Congedo di paternità 2022 esteso a 20 giorni: ecco per chi

Teresa Maddonni

20 Agosto 2022 - 17:56

Il congedo di paternità obbligatorio di 10 giorni può essere portato a 20, ma solo in casi specifici. Vediamo a chi spetta, con le nuove regole, dal 13 agosto 2022.

Congedo di paternità 2022 esteso a 20 giorni: ecco per chi

Il congedo di paternità 2022 viene esteso fino a 20 giorni, ma non per tutti. Chi ha diritto a 20 giorni di congedo di paternità obbligatorio?

La risposta arriva direttamente dalle nuove regole in vigore dal 13 agosto 2022, anche per il congedo parentale e quello di maternità. L’Italia ha recepito infatti la direttiva europea sulla conciliazione vita-lavoro con il decreto numero 105 del 30 giugno 2022.

Per quanto riguarda il congedo di paternità nel caso di nascita di un figlio o di una figlia questo, come stabilito con la Legge di Bilancio 2022, è di 10 giorni che diventano 20 per i neo papà in caso di parto plurimo. I dettagli.

Congedo di paternità 2022 esteso a 20 giorni in caso di parto plurimo

Il congedo di paternità 2022 viene esteso a 20 giorni in caso di parto plurimo dai 10 giorni attualmente previsti per gli eventi parto, adozione o affidamento avvenuti dal 13 agosto 2022, giorno di entrata in vigore del decreto legislativo 30 giugno 2022, n. 105.

Il congedo di paternità obbligatorio, che sia di 20 o 10 giorni, spetta ai padri lavoratori dipendenti, privati e pubblici, anche in caso di adozione e affidamento come abbiamo evidenziato in precedenza.

Restano esclusi, dai 10 come dai 20 giorni di congedo di paternità, i padri lavoratori autonomi e quelli iscritti alla Gestione Separata. Il congedo di paternità può essere fruito dai 2 mesi precedenti la data presunta del parto e fino ai 5 mesi successivi alla nascita, o all’affidamento o adozione.

Il congedo di paternità di 10 giorni esteso a 20 per i parti plurimi può anche essere frazionato e fruito a giorni, ma non a ore.

I neo papà inoltre possono fruire dei giorni di congedo di paternità obbligatorio anche durante il congedo di maternità della madre lavoratrice e gli stessi sono compatibili, ma non sovrapponibili, a quelli del congedo di paternità alternativo.

I neo papà hanno diritto al 100% della retribuzione e per quanto concerne il computo dei 10 giorni o 20 in caso di parto plurimo, l’Inps specifica che devono essere computate e indennizzate le sole giornate lavorative.

Congedo di paternità: come fruire dei 20 giorni

Per fruire dei 20 giorni di congedo di paternità obbligatorio in caso di parto plurimo i lavoratori dipendenti privati o pubblici devono presentare una domanda. Il neo papà quindi deve necessariamente essere titolare di un rapporto di lavoro dipendente.

Il pagamento del congedo di paternità per il lavoratore dipendente privato può avvenire a conguaglio o direttamente da parte dell’Inps. A seconda della modalità cambiano gli adempimenti per il lavoratore e nel dettaglio:

  • in caso di pagamento a conguaglio il padre lavoratore dipendente del settore privato deve comunicare in forma scritta al datore di lavoro i giorni di congedo di paternità obbligatorio. È possibile anche in alternativa utilizzare il sistema informativo aziendale per la richiesta e la gestione delle assenze;
  • in caso di pagamento diretto da parte dell’Inps, la domanda deve essere presenta online all’Istituto attraverso il servizio dedicato (clicca qui).

La richiesta all’Inps può essere inoltrata anche:

  • tramite Contact center (al numero 803 164 oppure 06 164 164);
  • tramite enti di patronato e intermediari dell’Istituto.

Per quanto riguarda invece i lavoratori dipendenti del settore pubblico gli stessi, che siano neo papà che hanno diritto a 10 giorni o che abbiano diritto a 20 giorni di congedo di paternità, presentano la domanda alla propria amministrazione datrice di lavoro.

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