Giuseppe Conte ha incontrato i sindacati in questa delicata fase di confronto prima di presentare le misure economiche nel Decreto ex Aprile, ormai slittato a maggio. Nuovo patto sociale e difesa del lavoro: questo ha proposto il Presidente del Consiglio.
Giornate piene per il Presidente del Consiglio in vista della presentazione del Decreto maggio, visto che è slittato al nuovo mese.
Oggi, riunione in teleconferenza con i sindacati, per stabilire importanti punti di incontro su uno dei temi più urgenti e delicati in questa crisi economica: quello del lavoro.
Giuseppe Conte, in collegamento con i ministri Gualtieri, Patuanelli e Catalfo, ha voluto aprire un confronto con le rappresentanze sindacali del Paese. I segretari Landini, Furlan, Barbagallo chiedono sostegno per il mondo dell’occupazione, in forte difficoltà a causa del blocco del Paese.
Ripartire è l’imperativo di tutte le categorie. Ma come? Per poter avviare l’Italia alla rinascita occorrono sicurezza, sostegno economico alle famiglie, ammortizzatori sociali, politiche lungimiranti.
Il Presidente del Consiglio ha dato alcune indicazioni ai sindacati su come si procederà per affrontare l’emergenza economica.
Conte e il nuovo patto sociale: cosa ha proposto ai sindacati?
Non si hanno ancora notizie certe su quanto stabilito nel dibattito tra Conte e i sindacati. Le prime notizie, però, hanno raccontato di un clima positivo e della proposta del primo ministro su un nuovo patto sociale per il mondo del lavoro:
“Per far ripartire davvero il Paese abbiamo bisogno di un patto sociale per coniugare modernità e equità. Per questo in prospettiva è prezioso l’avvio di un tavolo progettuale con le parti sociali.”
L’invito espresso ai sindacati è stato di lavorare per “definire forme contrattuali innovative e adeguate a nuove forme di lavoro e ragionare sui modelli di sviluppo e formazione per rilanciare la crescita, tanto nel privato quanto nella Pa”.
Un mano tesa verso i rappresentati del mondo del lavoro, quindi, volta a modellare un mondo occupazionale più giusto.
La promessa ai sindacati: non lasciare indietro nessuno
Il Presidente del Consiglio non ha nascosto la difficoltà nel risolvere una tale emergenza. Serviranno impegno e determinazione, considerando che le previsioni confermate dallo stesso Conte parlano di una “brusca caduta del Pil che potrebbe anche essere più del -8%”.
Un’amara prospettiva della quale sono ben consapevoli anche i sindacati, che per questo aspettano risposte e aperture dal Governo. Nel corso dell’incontro telematico, il Presidente del Consiglio avrebbe confermato il valore del Decreto maggio di 55 miliardi di euro, illustrato con realismo:
“Stiamo parlando di un intervento cospicuo, certo non sarà la panacea di tutte le conseguenze negative che stiamo vivendo, ma stiamo facendo il possibile per limitare i danni”
“E per non lasciare indietro nessuno”, ha aggiunto Conte, riferendosi proprio a famiglie, lavoratori e imprese.
Sulla stessa linea anche il ministro dell’Economia Gualtieri, che ha sottolineato il condiviso sostegno al mondo del lavoro ribadito nei toni positivi dell’incontro con i sindacati.
Novità per la Cig
Per quanto riguarda specifiche misure per sostenere i lavoratori in difficoltà, la ministra Catalfo, durante l’incontro con i sindacati, ha confermato nove ulteriori settimane di cassa integrazione con causale Covid per chi percepisce Naspi e Dsucoll.
Inoltre, ha promesso la semplificazione per la lavorazione delle domande Cig e provvedimenti mirati per i lavoratori del mondo dello spettacolo e dello sport. Il Decreto atteso a maggio avrà anche indennità per colf e badanti e il blocco dei licenziamenti per altri 3 mesi.
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