Consenso politico sui social: è possibile?

Ludovica Ranaldi

03/01/2019

Nella puntata di Otto e Mezzo, Lilli Gruber invita gli ospiti a esprimersi sul tema del consenso politico sui social. Ecco quello che è emerso.

Consenso politico sui social: è possibile?

Torna il consueto appuntamento con Lilli Gruber che stasera affronterà il tema del consenso politico sui social network.

Caterina Balivo, Andrea Scanzi e Max Bernardini sono gli ospiti di Otto e Mezzo chiamati a discutere sui argomenti caldi che attraversano il quotidiano degli italiani.

Consenso politico sui social: cosa significa?

In onda su La7, dal lunedì al sabato, alle ore 20,30, Otto e Mezzo affronta temi di attualità e politica con la speciale conduzione di Lilli Gruber, giornalista ed ex politica.

Nella puntata di stasera sono stati invitati tre personaggi con punti di vista completamente diversi e da cui sarà possibile comprendere i nuovi tempi in cui la politica abbandona la via tradizionale per abbracciare i mezzi di comunicazione più moderni:

  • Caterina Balivo, conduttrice;
  • Andrea Scanzi, giornalista de Il fatto quotidiano;
  • Max Bernardini, giornalista di Tv Talk.

Con grande maestria la Gruber affronta lo spinoso tema del connubio tra politica e social network con particolare attenzione verso l’operato di Salvini.

La conduttrice esordisce con un riferimento al governo del cambiamento che aveva dichiarato di voler apportare delle modifiche sul sistema di informazione e domanda ai suoi ospiti se in questi sette mesi si è registrata qualche modifica.

Il sentire comune è che non sia stato fatto nulla in merito, ma rimane centrale l’uso dei social da parte dei politici come ad esempio Salvini. Non solo, gli ospiti in studio rimangono in attesa di vedere cosa verrà deciso sulla lottizzazione rai.

Quindi la Gruber chiede se ad oggi il consenso si costruisca attraverso la presenza in televisione e sui social. Per Scanzi:

La politica di oggi ha bisogno di social per elevare la propria politica. Non basta e non basta la televisione

E ancora la conduttrice si addentra sul discorso social, soprattutto si chiede quale obiettivo persegue un politico che esibisce la vita privata. Forse dimostrare che sono persone normali?

Caterina Balivo spezza una lancia a favore:

È semplice. Sono ragazzi e per loro è normale postare le cose sui social. Non c’è una dietrologia.

Ma allora perché alcuni politici, come Di Maio, non lo fanno? Questa è la domanda che la Gruber pone ai suoi ospiti dopo le affermazioni della collega. A tal proposito Scanzi sostiene:

Di Maio non lo fa perché non lo faceva prima. Salvini mi diceva che lo fa perché lo faceva anche prima e non vuole far pensare che sia cambiato. Salvini posta sui social perché c’è meno pubblico anziano, quindi cerca di coprire tutto. Non so quanto durerà, ma per ora funziona.

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