La ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha annunciato che verrà predisposto un contributo per le famiglie italiane che accoglieranno in casa i profughi ucraini: vediamo quale sarà la cifra.
Aiutare, economicamente, le famiglie che vogliono accogliere i profughi ucraini. Il governo sta mettendo a punto il contributo economico che verrà fornito ai privati che decideranno di ospitare persone in fuga dalla guerra in Ucraina.
I governi europei puntano a un sistema immediato d’intervento che aiuti le famiglie che ospitano i profughi ucraini. Per l’Italia, spiega la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese al termine del Consiglio straordinario per gli Affari interni a Bruxelles, si punta a un contributo economico da fornire tramite i comuni e il commissario per la Protezione civile.
Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha firmato intanto il dpcm sulla protezione temporanea e l’assistenza per i profughi ucraini. Vediamo quale sarà l’intervento a favore delle famiglie che accoglieranno e a quanto ammonterà il contributo economico.
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Draghi firma dpcm per protezione profughi ucraini
Il dpcm firmato da Draghi recepisce la decisione del Consiglio Ue del 4 marzo e fissa la decorrenza della protezione temporanea, a partire dal 4 marzo 2022, e con la durata di un anno. I beneficiari saranno gli sfollati dall’Ucraina a partire dal 24 febbraio: non solo i residenti in Ucraina ma anche i cittadini di altri paesi che beneficiavano della protezione internazionale.
Il permesso di soggiorno per questi cittadini avrà validità di un anno e potrà essere prorogato di sei mesi più sei: consente di accedere all’assistenza erogata dal Sistema sanitario nazionale, oltre che al mercato del lavoro e allo studio.
Potrà essere revocato in anticipo rispetto alla scadenza se il Consiglio Ue dovesse decidere il termine della protezione temporanea. Il rilascio del permesso di soggiorno spetta alla questura. Prevista anche la facilitazione del ricongiungimento verso familiari già presenti in Italia.
La registrazione dei profughi ucraini in Ue
La Commissione Ue chiede di prevedere una piattaforma informatica per registrare i profughi ucraini che chiedono la protezione internazionale all’interno dell’Unione. L’idea sembra essere quella di utilizzare il sistema informatico Empact, che fa capo all’Europol, per evitare possibili minacce all’Europa con controlli mirati.
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Profughi ucraini, il contributo a chi li accoglie
In Italia potrebbe essere previsto un contributo economico con importo tra i 300 e i 350 euro per ogni profugo ucraino adulto titolare di protezione temporanea. Per ogni minore invece la cifra dovrebbe essere di 150 euro. Quindi, per esempio, un nucleo composto da un adulto e due bambini comporterebbe un contributo da 600 euro, con quattro minori si arriverebbe a 900 euro.
Le modalità verranno stabilite attraverso le ordinanze della Protezione civile, ormai in procinto di essere approvate. Verranno definite anche le modalità di gestione e assistenza per le persone coinvolte.
Contributo per ospitare i profughi ucraini: i tempi e i limiti
Il contributo di autonoma sistemazione, così come è stato definito, verrà erogato per un massimo di 60mila persone e per una durata di 90 giorni, secondo quanto previsto dal piano. Ricordiamo che per ora sono arrivati in Italia più di 70mila profughi dall’Ucraina, ma molti sono anche stati accolti da parenti e amici.
Il contributo giornaliero per le associazioni che accolgono i profughi
C’è poi il capitolo dell’assistenza diffusa, prevista per 15mila persone: in questo caso si prevede un contributo di circa 30 euro al giorno da erogare alle associazioni del terzo settore che si occupano ufficialmente dell’accoglienza dei profughi. Poi saranno le organizzazioni stesse a decidere cosa fare e come utilizzare queste risorse.
Il governo ha stanziato 348 milioni di euro con l’ultimo decreto per l’accoglienza dei profughi ucraini. Di questi 152 sono andati alle Regioni come contributo per garantire l’accesso dei profughi al sistema sanitario nazionale (per un massimo di 100mila persone). Per l’accoglienza restano, quindi, 196 milioni di euro.
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