Un’unica certezza domina la strategia della Casa Bianca: anche con una nuova ondata di coronavirus, l’economia USA non si fermerà più. A ribadirlo il responsabile del Tesoro Mnuchin: il vero danno sarebbe un ulteriore stop produttivo, non i contagi.
Da quando è scoppiata l’epidemia di coronavirus negli USA la certezza della Casa Bianca è stata una sola: bloccare l’economia è il vero danno per il Paese.
Donald Trump ha più volte ribadito il concetto, minimizzando l’emergenza sanitaria e invocando l’allentamento del lockdown con toni accesi e bellicosi contro i governatori più prudenti.
Ora che l’allarme è passato, secondo l’amministrazione statunitense ma non in base ai dati, la potenza americana ha un solo obiettivo: riportare l’economia nazionale a livelli importanti.
Il segretario del Tesoro Mnuchin è stato chiaro al riguardo: il sistema economico USA non subirà più chiusure, nemmeno con contagi in aumento.
Chiudere (di nuovo) l’economia USA non è un’opzione
Il segretario al Tesoro Steven Mnuchin ha affermato all’emittente CNBC che “chiudere l’economia per la seconda volta per combattere la diffusione della COVID-19 non è un’opzione praticabile e potrebbe causare ancora più danni agli americani”.
Niente più blocchi di qualunque comparto produttivo, nemmeno in ragione della salute nazionale: questo il messaggio lanciato dal segretario del Tesoro, in perfetta sintonia con Trump sulla priorità economica.
Mnuchin ha quindi dichiarato di essere pronto a chiedere al Congresso più soldi per sostenere l’economia, ma fondi aggiuntivi sarebbero destinati ai settori maggiormente in crisi, tra cui hotel, ristoranti, agenzie di viaggio e le attività di intrattenimento.
Il piano di 3.000 miliardi di dollari per la crisi da coroanvirus approvato quest’anno, ha permesso all’economia di attingere a 1.500 miliardi di dollari.
E il programma di sostegno al sistema economico ha ancora prospettive di crescita, come spiegato da Mnuchin:
“Nel prossimo mese, ci sarà oltre un milione di miliardi di dollari pompati nell’economia, che avrà un grande impatto. Il programma Main Street Lending della Federal Reserve per le medie imprese è appena iniziato e siamo pronti a tornare al Congresso per ulteriori soldi per sostenere il lavoratore americano.”
Obiettivo primario della Casa Bianca, quindi, è ormai solo di tipo economico. L’amministrazione Trump, infatti, resta convinta che l’emergenza sanitaria nel suo Stato sia ormai passata, nonostante numeri ancora in crescita e inviti alla estrema prudenza.
Intanto, si attendono ulteriori mosse per sostenere anche il mondo del lavoro. Il mese scorso i democratici della Camera hanno approvato un disegno di legge di stimolo da 3.500 miliardi di dollari, noto come HEROES Act, che prolungherebbe i sussidi di disoccupazione fino alla fine del 2020 e fornirebbe sollievo alle città e agli stati che hanno visto un netto calo delle entrate fiscali.
I repubblicani del Senato hanno optato per un approccio più attendista e aspettano ulteriori dati prima di votare per ampliare il deficit federale.
Il disegno di legge dei democratici si aggiungerebbe al 2.000 miliarid di dollari del CARES Act, che il presidente Donald Trump ha firmato a marzo.
USA: l’economia prima di tutto. Come affrontare il virus?
I commenti di Mnuchin sono arrivati quando Wall Street ha mostrato i segni della preoccupazione per una seconda ondata di casi di coronavirus negli Stati Uniti.
Il Texas ha riportato tre giorni consecutivi di ricoveri record per l’infezione, mentre nove contee californiane stanno segnalando un picco in nuovi casi o ricoveri per casi confermati.
Ma non si può più toccare l’economia secondo la Casa Bianca. Il segretario del Tesoro, infatti, ha ricordato che ormai ci sono altre strade da percorrere per arginare l’emergenza sanitaria: i test, la ricerca dei contatti tra i contagiati e l’efficienza degli ospedali.
Nuovi lockdown, con conseguenti chiusure di industrie e interi settori economici, sono assolutamente impensabili.
Intanto, però, il coronavirus negli USA continua a viaggiare e lo stesso Fauci ha ricordato che ancora per un anno, almeno, nulla sarà più come prima.
Attualmente gli Stati Uniti hanno superato i 2 milioni di positivi e i 113.000 decessi.
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