Concorso scuola abilitati, bando in Gazzetta Ufficiale: iscrizioni dal 20 febbraio 2018

Simone Micocci

16/02/2018

È uscito il bando del concorso scuola riservato agli insegnanti abilitati: iscrizioni al via dal 20 febbraio, scadenza il 22 marzo 2018; ecco quello che c’è da sapere.

Concorso scuola abilitati, bando in Gazzetta Ufficiale: iscrizioni dal 20 febbraio 2018

Il bando per il concorso scuola riservato ai docenti abilitati atteso oggi in Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato.

Un concorso molto atteso da tutti i docenti abilitati esclusi dalle Graduatorie ad Esaurimento ai quali finalmente è stata data la sicurezza (o quasi) del posto di ruolo: ricordiamo infatti che con il concorso in uscita oggi (salvo nuovi rinvii da parte dell’amministrazione) tutti i docenti che parteciperanno saranno inclusi in delle nuove graduatorie regionali che danno accesso, dopo un anno di formazione e tirocinio, al ruolo.

Concorso che sarà articolato in tre diverse parti: una prova orale di natura metodologico-didattica (valida ai fini dell’assegnazione del 40% del punteggio finale), la valutazione dei titoli (60%) e l’anno di formazione e tirocinio (equivalente al 3° anno del FIT).

Il concorso scuola - per titoli ed esami - riservato agli insegnanti in possesso dell’abilitazione non ha più alcun segreto: ecco tutto quello che c’è da sapere sui requisiti, sulla prova selettiva e sui punteggi assegnati ai titoli.

Requisiti

Per i docenti abilitati è in uscita il bando per la prova orale valida ai fini dell’iscrizione nelle G.M.R.A.E., ossia le Graduatorie di merito regionali abilitati.

Un nome complesso, ma necessario per chiarire al meglio il concetto: alle Graduatorie Regionali, infatti, potranno iscriversi tutti coloro in possesso di un titolo abilitante all’insegnamento, compresi gli iscritti nelle graduatorie ad esaurimento e in quelle di merito dell’ultimo concorso scuola.

A questo concorso scuola possono partecipare i docenti che hanno conseguito un titolo abilitante all’insegnamento, sia esso il PASS o il TFA.

Concorso aperto anche per chi ha un diploma Magistrale (o Diploma di Liceo Socio-Psico-Pedagogico) conseguito entro l’anno scolastico 2001-2002 e agli insegnanti di ruolo che vogliono cambiare classe di concorso o che vogliono passare da sostegno a posto comune o viceversa.

Concorso aperto agli ITP, purché siano iscritti in GaE o alla II fascia delle Graduatorie d’Istituto e, ma con riserva, a chi sta frequentando il TFA Sostegno e conseguirà il titolo entro il 30 giugno 2018.

Le prove del concorso

Il concorso scuola per abilitati prevede una sola prova orale - che non ha valore selettivo poiché non è previsto un punteggio minimo - alla quale vengono assegnati 40 punti.

Oltre al colloquio di natura didattico-metodologica ce ne sarà un altro in lingua inglese, al quale verrà attribuito un punteggio massimo di 3/100.

Il punteggio ottenuto al colloquio si somma a quello assegnato in base ai titoli. A seconda del punteggio totale ottenuto (il voto del colloquio pesa per il 40% rispetto ai titoli) l’insegnante viene collocato in una posizione della Graduatoria Regionale introdotta apposta per la fase transitoria.

Tabella di valutazione e punteggi

Tramite la valutazione dei titoli agli insegnanti possono essere assegnati al massimo 60 punti. I punteggi sono così suddivisi:

  • titoli di accesso: 34 punti (max);
  • ulteriori titoli professionali e culturali: 25 punti (max);
  • pubblicazioni: 9 punti (max);
  • servizi di insegnamento: 30 punti (max).

Obiettivo del MIUR è assumere tutti i precari storici della scuola nel minor tempo possibile. Per questo motivo nei punteggi che influiranno sull’inserimento nelle Graduatorie Regionali è stato dato molto peso all’anzianità di servizio.

Nel dettaglio, per i primi due anni di servizio gli insegnanti hanno diritto a 2 soli punti, mentre dal terzo in poi il punteggio sale a 5. Ad esempio, ad un insegnante con 24 mesi di servizio alle spalle verrà riconosciuto un punteggio pari a 4, mentre ad uno con 48 mesi ben 14.

Per quanto riguarda il titolo di accesso, quindi l’abilitazione, il punteggio viene calcolato effettuando la seguente operazione:

3x (VOTO ABILITAZIONE - 75/5)

Alle abilitazioni prive di voto viene assegnato un “punteggio d’ufficio” pari a 4,68.

Per gli altri titoli ecco una tabella riassuntiva:

Abilitazione conseguita attraverso un percorso di specializzazione della durata annuale 19 punti
Possesso di un ulteriore abilitazione sullo specifico posto per la specifica classe di concorso 6 punti
Diploma di Istituto tecnico superiore (se inerente alla classe di concorso) 4,5 punti
Per le graduatorie «B-02 Conversazione in lingua straniera» una laurea conseguita nel Paese dove la lingua straniera è lingua ufficiale 6 punti
Aver superato tutte le prove di un concorso scuola 15 punti (per la stessa classe di concorso) 5 punti (classe di concorso differente)
Dottorato di ricerca 15 punti
Abilitazione scientifica nazionale a professore di I o II fascia 6 punti
Attività di ricerca scientifica 6 punti
Laurea (titolo ulteriore rispetto a quello utilizzato per l’accesso all’abilitazione) 6 punti
Diploma di specializzazione universitario (durata pluriennale) 4,50 punti
Specializzazione sul sostegno 6 punti
Perfezionamento all’insegnamento in CLIL 6 punti
Certificazione CeClil 3 punti
Certificazione linguistica C1 6 punti
Certificazione linguistica C2 9 punti
Master universitario 1,50 punti
Certificazione Glottodidattica di II livello 1,50 punti
Abilitazione all’esercizio della libera professione (se attinente alla classe di concorso) 1,50 punti
Pubblicazioni 3 punti

Cosa succede una volta concluso il concorso?

Prima di vedere cosa succede una volta completato il concorso è bene specificare che la domanda si può inviare per una sola Regione, quindi per una sola Graduatoria Regionale.

Questa, come anticipato, viene stilata tenendo conto per il 60% dei punti assegnati ai titoli e per il 40% del risultato ottenuto alla prova orale di natura didattico-metodologica.

La Graduatoria Regionale è utile perché permette al docente abilitato di essere selezionato per iniziare il tirocinio di un anno - corrispondente al terzo e ultimo anno del FIT - valido ai fini dell’accesso al ruolo. A partire dall’a.s. 2018-2019, infatti, il MIUR ogni anno riserverà una quota dei posti vacanti per le immissioni di ruolo alle Graduatorie Regionali.

Nei mesi scorsi il MIUR ha approvato il decreto che prevede le modalità con le quali si svolgerà l’ultimo anno del FIT: per sapere su cosa verranno valutati i vincitori vi consigliamo di leggere il nostro articolo di approfondimento.

La Graduatoria Regionale - riservata ai docenti abilitati entro maggio 2017 e con riserva agli abilitati con TFA sostegno III ciclo - sarà aperta una sola volta; questa infatti verrà soppressa una volta che tutti gli iscritti diventeranno insegnanti di ruolo. Inoltre, l’inserimento in nelle GMRA non comporta l’esclusione da altre graduatorie né tantomeno le dimissioni dal ruolo per gli insegnanti assunti con contratto a tempo indeterminato.

Si tratta quindi di un’importante opportunità per tutti i docenti abilitati, che finalmente hanno la garanzia di essere assunti di ruolo. Certo non si sa quando, ma l’importante è che l’obiettivo prima o poi venga raggiunto.

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