Ci sono alcuni vinili di musica internazionale e italiana che possono valere cifre superiori ai 10mila euro. Ecco i più ricercati dai collezionisti
Negli ultimi 10 anni appassionati di musica e collezionisti hanno salutato con gioia il ritorno del vinile. Da una parte la musica va verso la liquidità assoluta dello streaming. Dall’altra riscopre i supporti fisici con cui ascoltavano le canzoni i nostri genitori e i nostri nonni.
Un fenomeno, quest’ultimo, che ha fatto fiorire un nuovo mercato di collezionismo di dischi decisamente interessante. Tra poche righe scopriremo quali sono i più ambiti e quanto valgono.
La rarità assoluta: il Black Album di Prince
Prince è stato uno dei geni musicali dello scorso secolo. Anche lui, però, ha compiuto dei passi falsi. Ad esempio il Black Album del 1987, un disco che l’artista ritenne insoddisfacente e di cui impose il ritiro dal mercato subito dopo il lancio.
I pochi fortunati che sono riusciti ad acquistarne una copia prima del ritiro hanno in mano un disco che vale più di 27mila euro.
Beatles vs Rolling Stones: battaglia a colpi di vinile
La rivalità “pop” tra i Beatles e i Rolling Stones prosegue anche nel mondo del collezionismo di vinili.
Questa volta a spuntarla sono i Beatles con la versione giapponese del capolavoro Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band. Il disco è particolarmente ambito dai collezionisti perché ha una copertina diversa rispetto all’originale inglese. Una particolarità che ne fa schizzare il valore ben sopra i 13mila euro.
Si ferma invece a circa 9mila euro una prima edizione di Their Satanic Majesties Request dei Rolling Stones. La prima stampa per il mercato britannico del disco contenente la hit She’s a Rainbow, aveva una copertina in 3D che richiedeva l’uso di occhiali appositi per essere ammirata nella sua completezza. Trovarne una copia in buone condizioni sarebbe davvero un affare.
Il vinile dei Pink Floyd che vale 3mila euro
Una delle copertine più iconiche di sempre, quando si parla di dischi, è quella col prisma di Dark Side Of The Moon dei Pink Floyd.
Se ne abbiamo una copia controlliamo l’edizione. Se è una prima stampa UK il prisma in copertina dovrebbe davvero riflettere la luce. E farci guadagnare circa 3mila euro se decidiamo di venderla a un collezionista.
I vinili italiani più rari
Anche all’interno della musica italiana ci sono dischi di assoluto valore. Una vera e propria rarità è l’album di debutto di Vasco Rossi, Ma cosa vuoi che sia una canzone del 1978, il disco con la matita di Vasco in copertina. Una copia in buone condizioni vale tra i 2mila e i 3mila euro.
Più o meno lo stesso valore di Non Basta Sai / In mezzo ai guai, il singolo di debutto di Renato Zero. Quando uscì vendette pochissimo ma oggi è tra i più ricercati in assoluto.
Un altro disco italiano particolarmente raro è uscito nel 1981 ed è l’album omonimo di Fabrizio De André, noto anche come “l’indiano”. Per presentarlo alla stampa venne deciso di realizzarne una edizione limitata in vinile blu e copertina leggermente modificata. Chi ha una di quelle poche copie potrebbe rivenderla anche a 4mila euro.
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