A Natale misure più restrittive per evitare terza ondata: ecco cosa ha detto Conte a Otto e mezzo
“Consentire tutte le occasioni di socialità tipiche del periodo natalizio non è possibile”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, intervenuto nella serata di lunedì 23 novembre a Otto e mezzo.
Il riferimento è agli spostamenti fra Regioni, che con tutta probabilità saranno permessi a dicembre ma vietati a Natale, le cene nei ristoranti e le vacanze in montagna.
A Otto e mezzo Conte presenta il piano COVID del Governo per il Natale
Rispondendo alle domande di Lilli Gruber e dell’ospite in studio Alessandro Sallusti in merito alle regole per l’imminente periodo festivo, Conte ha detto che quello del 2020 non potrà essere un Natale come gli altri: niente abbracci, niente cenoni e tantomeno niente vacanze in montagna.
Sono molti gli aspetti toccati nel corso della trasmissione.
Seconda ondata, nessun mea culpa di Conte
“Abbiamo riportato la curva sotto controllo nel corso della prima ondata”, ha rivendicato Conte rispondendo a una domanda di Sallusti in merito all’impreparazione del Governo rispetto alla seconda ondata. “La seconda ondata ha sorpreso tutta Europa, non ci sono stati errori e abbiamo lavorato al massimo”, ha detto Conte.
“L’importante è aver un metodo, con Protezione civile che continua a lavorare e il Governo che mette misure in vigore come adesso”, ha detto Conte.
Anche sul tracciamento, che secondo Gruber (che riporta quanto detto sul report ISS) è ormai impossibile da mettere in atto, Conte dice: “Siamo stati efficienti”.
Cosa ha detto Conte sugli spostamenti fra Regioni a Natale
Confermando quanto detto poche ore prima del ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia, il presidente del Consiglio ha detto che allentando le misure si rischierebbe “di ripetere il ferragosto e non ce lo possiamo permettere”.
Conte ha però aperto sulla possibilità di spostarsi fra Regioni. “Ci stiamo lavorando, ma se continua così a fine mese non avremo più zone rosse”. “Tuttavia - ribadisce - il periodo natalizio richiede misure ad hoc”.
“Le attuali restrizioni hanno permesso all’Italia di abbassare l’Rt, sono efficaci”, ha detto Conte.
Tradotto: con il Dpcm del 3 dicembre, probabilmente, ci si potrà muovere fra Regioni, ma a Natale per evitare il rischio di una terza ondata ci saranno misure più simili a quelle attualmente in vigore.
Le regole per ristoranti e negozi
Per le feste in famiglia non ci sarà alcuna restrizione, perché “un Paese democratico non lo può fare”, ma soltanto una forte raccomandazione. Il limite di 6 persone varrà invece per i ristoranti.
“Sarà un Natale diverso, speriamo non sia anche meno bello”.
“Bene il Natale spirituale - incalza Sallusti - ma per l’economia che gira attorno alle feste che vale diversi miliardi di PIL?”.
“Abbiamo stanziato due miliardi adesso e lo scostamento di bilancio servirà alle categorie ed esercenti più colpite”, risponde Conte.
Quanto alle regole per i negozi e centri commerciali, verranno dilatati gli orari di apertura per evitare gli assembramenti per lo shopping.
Conte, vacanze sulla neve non sono controllabili
Quanto alle vacanze sulla neve, Conte ha detto che “non possiamo concederci vacanze indiscriminate sulla neve”, perché tutto ciò che gli ruota attorno “è difficilmente controllabile”.
Governo cercherà di riaprire scuole prima di Natale
Riguardo al capitolo scuole, il presidente del Consiglio ha detto che il Governo cercherà di aprire le scuole prima di Natale.
“Assolutamente cercheremo di riaprire le scuole superiori prima di Natale, compatibilmente con la curva epidemiologica”, precisa Conte.
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