Sugli aerei il rischio contagio è molto basso, anche se la possibilità di contrarre il coronavirus esiste, secondo quanto riportato da diversi studi. Ecco perché.
Durante i viaggi in aereo il rischio di contagio è molto basso, secondo quanto riportato da uno studio, anche se, i ricercatori specificano che la possibilità di contrarre il coronavirus esiste.
Analizzando diversi voli in cui erano presenti delle persone infette è stato riscontrato che gli altri viaggiatori non avevano contratto il virus durante la crociera, facendo presupporre che il costante ricambio di aria e la posizione dei sedili, che non permettono un faccia a faccia tra i viaggiatori, limitino la diffusione del coronavirus.
Coronavirus, in aereo rischio contagio basso
Lo scorso luglio, nelle ore successive all’entrata in vigore del divieto di ingresso in Italia per i cittadini provenienti dal Bangladesh non fu consentito lo sbarco di più di 100 persone atterrate all’aeroporto di Fiumicino a bordo di un Airbus 350 della Qatar Airways. Solamente 93 passeggeri poterono scendere, per la maggior parte, italiani, qatarioti e pakistani, a cui venne effettuato anche il tampone. Gli esiti dei test rilevarono che 5 passeggeri provenienti dal Pakistan, un Paese fortemente dal virus, erano positivi, e a tutti i 93 passeggeri fu imposta la quarantena, dopo essere stato per almeno 6 ore, la durata del volo, a contatto con 5 persone positive, ma probabilmente molte di più dal momento che nell’aereo erano presenti anche 112 cittadini del Bangladesh.
Al termine della quarantena tutti i passeggeri furono sottoposti nuovamente al tampone, e solamente altri 8 pakistani risultarono essere positivi, ma si presuppone che lo fossero anche prima di salire sul volo e che non avessero ancora sviluppato la positività, mentre tutti gli altri passeggeri non erano stati contagiati.
Anche in un altro caso riportato dall CNN si era verificata una situazione analoga su n volo partito dagli StatiUniti e diretto a Taiwan, su cui viaggiavano 12 passeggeri che mostravano sintomi, ma nessun altro viaggiatore è risultato essere positivo dopo il viaggio:
“Negli ultimi mesi ci sono stati casi di passeggeri infetti che trasmettono il virus all’equipaggio di un aereo o ai compagni di viaggio, ma i tassi di trasmissione sono bassi”.
Il rischio è 1 su 4.300
Diversamente da quanto accaduto sulle navi, negli aerei non si è mai registrato un focolaio di contagi. Secondo Arnold Barnett, professore di statistica presso la Sloan School of Management del Massachusetts Institute of Technology, intervistato dalla CNN, la possibilità di venire infettati su un aereo e di 1 su 4.300. La stima di questa cifra è stata elaborata basandosi su aeromobili con 3 posti su entrambi i lati del corridoio, e con tutti i passeggeri dotati di mascherina. Il professore precisa inoltre che “queste probabilità scendono a 1 su 7.700 se il seggio centrale è vacante”.
Tendenzialmente il posto non inficia sulla trasmissione del coronavirus, ma quello lato finestrino è leggermente migliore rispetto a quello lato corridoio, inoltre la mascherina è molto utile, ma ancora di più lo sono le visiere in plastica che coprono tutto il viso, rese obbligatorie anche da alcune compagnie aeree.
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