Cosa rischia chi non si presenta a un concorso pubblico, quando perde la possibilità e come rinviare la prova.
Chi si appresta a partecipare a un concorso pubblico dedica tempo e impegno a un progetto professionale, non volendo certo rischiare di farsi scappare un’occasione importante per il proprio futuro.
Ecco che in caso di imprevisti e impegni sopraggiunti del tutto inderogabili cominciano a fioccare le preoccupazioni. Molto spesso le date precise delle varie prove, peraltro, non sono comunicate al momento dell’adesione bensì in un momento successivo.
Certo, di norma si ha comunque un periodo di riferimento per il completamento dell’iter concorsuale, ma soprattutto quando sono previsti vari step di selezione. Di conseguenza, chi all’improvviso teme di non riuscire a presenziare alle prove si trova in difficoltà, in particolar modo se non ha alcuna possibilità di risolvere il problema.
Si pensi a una malattia, per esempio, o a un altro evento del tutto imprevedibile e incompatibile con la partecipazione. Da questo punto di vista le assenze sembrerebbero del tutto giustificate, ma la garanzia della procedura concorsuale prevista dalla legge può scontrarsi facilmente con questa interpretazione.
Vediamo dunque cosa succede a chi non si presenta a un concorso pubblico.
Cosa succede se non ti presenti a un concorso pubblico
L’assenza a un concorso pubblico è nella stragrande maggioranza dei casi un problema importante per il candidato, che spesso perde la possibilità di proseguire con la propria candidatura e anzi potrebbe essere escluso persino dalla ripresentazione della stessa al medesimo concorso. Sul punto, però, possono aprirsi diversi scenari. La fonte principale da consultare è senza dubbio il bando di concorso a cui si intende partecipare, che di regola contiene anche indicazioni su eventuali assenza dei comunicati. L’assenza non è normalmente specificata quanto alle possibili cause, ma nemmeno rispetto al preavviso da fornire all’amministrazione.
Indipendente dalla ragione, quasi sempre, chi non si presenta a un concorso pubblico viene escluso dallo stesso, proprio come se avesse rinunciato.
Questa regola generale, che può comunque in astratto vedere delle eccezioni nei vari bandi di concorso, vale senza ombra di dubbio per tutte le prove in cui è prevista la partecipazione simultanea di tutti i candidati. Non è infatti possibile pensare di spostare la prova senza ledere il diritto di tutti i partecipanti, tanto meno di rinviare soltanto l’esaminazione di alcuni dei candidati. Si ricorda infatti che il concorso pubblico viene regolamentato con precisione dalla legge, dovendo assicurare l’imparzialità e la piena trasparenza delle Pubbliche amministrazioni. Tutta la procedura deve rispettare requisiti minuziosi, anche in termini di data e orario delle prove, ingresso e uscita dei candidati e così via. Tendenzialmente, l’assenza al concorso non può quindi essere giustificabile, a prescindere dalla possibile gravità delle motivazioni personali.
Al contrario, per le prove alle quali i candidati devono sottoporsi in maniera individuale, si può eventualmente ipotizzare un rinvio.
Quest’ultimo deve comunque essere subordinato alle priorità organizzative dell’amministrazione, che devono anche tenere conto della dovuta parità di trattamento da assicurare nell’interesse di tutta la cittadinanza.
Come ripetere la prova in caso di assenza
Ammesso che sia possibile posticipare la prova o comunque fissarla in un momento diverso da quello previsto, di solito è necessario documentare la causa della propria assenza con estrema puntualità e precisione.
Deve trattarsi di motivi validi, quindi gravi, non preventivabili né differibili, come appunto complicazioni di salute proprie o dei propri congiunti. In alcuni, rari, casi è infatti possibile presentare una richiesta di riesame per l’impossibilità di partecipare al concorso come definito.
Le tempistiche di invio della domanda e la documentazione necessaria da allegare devono essere richieste preventivamente, se possibile, all’amministrazione. È in ogni caso consigliabile mettersi in contatto con chi si occupa del concorso per comunicare i propri impedimenti e, almeno, evitare l’eventuale applicazione di penali.
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