Congedo straordinario Legge 104, qual è la retribuzione massima per il 2025?

Patrizia Del Pidio

31 Gennaio 2025 - 17:48

Chi assiste un familiare con legge 104 e fruisce del congedo straordinario ha diritto a un’indennità e a contributi volontari, ma fino a che retribuzione massima? Vediamo quella per il 2025.

Congedo straordinario Legge 104, qual è la retribuzione massima per il 2025?

Congedo straordinario retribuito per chi assiste familiare con handicap grave ai sensi della Legge 104, qual è la retribuzione massima che si può ottenere nel 2025? Con la circolare Inps numero 26 del 30 gennaio 2025 (Determinazione per l’anno 2024 del limite minimo di retribuzione giornaliera e aggiornamento degli altri valori per il calcolo di tutte le contribuzioni dovute in materia di previdenza e assistenza sociale per la generalità dei lavoratori dipendenti) l’isituto indica l’importo massimo erogabile per l’indennità che spetta al lavoratore che fruisce del congedo straordinario retribuito per assistere un familiare con handicap grave ai sensi della Legge 104.

Originariamente la retribuzione massima prevista dalla Legge 151 del 2001, che introduce la misura, era di 70 milioni di lire, equivalenti a 36.151,98 euro, ma si tratta dell’importo riferito all’anno 2001. Anche questa somma, come tutte le altre indennità previste dall’Inps, è soggetta a rivalutazione annuale in base alla variazione dell’indice Istat dei prezzi al consumo.
Per l’anno appena iniziato, quindi, l’importo rivalutato è di 57.038,00 euro annui.

Che indennità spetta con il congedo straordinario?

Il congedo straordinario, può essere richiesto dai lavoratori dipendenti che assistono un familiare convivente (nel caso di assistenza prestata ai figli la convivenza non è richiesta) titolare di Legge 104 con articolo 3, comma 3.

Il beneficio prevede un periodo di aspettativa retribuita dal lavoro di un massimo di 24 mesi e anche l’accredito di contribuzione figurativa ai fini previdenziali, ma fino a determinati limiti aggiornati annualmente dall’Inps.

Durante il periodo di congedo straordinario il lavoratore ha diritto a ricevere un’indennità pari alla retribuzione ricevuta nell’ultimo mese di lavoro che precede il congedo. Per il calcolo si tiene conto solo delle voci fisse e continuative della retribuzione. Anche se i periodi di congedo non sono utili alla maturazione di Tfr e ferie, sono coperti da contributi figurativi che rendono il periodo valido ai fini dell’anzianità contributiva.

Il beneficio ha lo scopo di permettere al caregiver la cura del familiare titolare di legge 104, continuando a percepire un’indennità pari al proprio stipendio base e a mantenere sia il posto di lavoro che la mansione svolta. Si tratta di una tutela che opera nei confronti del disabile titolare di legge 104 per garantirgli l’assistenza necessaria, ma anche nei confronti del caregiver che, in questo modo, può dedicarsi al lavoro di cura senza doversi preoccupare di farlo combaciare con le esigenze della propria professione.

A quanto ammonta la retribuzione massima per il 2025?

Come anticipato la retribuzione (ma anche i contributi) viene riconosciuta entro un reddito massimo stabilito dalla normativa e rivalutato annualmente sulle basi delle variazioni dell’indice Istat dei prezzi al consumo.

Per l’anno 2025 il tetto massimo della retribuzione per il congedo straordinario e dei relativi contributi figurativi non può eccedere i 57.038,00 euro. Il datore di lavoro, pertanto, per ques’anno non può erogare al dipendente in congedo straordinario una retribuzione annua superiore a questo importo.

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