Pubblicato il bando per il nuovo concorso per lavorare nel ministero degli Affari Esteri: basta avere il diploma.
Importante concorso per diplomati: ad assumere è il ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, più semplicemente conosciuto con la sigla Maeci, il quale sta reclutando 200 persone da inquadrare in ruoli non dirigenziali, a tempo pieno e indeterminato.
L’assunzione prevede l’inquadramento nella nuova area degli assistenti, ex area B, e pertanto non richiede necessariamente il possesso della laurea. Può partecipare, quindi, anche chi ha solo il diploma di scuola superiore.
Si tratta della prima parte di assunzioni già programmate per il ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, per il quale è previsto il reclutamento di 1.500 unità di personale.
A tal proposito, di seguito potete scaricare il bando di concorso. Nel frattempo, ecco tutte le informazioni utili su requisiti, prove di concorso, sede di lavoro e soprattutto su un altro aspetto che interessa particolarmente chi vuole candidarsi: lo stipendio previsto per un assistente impiegato nel ministero degli Esteri.
I posti a concorso
Come anticipato, sono 200 le assunzioni previste da questo concorso, per quanto è importante sottolineare che ci sono delle riserve di posti. Nel dettaglio:
- 10% riservato agli impiegati di nazionalità italiana con contratto a tempo indeterminato presso il Maeci;
- 15 posti riservati alle persone con disabilità (legge n. 68/1999);
- 30% dei posti riservato ai volontari delle Forze armate congedati senza demerito;
- 15% riservato agli operatori volontari del Servizio civile universale.
Chi verrà assunto svolgerà funzioni di tipo amministrativo, contabili e consolari, con particolare riferimento alla famiglia.
I requisiti
Il vantaggio di questo concorso è che possono partecipare anche i diplomati, non ponendo quindi l’obbligo della laurea. Per il resto non ci sono chissà quali requisiti da soddisfare, in quanto bastano quelli generalmente richiesti per partecipare agli altri concorsi pubblici che possiamo così riassumere:
- cittadinanza italiana;
- maggiore età;
- godimento dei diritti civili e politici;
- idoneità fisica allo specifico impiego.
Inoltre, il candidato:
- non deve essere stato escluso dall’elettorato politico attivo.
- deve rispettare i requisiti di buona condotta previsti dalla normativa.
- non devono esserci stati allontanamenti da una pubblica amministrazione per scarso rendimento, motivi disciplinari o per assunzione con documenti falsi.
- non deve aver riportato condanne definitive che ostacolano l’assunzione nella pubblica amministrazione. Se ha procedimenti penali o amministrativi in corso, deve dichiararli al momento della candidatura.
Le prove del concorso
Il concorso prevede diverse fasi di selezione, gestite con il supporto di Formez PA.
La prima prova è scritta e consiste in un test a risposta multipla di 40 domande da completare in 60 minuti. Le materie oggetto del concorso seguono diverse aree tematiche, tra cui diritto consolare, diritto pubblico, contabilità di Stato e lingua inglese, oltre a quesiti di logica e situazionali per valutare il ragionamento critico e le capacità organizzative. Il punteggio massimo è di 30 punti e per superare la prova è necessario ottenere almeno 21 punti.
Superata la prova scritta, i candidati accedono al colloquio orale che verifica la loro preparazione nelle stesse materie affrontate nel test scritto, con l’aggiunta di geografia, ordinamento del Ministero degli Affari Esteri e competenze informatiche. Inoltre, è prevista una conversazione in lingua inglese di livello B2 e, su richiesta, un’ulteriore prova in una seconda lingua straniera. Anche il colloquio orale ha un punteggio massimo di 30 punti e richiede almeno 21 punti per essere superato.
La valutazione finale, quindi, terrà conto del punteggio ottenuto nelle prove scritta e orale, oltre all’eventuale prova facoltativa in lingua straniera e alla valutazione dei titoli dichiarati dai candidati. Ad esempio, al titolo di studio è attribuito un valore massimo complessivo di 3 punti, sulla base dei seguenti criteri:
- 0,50 punti per ogni laurea triennale con esclusione di quelle propedeutiche alla laurea. specialistica o laurea magistrale di cui al punto successivo;
- 1 punto per ogni laurea specialistica, laurea magistrale anche a ciclo unico o diploma di laurea;
- 0,25 punti per ogni master universitario di primo livello;
- 0,50 punti per ogni master universitario di secondo livello;
- 0,75 punti per ogni diploma di specializzazione;
- 1 punto per ogni dottorato di ricerca
Invio della domanda
Il termine per l’invio della domanda di partecipazione al concorso è fissato per il 12 marzo. Le candidature devono essere presentate esclusivamente online tramite il Portale inPA autenticandosi con Spid, Cie, Cne o eIdas. ù
È obbligatorio disporre di un indirizzo Pec o di un domicilio digitale per ricevere comunicazioni ufficiali. Inoltre, per validare la candidatura, è richiesto il pagamento di una quota di partecipazione di 10 euro, da effettuare sempre entro il 12 marzo.
Quanto guadagna un assistente impiegato nel ministero degli Esteri?
Concludiamo con una delle informazioni più ricercate. Quanto andrà a guadagnare chi vince il concorso? A tal proposito, ricordiamo che per chi lavora nei ministeri è stato appena sottoscritto il rinnovo di contratto con il quale è stato riconosciuto un aumento medio lordo di 127,70 euro. Un incremento che ha portato la retribuzione tabellare annua a salire, a decorrere dall’1 gennaio 2024, fino alla soglia di 20.884,37 euro (per 12 mensilità). Di netto, quindi, si andrà a guadagnare circa 1.600 euro al mese.
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