Concorso scuola straordinario per 24.000 docenti: accordo raggiunto tra Miur e sindacati. Ci sarà una selezione all’ingresso e un test finale al termine dell’anno di prova.
Concorso scuola straordinario: Miur e sindacati hanno finalmente raggiunto un accordo che dovrebbe essere ratificato nella giornata di domani, martedì 1° ottobre, quando riprenderanno le trattative per il decreto salvaprecari.
Ad oggi il punto di scontro è ancora il PAS, con sindacati e Miur che non hanno ancora trovato una quadra su come procedere per il nuovo percorso abilitante speciale; come anticipato, invece, un accordo è già stato trovato per il prossimo concorso scuola riservato ai docenti - anche non abilitati - che possono vantare almeno 3 anni di esperienza (di cui 1 anno nella classe di concorso per la quale si concorrerà) negli ultimi 8 anni.
Concorso che - ricordiamo - sarà finalizzato alla stabilizzazione di 24.000 insegnanti; il bando, come dichiarato recentemente dal Ministro dell’Istruzione - Lorenzo Fioramonti - potrebbe uscire già a novembre 2019.
Concorso scuola straordinario: nessuna novità per i requisiti
L’accordo con i sindacati è stato raggiunto con l’introduzione di alcune novità importanti che vanno a modificare leggermente il prossimo concorso scuola da come era stato pensato originariamente. Non ci sono novità per i requisiti: come anticipato, infatti, potranno partecipare al concorso tutti gli insegnanti che hanno prestato 3 anni di servizio - nelle scuole secondarie statali - negli ultimi 8 anni (ai fini del riconoscimento dell’anno di servizio è necessario aver lavorato per almeno 180 giorni continuativi nel corso dell’anno scolastico).
Semmai a cambiare è la procedura di accesso al concorso, così come quella con la quale si chiuderà l’iter selettivo: l’accordo raggiunto, infatti, prevede sia una prova preselettiva che un esame finale.
Concorso scuola straordinario: selezione all’ingresso e in uscita
È stato il Ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, ad illustrare le novità del concorso scuola straordinario per la selezione di 24.000 docenti per la scuola secondaria di I e di II grado. Nel dettaglio, il neo Ministro ha confermato la presenza di una prova preselettiva per l’accesso al concorso: a differenza di quanto richiesto dai sindacati, quindi, la selezione iniziale non sarà solo in base ai titoli ma anche sul merito.
Oltre alla valutazione dei titoli e del servizio (quest’ultimo avrà comunque un peso importante ai fini della selezione), quindi, l’insegnante dovrà dimostrare le sue competenze anche in una prova scritta computer based.
Ricordiamo poi che i docenti che risulteranno vincitori del concorso prima dell’immissione definitiva in ruolo dovranno seguire un periodo di prova della durata di un anno. Ed è proprio su questo aspetto che si colloca la seconda novità per il concorso scuola: il Miur ha deciso che al termine di questo periodo ci sarà una seconda valutazione del docente, il quale dovrà dimostrare di aver conseguito le competenze necessarie.
Questa prova di esame - che consisterà in una simulazione di una lezione - si svolgerà di fronte al Comitato di valutazione a cui per l’occasione si aggiungerà anche un componente esterno.
L’ultimo appunto da fare riguarda i 24 CFU in discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche che la legge sulla Buona Scuola ha riconosciuto come fondamentali ai fini della partecipazione ai prossimi concorsi scuola.
Non sarà così per quello straordinario, aperto anche ai docenti che non hanno conseguito questi crediti formativi. Tuttavia è bene specificare che ai docenti vincitori del concorso verrà chiesto di acquisirli nel corso dell’anno di prova.
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