Il datore di lavoro è obbligato al versamento dei contributi dovuti per l’assunzione di colf e badanti. Oltre ai contributi Inps sono dovuti anche quelli per l’assistenza integrativa.
Il versamento dei contributi per colf e badanti, dopo il rinnovo nel Contratto Nazionale dei collaboratori domestici, è d’obbligo per i datori di lavoro, al fine di regolarizzare i rapporti di lavoro.
Per effettuare i versamenti è necessario che il datore di lavoro iscriva i propri dipendenti domestici alla “Cassa mutua per colf e badanti”, ovvero la “Cas.Sa.Colf”.
Il versamento dei contributi, oltre a garantire copertura per la pensione, congedo di maternità, e diritto alla disoccupazione fornisce al lavoratore prestazioni in caso di malattie o infortuni sul lavoro.
La contribuzione, che giunge alla Cas.Sa.Colf tramite l’Inps, è generata attraverso il servizio online dell’Inps o con un bollettino inviato al domicilio del datore di lavoro.
Il Mav generato però, non è comprensivo del versamento dovuto per l’assistenza sanitaria integrativa.
Per poterlo pagare è necessario un procedimento a parte.
Ecco cosa fare per ottenerlo e per avere un’idea del costo.
Versamento contributi per la Cas.Sa.Colf per l’assistenza sanitaria integrativa
Il costo del contributo per l’assistenza sanitaria integrativa è di € 0,03 per ogni ora di lavoro, di cui 0,01 € a carico del lavoratore. La responsabilità del versamento però spetta al datore del lavoro, che in assenza di pagamento verrà ritenuto responsabile della perdita del diritto alle prestazioni.
L’obbligo del versamento è per tutti i rapporti lavorativi, a prescindere dalla loro durata.
Invece, per il calcolo dei contributi a favore di colf e badanti, la cui scadenza per il terzo trimestre è il 10 ottobre 2017, bisogna tener conto della paga oraria effettiva, così composta:
- la retribuzione oraria concordata tra le parti
- il valore convenzionale del vitto e alloggio, ripartito per ore
- la tredicesima mensilità (gratifica natalizia), ripartita per ore
Per maggiori dettagli i lettori possono consultare la guida ai contributi Inps per colf e badanti dovuti nel 2017.
Come pagare il contributo per l’assistenza sanitaria integrativa
Tale contributo ha scadenza fissa equamente ai contributi trimestrali versati durante l’anno. Per pagarlo bisogna:
- inserire nel campo “c.org” il codice F2
- inserire l’importo che risulta dal calcolo: € 0,03 X il numero di ore retribuite nel trimestre
Una volta data la conferma, si genera il Mav per il pagamento.
Il codice F2 permette all’Inps di riversare alla Cassa per colf e badanti il contributo pagato dal datore di lavoro.
Modalità di erogazione della prestazione sanitaria integrativa
I soggetti che beneficiano delle prestazioni sono:
- i dipendenti iscritti, i datori di lavoro, e/o i loro aventi causa
- il dipendente e il datore di lavoro che risultano iscritti alla Cassa dal primo giorno del trimestre per il quale inizia il versamento dei contributi di assistenza contrattuale
Il requisito per ottenere la prestazione è che il lavoratore risulti pagato (anche da più datori di lavoro) almeno quattro trimestri continuativi di contributi precedenti alla eventuale richiesta di prestazione.
In più devono risultare versati almeno 25 euro come contributi sanitari.
Se la richiesta viene accettata, la prestazione ha decorrenza dal primo giorno del secondo trimestre pagato.
Per ulteriori informazioni circa la modalità di richiesta, controllare il sito www.Cas.Sa.Colf.it
Il lavoratore in possesso di tali requisiti di versamento, può dunque accedere alle prestazioni offerte dalla Cassa sanitaria integrativa di categoria.
La Cassa per colf e badanti prevede rimborsi nei seguenti casi:
- Indennità giornaliera in caso di ricovero con intervento chirurgico
- Indennità giornaliera in caso di ricovero senza intervento chirurgico
- Indennità giornaliera in caso di ricovero per parto
- Indennità giornaliera in caso di convalescenza
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