Contributi a fondo perduto del decreto-legge Sostegni bis: chi dovrà fare domanda e chi invece li avrà in automatico? Vediamo le ultime novità per le partite IVA.
Aiuti alle partite IVA, il DL Sostegni bis (o Imprese, lavoro e professioni) stanzia in totale 18 miliardi di euro. I contributi a fondo perduto seguiranno tre vie: per i contributi erogati più rapidamente sono stati stanziati 14 miliardi, mentre per il conguaglio con i dati di bilancio si useranno i restanti 4 miliardi.
Con le novità del Sostegni bis, che prende in considerazione anche le perdite di fatturato subite nel 2021, la platea di beneficiari si amplia di circa con altri 100mila potenziali partite IVA raggiunte dagli aiuti. Ma chi deve fare domanda e chi, invece, avrà il contributo in automatico?
Facciamo il punto della situazione sui contributi a fondo perduto e le modalità di erogazione in attesa dell’approvazione del provvedimento economico, attesa tra questa settimana e l’inizio della prossima.
Partite IVA e nuovo fondo perduto in automatico: chi non deve fare domanda
Partiamo dai contribuenti titolari di partita IVA che avranno il contributo a fondo perduto in automatico: non dovrà fare domanda chi ha già chiesto (e ottenuto) il primo sostegni.
Non cambierà né importo né modalità di erogazione: questo significa che chi ha scelto, durante la compilazione dell’istanza, l’accredito sul conto corrente, riceverà il bonifico; altrimenti sarà erogato sotto forma di credito d’imposta.
Per chi ha già ricevuto il primo bonus da parte del Sostegni 1, quindi, il nuovo contributo a fondo perduto sarà una sorta di replica e non ci sarà bisogno di compilare un’ulteriore domanda da inviare all’Agenzia delle Entrate.
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Contributo a fondo perduto alternativo: chi può fare domanda?
Tra le novità del DL Sostegni bis c’è il cosiddetto fondo perduto alternativo, un contributo pensato per coprire le perdite del 2021.
Per ottenere il bonus bisogna avere due requisiti:
- ricavi non superiori a 10 milioni di euro;
- una perdita del fatturato medio mensile di almeno il 30% nel periodo compreso dal 1° aprile 2020 al 31 marzo 2021 rispetto allo stesso periodo tra 2019 e 2020.
Le partite IVA rientranti nella categoria con i suddetti requisiti dovranno inviare una nuova domanda all’Agenzia delle Entrate, in base alle regole e alle scadenze che l’Amministrazione Finanziaria stessa individuerà con apposito provvedimento.
Potrà fare domanda per il contributo alternativo anche chi non ha presentato istanza per il primo fondo perduto del Sostegni. Grazie al fondo perduto alternativo potranno fare domanda per un aiuto economico circa 100 mila partite IVA in più.
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Fondo perduto con conguaglio: chi presenta la domanda?
I nuovi contributi a fondo perduto si dovrebbero basare su due meccanismi: da un lato, rimane il parametro del fatturato, dall’altro però viene inserito un meccanismo perequativo che prevede un conguaglio. Per questa misura sono stati stanziati 4 miliardi.
Tale conguaglio verrà fatto in base ai dati dell’utile: si potrà procedere quindi solo una volta consegnati i bilanci. Da giugno in poi dovrebbero aprirsi le domande, in modo da inviare i pagamenti a luglio: il nuovo fondo perduto sarà quindi erogato in due tempi.
Inoltre, è allo studio anche un bonus una tantum per le attività che sono state chiuse il mese di maggio 2021, entro le risorse stanziate di 100 milioni di euro.
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