Concorso Polizia di Stato, 120 Commissari: bando, requisiti e prove

Antonio Cosenza

4 Dicembre 2019 - 08:55

Concorsi pubblici: bando per 120 Commissari della Polizia di Stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. C’è tempo fino al 2 gennaio per presentare la domanda, ecco chi può partecipare.

Concorso Polizia di Stato, 120 Commissari: bando, requisiti e prove

Nuovo concorso pubblico per la Polizia di Stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale: dopo il bando per le Fiamme Oro - uscito lo scorso venerdì - questa volta tocca al ruolo di Commissario.

Nella Gazzetta Ufficiale di martedì 3 dicembre è stato quindi bandito l’annuale concorso pubblico - per titoli ed esami - finalizzato al reclutamento di 120 Commissari della Polizia di Stato; un ruolo particolarmente importante per il quale è necessaria un’approfondita conoscenza nelle materie giuridiche, ed è per questo che potranno inviare domanda di partecipazione solamente coloro che sono in possesso di una laurea in determinate discipline, tra le quali ovviamente figura Giurisprudenza (ma non è la sola).

Come molti di voi sapranno il concorso per Commissari della Polizia di Stato, al quale possono partecipare anche i civili, viene bandito ogni anno: tuttavia questa volta c’è una novità molto importante dal momento che ci sono 40 posti in più (solitamente, infatti, il concorso era finalizzato al reclutamento di 80 Commissari).

Ovviamente per i 120 posti a concorso ci saranno delle riserve: vediamo quali, oltre ad approfondire requisiti e prove previste dal nuovo concorso bandito dalla Polizia di Stato.

Prima, però, ricordiamo che la domanda di partecipazione al concorso deve essere compilata e trasmessa entro la data del 2 gennaio 2019; la procedura telematica è disponibile al seguente indirizzo:

Clicca qui per iscriverti al concorso

Concorso Commissari Polizia di Stato: riserve dei posti

Come anticipato, non si potrà concorrere per tutti i 120 posti a concorso visto che alcuni di questi sono riservati a determinate categorie. Vediamo quali:

  • 12 posti per gli Ispettori in servizio presso la Polizia di Stato;
  • 12 posti al personale della Polizia di Stato con anzianità di servizio di almeno 5 anni;
  • 3 posti a coloro che sono in possesso dell’attestato di bilinguismo;
  • 20 posti al coniuge e ai figli superstiti, oppure ai parenti in linea collaterale di secondo grado (qualora unici superstiti), del personale deceduto in servizio o per causa di servizio appartenente alle Forze Armate o di Polizia;
  • 2 posti agli Ufficiali che hanno terminato - senza demerito - la ferma biennale;
  • 2 posti a coloro che hanno conseguito il diploma di Maturità presso il centro studi di Fermo.

Ovviamente, tanto gli appartenenti ad una delle categorie appena indicate quanto i civili che concorrono per i restanti posti a concorso dovranno soddisfare una serie di requisiti; vediamo di quali si tratta.

Concorso Commissari Polizia di Stato: i requisiti

Come anticipato per partecipare al concorso della Polizia di Stato finalizzato al reclutamento nel ruolo di Commissario bisogna essere in possesso di una laurea. Nel dettaglio, i titoli idonei ai fini della partecipazione sono:

  • magistrale in giurisprudenza (LMG/01);
  • magistrale in scienze dell’economia (LM-56);
  • magistrale in scienze della politica (LM-62);
  • magistrale in scienze delle pubbliche amministrazioni (LM-63);
  • magistrale in scienze economico-aziendali (LM-77);
  • laurea specialistica in giurisprudenza;
  • laurea specialistica in scienze dell’economia;
  • laurea specialistica in scienze della politica (70/S);
  • laurea specialistica in scienze delle pubbliche amministrazioni (71/S);
  • laurea specialistica in scienze economico-aziendali (84/S);
  • laurea specialistica in teoria e tecniche della normazione e dell’informazione giuridica (102/S).

Oltre al titolo ci sono altri requisiti che il candidato deve possedere entro il termine di invio della domanda (fissato al 2 gennaio 2020), ossia:

  • cittadinanza italiana;
  • godimento dei diritti civili e politici;
  • possesso delle qualità morali e di condotta;
  • età: almeno 18 anni, non bisogna aver compiuto i 31 anni. Quest’ultimo limite è elevato fino ad un massimo di tre anni in relazione all’effettivo servizio militare presentato dai candidati. Per il personale della Polizia di Stato, invece, non ci sono limiti di età.

Bisogna inoltre essere in possesso dell’idoneità fisica, psichica e attitudinale; i relativi accertamenti saranno effettuati durante il concorso, insieme alle varie prove che i candidati saranno chiamati a sostenere.

Concorso Polizia di Stato per Commissari: le prove

Il concorso si articola in varie fasi. Si parte - qualora il numero delle domande di partecipazione sia superiore a 50 volte il numero dei posti messi a concorso (il che è molto probabile che accada) - con la prova preselettiva che consiste nel rispondere ad un questionario articolato in domande con risposta a scelta multipla nelle seguenti materie:

  • diritto penale
  • diritto processuale penale,
  • diritto civile, diritto costituzionale
  • diritto amministrativo.

Ci sarà una banca dati con 5.000 quesiti che sarà pubblicata sul sito istituzionale almeno 30 giorni prima dallo svolgimento della preselettiva; il calendario della prova, invece, sarà pubblicato il 3 gennaio 2020.

Chi supera la preselettiva affronterà due prove scritte, della durata di otto ore, che vertono sulle seguenti materie:

  • diritto costituzionale congiuntamente o disgiuntamente a diritto amministrativo, con eventuale riferimento alla legislazione speciale in materia di pubblica sicurezza;
  • diritto penale congiuntamente o disgiuntamente a diritto processuale penale.

Saranno ammessi all’orale coloro che alle suddette prove riportano una votazione media non inferiore a 21/30, con almeno 18/30 in ciascuna prova scritta. L’orale sarà sulle materie oggetto delle prove scritte, alle quali si aggiungono:

  • diritto civile;
  • diritto del lavoro;
  • diritto della navigazione;
  • ordinamento dell’amministrazione della pubblica sicurezza;
  • nozioni di medicina legale;
  • nozioni di diritto dell’Unione europea e di diritto internazionale.

Il colloquio prevede anche l’accertamento della conoscenza della lingua straniera prescelta dal candidato tra l’inglese, il francese, lo spagnolo e il tedesco, nonché dell’informatica.

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