Vuoi recuperare le posizioni assicurative cancellate con lo stralcio automatico delle cartelle esattoriali? Ecco come fare e moduli di domanda per il recupero dei contributi pensione stralciati.
L’Inps ha fornito indicazioni sulla possibilità di recupero dei contributi pensionistici stralciati, ma cosa sono? A chi conviene recuperarli?
La legge di bilancio 2023, legge 197 del 2022, ha previsto misure di pace fiscale, tra queste rientra lo stralcio delle posizioni debitorie di valore inferiore a 1.000 euro per cartelle affidate all’agente di riscossione tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2015. Misura simile era stata adottata con l’articolo 4 del decreto-legge 23 ottobre 2018, n. 119.
In tali provvedimenti rientrano anche i debiti con l’Inps per il mancato versamento dei contributi. Lo stralcio, come noto, è automatico, ma naturalmente nel momento in cui sono stralciate tale cartelle esattoriali, i contributi a cui le stesse si riferiscono non risultano versati e questo potrebbe essere controproducente a fini pensionistici e assistenziali.
Ecco perché l’Inps con la circolare 86 del 10 ottobre 2023 ha provveduto a fornire indicazioni per recuperare i contributi pensione stralciati con la legge di bilancio 2023 (e non solo), ecco come fare.
Contributi pensione stralciati, in quali casi si possono recuperare
La circolare 86 del 2023 dell’Inps fornisce indicazioni a soggetti iscritti alle Gestioni degli artigiani e dei commercianti, dei lavoratori autonomi agricoli e ai committenti e professionisti iscritti alla Gestione separata dell’INPS. Tali soggetti possono chiedere entro il 10 novembre 2023 il riconteggio dei debiti annullati per effetto delle misure di “stralcio mille euro” in modo da implementare la propria posizione assicurativa e accedere anche più facilmente alla pensione.
Naturalmente chi chiede tale riconteggio rinuncia allo stralcio automatico e deve versare il dovuto. I soggetti interessati possono chiedere il riaccredito di tali contributi avvalendosi della previsione introdotta dall’articolo 23-bis del decreto-legge n. 48/2023. Questo prevede espressamente la possibilità di tutelare le posizioni assicurative e rimanda all’Inps il compito di determinare modalità e i tempi di presentazione della domanda.
Il comma 3 dell’articolo appare di particolare importanza perché consente il ripristino anche dei debiti contributivi annullati ai sensi dell’articolo 4 del decreto-legge 23 ottobre 2018, n. 119, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2018, n. 136. La norma prevedeva lo stralcio mille euro dei debiti dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2010.
Come presentare la domanda per recuperare i contributi pensione stralciati
La circolare 86 del 2023 prevede modalità differenti per il recupero della posizione assicurativa. Questo dipende dal fatto che per lo stralcio avvenuto ai sensi dell’articolo 4 del decreto legge 23 ottobre 2018 n.119 è già avvenuta l’eliminazione dalle scritture contabili dell’Istituto. Sarà, quindi, necessario effettuare il riaccertamento del credito. Mentre per lo stralcio previsto nella legge di bilancio 2023 l’Inps ancora non ha provveduto all’adeguamento delle scritture contabili quindi è relativamente più semplice procedere.
I modelli di comanda sono contenuti nell’Allegato 1 per il recupero dei contributi pensione ex articolo 4 decreto legge 119/2018 e nell’Allegato 2 per il recupero dei contributi oggetto di stralcio con legge di bilancio 2023.
Nella domanda devono essere indicati:
- numero della Cartella di pagamento/Avviso di Addebito oppure, in assenza di tale informazione, i periodi oggetto di annullamento per i quali è richiesto il riconteggio;
- la modalità di pagamento scelta (unica rata o più rate);
- assunzione dell’impegno a effettuare, entro il 31 dicembre 2023, l’integrale versamento di quanto dovuto;
- indicazione dell’importo eventualmente versato dal 1° gennaio 2023 fino alla data di annullamento del 30 aprile 2023.
Nella domanda il richiedente deve indicare una delle seguenti motivazioni:
- crediti oggetto di rateizzazione concessa dall’agente della riscossione ai sensi dell’articolo 19 del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 602;
- crediti oggetto di definizione agevolata;
- crediti oggetto di contenzioso giudiziario (è necessario indicare la data del ricorso e il numero di registro generale);
- crediti oggetto di atto di intimazione di pagamento dell’agente della riscossione (da allegare);
- crediti oggetto di azioni esecutive da parte dell’agente della riscossione.
Ricordiamo che la domanda deve essere presentata entro il 10 novembre 2023.
Quanto si paga per il recupero dei contributi pensioni stralciati?
Il contribuente che chiede il ripristino della posizione assicurativa deve effettuare il versamento del dovuto in unica rata o in più rate, ma completare il pagamento entro il 31 dicembre 2023.
Purtroppo gli importi da versare potrebbero essere anche elevati perché ricomprendenti più cartelle esattoriali di importo inferiore a 1.000 euro. La norma infatti prevede che per ottenere il riaccredito dei contributi sia necessario versare:
- gli importi dovuti a titolo di contribuzione obbligatoria;
- sanzioni civili fino alla data di annullamento automatico applicate su ogni cartella.
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