Concorso scuola straordinario: lo stop alle trattative tra MIUR e sindacati non avrà ripercussioni sul bando che verrà pubblicato già questo mese.
Concorso scuola straordinario: tra sindacati e Ministero dell’Istruzione è fumata nera. Come vi abbiamo anticipato qualche giorno fa, infatti, è saltata la trattativa tra MIUR e sindacati per l’intesa sul prossimo concorso scuola straordinario.
L’ultimo incontro c’è stato il 30 gennaio, quando i sindacati hanno ufficializzato la rottura delle trattative con il MIUR, incolpando la nuova amministrazione - guidata da Lucia Azzolina, di non aver tenuto in considerazione le intese raggiunte con il Presidente Conte il 24 aprile scorso (quando al Governo c’era ancora la Lega) e con l’ex Ministro Lorenzo Fioramonti il 1° ottobre del 2018.
Ci si chiede quali conseguenze potrebbe avere il rifiuto dei sindacati a firmare l’intesa per il concorso scuola straordinario. C’è chi teme, infatti, che questa opposizione potrebbe comportare un annullamento, o anche uno slittamento, del bando di concorso.
Si tratta di un rischio concreto? Scopriamolo.
Concorso scuola straordinario: bando non a rischio, in Gazzetta Ufficiale a febbraio
Il MIUR ha deciso di prendere atto - seppur con stupore - del rifiuto dei sindacati a firmare l’intesa sul concorso scuola straordinario. Non sarà però il rifiuto delle parti sociali a mettere a rischio la pubblicazione del bando di concorso che - come spiegato dal nuovo Ministro dell’Istruzione - verrà pubblicato entro questo mese così da permettere l’utilizzo delle graduatorie di merito già per le immissioni in ruolo 2020-2021.
Non c’è legge, infatti, che vieta al Ministero dell’Istruzione di procedere in mancanza di un’intesa con i sindacati.
Semmai le conseguenze della rottura delle trattative sarà un’altra: come annunciato dalle parti sociali, verrà dato il via ad una nuova fase di mobilitazioni, con scioperi sempre più frequenti per protestare contro l’operato dell’attuale amministrazione.
A tal proposito il primo di questa serie di scioperi della scuola è già stato annunciato: sarà in programma nella giornata di venerdì 14 febbraio.
Concorso scuola straordinario: M5S contro i sindacati
Il Governo da parte sua non ha preso di buon grado la decisione dei sindacati di interrompere le trattative per il concorso scuola straordinario. Nelle ore successive al comunicato delle cinque sigle sindacali congiunte, infatti, anche il MIUR ha pubblicato una nota con la quale si è detto stupito dalla posizione presa dalle parti sociali.
In difesa del nuovo Ministro Azzolina sono intervenuti diversi parlamentari del Movimento 5 Stelle, i quali hanno ricordato ai sindacati che in questa legislatura si sta procedendo all’assunzione di ben 48.000 insegnanti, una decisione che già di per sé non dovrebbe dar luogo ad alcuna movimentazione.
Tra i senatori del M5S che difendono l’operato del MIUR c’è anche Bianca Laura Granato, che in più di un’occasione è stata vicina alla nomina di Ministro dell’Istruzione. Nel dettaglio, questa ha attaccato i sindacati in merito alla richiesta che avrebbe fatto saltare le trattative: la banca dati per la prova scritta del concorso scuola straordinario.
Secondo la Granato, infatti, è assurdo pretendere che l’unica prova scritta a cui saranno sottoposti gli insegnanti precari sia estratta da una batteria di test messa a disposizione dal Ministero. D’altronde, va ricordato ai sindacati che quella in programma non è una prova preselettiva ma una vera e propria prova concorsuale.
Con una banca dati il concorso si andrebbe a ridurre ad una mera formalità, a discapito degli stessi docenti; per aiutare la categoria a far sì che l’importanza del loro ruolo sociale sia riconosciuto, infatti, bisogna far sì che questi siano reclutati attraverso una procedura quantomeno “credibile”.
La Granato ha quindi invitato i sindacati a rivedere le loro posizioni, anche perché il MIUR andrà avanti lo stesso dando agli insegnanti precari la possibilità di stabilizzazione che attendevano da tempo.
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