Controlli dichiarazione dei redditi 2024: gli elementi di incoerenza bloccano i rimborsi

Nadia Pascale

09/07/2024

Dichiarazione dei redditi presentata e rimborsi che non arrivano, quali possono essere i motivi? Gli elementi di incoerenza fanno scattare i controlli dell’Agenzia delle Entrate con rimborsi bloccati

Controlli dichiarazione dei redditi 2024: gli elementi di incoerenza bloccano i rimborsi

Hai presentato la dichiarazione dei redditi con il modello 730/2024 ma i rimborsi non arrivano, quali possono essere i motivi?

In seguito alla presentazione del modello 730/2024 con modifiche rispetto al precompilato, che incidono sulle imposte e sulla determinazione del reddito imponibile, sono effettuati controlli dall’Agenzia delle entrate. Gli stessi possono essere evitati con l’invio del modello pre-compilato messo a disposizione dall’AdE senza apportare modifiche.

Non è solo questo il caso in cui partono le verifiche, infatti, le stesse sono effettuate anche in caso di dichiarazione dei redditi da cui emerge un rimborso Irpef superiore a 4.000 euro.

L’Agenzia delle entrate potrà effettuare i controlli preventivi sia sulle dichiarazioni presentate dai contribuenti direttamente o tramite sostituto d’imposta, sia su quelle presentate tramite CAF o professionisti abilitati.

Vediamo ora quali sono gli elementi di incoerenza che fanno scattare i controlli.

Quando scattano i controlli dell’Agenzia delle entrate sul modello 730/2024?

Dal 30 aprile 2024 è possibile accedere al modello 730 precompilato e si può procedere alla modifica dei dati in esso contenuti dal giorno 20 maggio.

A partire dal 2024 è disponibile anche il modello 730/2024 semplificato. Si tratta di una nuova modalità di accesso alla dichiarazione dei redditi attraverso un semplice questionario, rispondendo ad esso si possono accettare le singole voci, oppure modificarle.

L’invio all’Agenzia delle entrate deve essere effettuato entro il 30 settembre 2024.

L’Amministrazione finanziaria ha 4 mesi di tempo dalla scadenza per l’invio della dichiarazione dei redditi, o dal giorno (successivo alla scadenza dei termini) in cui il modello 730 viene trasmesso, per effettuare tali controlli: durante questo lasso di tempo, i rimborsi sono bloccati.
Se tutto è in ordine, entro 6 mesi devono essere erogati i rimborsi.

Si ricorda che in caso di controlli, se emergono anomalie, l’onere della prova spetta al contribuente, cioè deve essere il contribuente a dimostrare che la base imponibile è quella dichiarata, che detrazioni e deduzioni sono effettivamente spettanti. Proprio per questo è bene conservare tutta la documentazione.

L’alternativa è pagare le maggiori imposte richieste dall’AdE o accettare minori rimborsi.

Controlli dichiarazione dei redditi: gli elementi di incoerenza

I criteri per individuare elementi di incoerenza tra la dichiarazione presentata e la reale situazione del contribuente sono determinati con il provvedimento 225347 del 2020 dell’Agenzia delle entrate.

Nel dettaglio, il provvedimento individua gli elementi di incoerenza nelle dichiarazioni dei redditi con esito a rimborso, presentate con delle modifiche rispetto a quanto contenuto nella precompilata.

Tali modifiche devono produrre un cambiamento nella determinazione del reddito o dell’imposta. Gli elementi di incoerenza individuati dall’Agenzia delle entrate sono:

  • scostamento per importi significativi dei dati indicati nei modelli di versamento, nelle Certificazioni Uniche e nelle dichiarazioni dell’anno precedente;
  • la presenza di altri elementi di significativa incoerenza rispetto ai dati inviati da enti esterni o a quelli esposti nelle CU;
  • la presenza di situazioni di rischio individuate rispetto alle irregolarità emerse nelle dichiarazioni dei redditi degli anni precedenti.

Controlli dichiarazioni dei redditi per rimborsi superiori a 4.000 euro

Il provvedimento del 5 giugno 2020 dell’Agenzia delle entrate si basa sull’articolo 5, comma 3-bis del decreto legislativo n. 175/2014, introdotto dalla legge di Stabilità 2016.
Tale norma prevede che, in caso di presentazione della dichiarazione dei redditi direttamente dal contribuente o tramite il sostituto d’imposta, l’Agenzia delle entrate può procedere a controlli preventivi se la dichiarazione ha una delle seguenti caratteristiche:

  • modifiche rispetto al modello 730 precompilato che incidono sulla determinazione del reddito o dell’imposta;
  • presenta elementi di incoerenza rispetto ai criteri individuati dall’Agenzia dell’entrate;
  • determina un rimborso superiore a 4.000 euro.

I controlli preventivi scattano anche se la dichiarazione è stata presentata tramite CAF o professionista abilitato.

I controlli possono essere effettuati, in via automatizzata o tramite la verifica della documentazione giustificativa, entro 4 mesi dal termine previsto per la trasmissione della dichiarazione.

Quest’anno l’ultimo giorno per inviare il modello 730 è il 30 settembre, quindi l’Agenzia delle entrate ha tempo per i controlli (bloccando i rimborsi) fino alla fine di gennaio 2025.

I 4 mesi di tempo si applicano anche dalla data di invio qualora il modello 730 verrà trasmesso dopo la scadenza prevista.

Quali sono i controlli dell’Agenzia delle entrate sulle dichiarazioni dei redditi 2024?

I controlli dell’Agenzia delle entrate sulle dichiarazioni possono essere di 3 tipi:

  • automatizzati, effettuati in modo automatico su tutte le dichiarazioni presentate, consistono in una procedura automatizzata di liquidazione di imposte, contributi, premi e rimborsi, sulla base dei dati e degli elementi direttamente desumibili dalle dichiarazioni e di quelli risultanti nell’Anagrafe tributaria;
  • formali, effettuati su dichiarazioni individuate a livello centrale in base a criteri fondati sull’analisi di rischio e basati sul riscontro tra quanto contenuto in dichiarazione e i documenti dai quali è possibile desumere tali dati, ad esempio giustificativi di deduzioni e detrazioni;
  • di merito, in questo caso i controlli sono volti al contrasto dell’evasione totale o parziale e quindi mirano a scovare redditi non dichiarati. Sono realizzati mediante accessi, ispezioni e verifiche.

Iscriviti a Money.it