Conte aspetta (ancora) sul MES. Cosa accadrà?

Violetta Silvestri

09/09/2020

Conte non si sbilancia sul MES. Le sue ultime dichiarazioni restano neutre su uno dei temi più spinosi per il Governo. Mentre PD e 5Stelle pressano sul sì e sul no, il presidente del Consiglio aspetta. Qual è il suo piano?

Conte aspetta (ancora) sul MES. Cosa accadrà?

Giuseppe Conte torna a parlare del MES e a non chiarire cosa accadrà.

La gestione delle risorse europee sta diventando un argomento davvero spinoso per il Governo, che rischia ogni giorno di più di dividersi e alzare la tensione.

Il presidente del Consiglio, chiamato più che mai in questa fase a trovare la sintesi tra le diverse anime dell’esecutivo, si trova dinanzi a un ostacolo di non poco conto.

Come affrontare il MES? L’ultima dichiarazione sul fondo salva-Stati del primo ministro è rimasta piuttosto vaga. Cosa ha detto Conte?

Conte non decide sul MES: le ultime novità

La novità sul MES, in realtà, è che non ci sono aggiornamenti importanti. La questione del fondo salva-Stati resta in sospeso, con posizioni divergenti che non si sono ancora avvicinate neanche di pochi passi.

Per questo l’attivazione o no dei circa 36 miliardi di euro è considerata una sorta di bomba pronta a esplodere per il Governo. E soprattutto per Conte, che dovrà gestire con cautela e determinazione il sì o il no.

Queste le sue ultime dichiarazioni al riguardo, nell’intervento alla Festa dell’Unità di martedì 8 settembre:

“La mia posizione? L’ho già anticipata: è un atteggiamento molto laico, non MES sì o no. Con Gualtieri non ci sentiamo ora di dire si o no. Ne discuteremo in Parlamento nella sede opportuna alla luce dei regolamenti del MES, li esamineremo insieme, in modo trasparente.”

Spunta, quindi, l’atteggiamento “laico” del presidente del Consiglio, che preferisce non prendere posizione per non irritare una parte o l’altra della maggioranza. Piuttosto, come ha sempre fatto, insiste sul Recovery Fund e le riforme necessarie da presentare a Bruxelles.

La strategia sul MES, invece, resta quella attendista: “Stiamo lavorando sul Recovery plan, elaboriamo i progetti, vediamo i fondi disponibili e ciò che si serve e da buon padre di famiglia si decide di conseguenza”.

Tradotto: non esacerbare tensioni evidenti sul fondo salva-Stati. Nella speranza che, quando si avranno i dettagli, si potrà arrivare a una posizione condivisa.

PD e 5 Stelle fanno pressing: chi vincerà?

Le idee chiare sul MES, comunque, le hanno i partiti di maggioranza. Zingaretti - con il quale Conte ha escluso qualsiasi screzio - insiste sul sì ai 36 miliardi di euto.

Il PD appare compatto sulla questione. Franceschini ha appena dichiarato: “io sono per deideologizzare il problema. Capiremo discutendone che spendere quei soldi è una scelta intelligente”.

Posizione chiara anche nel Movimento 5 Stelle. Crimi e Di Maio si sono affrettati a ribadire che così com’è ora il MES non va bene.

Niente di nuovo, quindi, sulle risorse europee. Conte attende, ma un piano specifico su come sciogliere il nodo non c’è. Il Governo come reagirà?

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