Coronavirus: le conseguenze economiche di una seconda ondata in Eurozona
Il coronavirus è tornato a colpire l’Europa.
L’aumento evidente dei contagi ha spinto molti a parlare di una seconda ondata ormai iniziata, soprattutto in alcuni Paesi come la Francia e il Regno Unito, che hanno dovuto fare i conti con nuove restrizioni.
Come era ovvio che fosse, la situazione ha portato ad interrogarsi sulle conseguenze economiche per il Vecchio Continente, che in occasione della prima ondata è stato letteralmente travolto dal coronavirus. Il quadro non è sembrato particolarmente ottimista.
Europa: conseguenze economiche di una seconda ondata
Il PIL dell’Eurozona è stato messo a tappeto dal coronavirus durante la prima ondata e nel corso del 2° trimestre 2020 è crollato di 11,8 punti percentuali.
A pesare sono state ovviamente le restrizioni imposte dai vari governi per arginare la diffusione della pandemia, che hanno inevitabilmente rallentato l’attività produttiva dell’intero blocco.
Molti economisti avevano previsto un rimbalzo per l’ultima metà dell’anno, ma la seconda ondata di coronavirus ha messo in discussione le stime iniziali. Come accennato infatti, alcuni Paesi hanno annunciato nuovi lockdown, più o meno vasti, a causa di un inquietante aumento dei casi.
Gli ultimi dati macro sull’economia dell’Eurozona non sono stati certo promettenti. Mentre il PMI manifatturiero di settembre è migliorato da 51,7 a 53,7 (attese a 51,9), quello del settore servizi è sceso da 50,5 a 47,6 (consensus a 50,5). Il composito infine è passato da 51,9 a 50,1, contro previsioni a 51,9.
Le cose, per gli analisti, potrebbero persino peggiorare nell’ultimo trimestre dell’anno, quello sul quale si riverseranno maggiormente le conseguenze economiche della seconda ondata.
“La probabilità di un doppio calo, ossia di un’altra contrazione nel quarto trimestre, è aumentata in modo significativo,”
ha dichiarato alla CNBC Carsten Brzeski, capo economista di ING, secondo cui nelle prossime settimane verranno introdotti nuovi lockdown locali, come quelli già avviati a Madrid e Lione.
I timori del mercato hanno avuto già un impatto dirompente sull’azionario, che a inizio settimana è praticamente crollato. I prossimi giorni, comunque, saranno campali: dall’andamento del coronavirus dipenderanno infatti il futuro del blocco e le conseguenze economiche della seconda ondata.
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