusivamente entro i 28 anni di età.

La discriminazione, infatti, avverrebbe principalmente tra i docenti fornendo il servizio civile universale la riserva dei posti anche nell’assegnazione delle supplenze da Gps.

Graduatorie insegnanti: riserve e preferenze

Il decreto Pa va a disciplinare anche l’indicazione delle riserve e delle preferenze nelle graduatorie dei concorsi scuola. Più nel dettaglio il decreto Pa in Gazzetta recita:

Le graduatorie per il reclutamento del personale educativo e scolastico danno evidenza delle riserve, delle precedenze e delle preferenze applicate, ferma restando la minimizzazione dei dati personali.

L’indicazione delle riserve, delle precedenze e preferenze nelle graduatorie per il reclutamento dei docenti dovrebbe garantire maggiore trasparenza quando si procede allo scorrimento delle graduatorie.

Ed è proprio la mancanza di trasparenza che lamentano i docenti idonei del concorso scuola Pnrr1 svoltosi nel 2024 e che ancora protestano e lottano per ottenere delle graduatorie a esaurimento nonostante un nuovo concorso del Mim sia in corso di svolgimento. Per le conferme sulle novità del decreto Pa occorre attendere la conversione in legge del testo.

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