Fondo perduto e copertura spese sanitarie: a chi spettano i nuovi ristori

Rosaria Imparato

29/01/2022

Contributi a fondo perduto e copertura spese sanitarie, per esempio per i tamponi: vediamo in cosa consistono i nuovi ristori al settore sportivo del decreto Sostegni ter.

Fondo perduto e copertura spese sanitarie: a chi spettano i nuovi ristori

Il decreto Sostegni ter è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 27 gennaio 2022. È il primo provvedimento a sfondo economico dell’anno, e contiene soprattutto gli aiuti alle categorie che più sono state colpite dalle restrizioni. Tra queste c’è il settore sportivo, che verrà finanziato in due modi: contributi a fondo perduto e copertura delle spese sanitarie.

Vediamo quali sono i requisiti per accedere agli aiuti pensati per il settore sportivo.

Fondo perduto e copertura spese sanitarie: a chi spettano i nuovi ristori

Il settore dello sport è uno di quelli maggiormente interessati dai nuovi ristori in arrivo col decreto Sostegni ter. L’articolo che descrive le misure di sostegno economico è il numero 9 del provvedimento. Il fondo, precedentemente istituito dal decreto Sostegni bis, viene rifinanziato con altri 20 milioni per il primo trimestre 2022. I ristori (cioè contributi a fondo perduto e copertura delle spese sanitarie) verranno erogati rispettando questo limite di spesa.

Nello specifico, le spese sanitarie copriranno i costi per:

  • la sanificazione;
  • prevenzione;
  • per l’effettuazione di test di diagnosi dell’infezione da COVID-19.

A poterne approfittare saranno:

  • le società sportive professionistiche;
  • le società e associazioni sportive dilettantistiche iscritte al relativo registro nazionale.

Contributi a fondo perduto e copertura spese sanitarie per il settore sportivo: come fare domanda?

Una parte delle risorse stanziate per il Fondo che eroga gli aiuti per il settore sportivo può essere parzialmente destinata alle associazioni e società sportive dilettantistiche maggiormente colpite dalle restrizioni. Nello specifico, il decreto si rivolge alle associazioni e società sportive dilettantistiche che gestiscono impianti sportivi.

Una quota delle risorse, fino a 30%, è destinata alle società e associazioni dilettantistiche che gestiscono impianti per l’attività natatoria.

A stabilire le modalità di presentazione della domanda e di erogazione del contributo, così come le specifiche che riguardano le procedure di controllo (anche a campione) dovranno essere individuate con un apposito decreto dell’Autorità politica delegata in materia di sport. Ma prima, è bene ricordare che si attende la pubblicazione del decreto Sostegni ter in gazzetta ufficiale.

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