Non sempre per fruire del congedo straordinario il cambio di residenza è necessario, a volta basta la dimora temporanea.
Per chi deve richiedere il congedo straordinario per assistere un familiare con grave handicap uno dei crucci maggiori viene dall’obbligo di coabitazione con il disabile. Obbligo che in molti casi richiede il cambio di residenza che può incidere anche a livello fiscale.
Rispondiamo ad un lettore di Money.it che ci chiede:
Salve sono un infermiere che vive nelle Marche ho mio padre disabile con legge 104 che vive a Napoli.
Per un congedo straordinario di due o tre mesi c’è bisogno di portare la mia residenza dalle Marche a Napoli ?
Non c’è altro modo per rimanere la residenza dove sono causa mutuo prima casa
Se portassi la residenza giù a Napoli risulterebbe seconda casa e dovrei pagare tasse su tasse !
Grazie mille
Congedo straordinario, mutuo e cambio residenza
Non necessariamente per poter richiedere il congedo straordinario si deve cambiare la residenza. Se assistito e assistente non vivono nello stesso Comune è possibile evitare il cambio di residenza chiedendo la dimora temporanea nel Comune in cui vive la persona da assiste.
Nel suo caso, quindi, sarebbe sufficiente chiedere l’iscrizione nel registro della Popolazione temporanea del Comune di Napoli senza cambiare la residenza.
Ovviamente un cambio di residenza nel suo caso avrebbe effetto anche sulle detrazioni del mutuo prima casa, visto che con il cambio diventerebbe, come lei stesso fa notare, seconda casa. Ma con la dimora temporanea questo rischio non si corre.
L’unico caso in cui il cambio di residenza è obbligatorio perché non si può ricorrere alla dimora temporanea è quando assistito e assistente vivono nello stesso Comune ma ad indirizzi diversi. Ma in quel caso i benefici prima casa non si perdono perché per mantenerli è necessario avere la residenza nel Comune in cui l’immobile è ubicato e non dentro lo stesso.
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