Contributi INPS, scadenza saldo e acconto 2019: novità dopo la proroga delle imposte sui redditi per i soggetti ISA. Il termine per il versamento slitta al 22 luglio ma non per tutti. Di seguito tutte le istruzioni sul calcolo.
Contributi INPS, la scadenza di saldo 2018 e acconto 2019 si sdoppia per effetto della proroga dei termini che, tuttavia, dovrebbe riguardare esclusivamente i soggetti ai quali si applicano gli ISA.
Se per questi il termine di versamento delle imposte sui redditi sarà prorogato dal 1° luglio al 22 luglio, la scadenza resterà fissata al 1° luglio per i soggetti esonerati dagli ex studi di settore.
Ancora oggi ci sono molti dubbi in merito, in quanto non c’è ancora un decreto definitivo ma è certo che le novità interesseranno anche la scadenza e le regole sul versamento di saldo e acconto dei contributi INPS 2019 dovuti sulla quota di reddito che eccede il minimale.
I contributi INPS per il reddito che eccede il minimale si versano entro le stesse scadenze previste per il [pagamento delle imposte sui redditi (Irpef, Ires e Irap) e come queste possono essere rateizzati.
Ogni anno l’INPS pubblica una circolare con le regole esatte per il calcolo dei contributi dovuti, documento che ad oggi ancora non è disponibile.
Al netto di ciò, di seguito si forniscono tutte le regole per il versamento di saldo e acconto 2019 dei contributi INPS, con le istruzioni per il pagamento e con le scadenze da rispettare nel caso di rateizzazione.
Contributi INPS, scadenza saldo e acconto 2019, proroga e rateizzazione
I titolari di partita IVA iscritti all’INPS, artigiani e commercianti così come i lavoratori autonomi iscritti alla Gestione separata, versano di norma i contributi dovuti sul reddito minimale (contributo minimo) in quattro rate annuali.
Soltanto qualora il reddito percepito superi il minimale, differenziato per ciascuna gestione di appartenenza, bisognerà versare la quota calcolata sul reddito eccedente entro la scadenza delle imposte emerse dalla dichiarazione dei redditi 2019.
Il calcolo dei contributi è effettuato sulla base del totale dei redditi d’impresa conseguiti nel 2018, al netto delle eventuali perdite dei periodi d’imposta precedenti, scomputate dal reddito dell’anno.
Uno dei chiarimenti forniti dall’INPS recentemente è che dovranno essere considerati tutti i redditi d’impresa, non solo quelli dell’attività che ha dato luogo all’iscrizione alla gestione INPS.
Per il calcolo sarà quindi necessario applicare l’aliquota di riferimento, differente per gli iscritti alla gestione separata o alla gestione artigiani e commercianti.
Come pagare i contributi INPS 2019 sul reddito che eccede il minimale
Il versamento dei contributi INPS sul reddito che supera il minimale è effettuato in due acconti di pari importo ed eventualmente un saldo (nel caso in cui il versato non corrisponda al dovuto).
La scadenza del saldo 2018 e del primo acconto 2019 dei contributi INPS è fissata al 1° luglio 2019, ma come anticipato tale termine sarà ormai quasi certamente oggetto di proroga al 22 luglio.
Il differimento delle imposte da modello Unico dovrebbe riguardare tuttavia soltanto i soggetti ai quali si applicano gli ISA, gli indici sintetici di affidabilità fiscale, così come avvenuto più volte negli scorsi anni quando erano gli studi di settore ed il ritardo del software Gerico dell’Agenzia delle Entrate a rendere necessaria la proroga.
Resta ferma la possibilità di pagare anche i contributi INPS sulla dichiarazione dei redditi 2019 entro i 30 giorni successivi alla scadenza con maggiorazione dello 0,40%, quindi entro il:
- 31 luglio 2019 per i soggetti non ISA;
- 21 agosto 2019 per i soggetti ai quali si applicano gli ISA (restiamo ancora in attesa del testo ufficiale sulla proroga).
Vediamo invece di seguito come pagare a rate i contributi INPS 2019.
Contributi INPS, rateizzazione saldo e acconto 2019: le scadenze
Così come tutte le imposte emerse dalla dichiarazione dei redditi 2019, anche saldo e acconto dei contributi INPS 2019 possono essere versati a rate.
A fornire le scadenze delle rate è l’Agenzia delle Entrate, con la tabella contenuta nel fascicolo delle istruzioni per la compilazione del modello Redditi:
RATA | VERSAMENTO | INTERESSI % | VERSAMENTO (*) | INTERESSI % |
---|---|---|---|---|
1ª | 1 luglio | |||
2ª | 16 luglio | 0,17 | 31 luglio | |
3ª | 20 agosto | 0,50 | 20 agosto | 0,18 |
4ª | 16 settembre | 0,83 | 16 settembre | 0,51 |
5ª | 16 ottobre | 1,16 | 16 ottobre | 0,84 |
6ª | 18 novembre | 1,49 | 18 novembre | 1,17 |
Come già anticipato si attende l’ufficializzazione della proroga della scadenza per il versamento delle imposte emerse dalla dichiarazione dei redditi 2019, novità che tuttavia riguarderà esclusivamente i titolari di partita IVA ai quali si applicano gli ISA.
Il decreto è particolarmente atteso non solo per capire chi effettivamente beneficerà della proroga, ma anche per definire il nuovo calendario della rateizzazione delle imposte sui redditi così come dei contributi INPS dovuti in saldo e acconto 2019. È infatti ipotizzabile che le scadenze sopra riportate saranno modificate ed adattate.
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