Coronavirus: la banca centrale della Cina (PBOC) ha tagliato i tassi, ma potrebbe essere soltanto l’inizio
Il coronavirus ha imposto alla banca centrale cinese di intervenire.
Come previsto dalla maggior parte del mercato, l’istituto ha messo in campo una serie di misure - tra cui un taglio dei tassi sui finanziamenti a medio termine - volte ad arginare l’impatto dell’epidemia sulle imprese e sull’economia in generale.
Le novità oggi annunciate non rimarranno confinate. Secondo la maggior parte degli osservatori, infatti, il taglio odierno spianerà la strada alle decisioni che la banca centrale cinese prenderà giovedì mattina.
Coronavirus: la banca centrale ha tagliato i tassi
In molti avevano previsto l’odierna manovra di politica monetaria espansiva messa a segno dalla Banca Popolare Cinese. L’istituto centrale ha tagliato dal 3,25% al 3,15% i tassi sui finanziamenti a medio termine (Mlf Rate) e tramite questa linea di credito ha immesso nuova liquidità nel sistema per un totale di 200 miliardi di yuan.
L’obiettivo? Quello di ridurre, per quanto possibile, le pressioni derivanti dal coronavirus, che ha già spinto numerosi analisti a rivedere le proprie previsioni sull’economia asiatica.
Allo stesso tempo la banca centrale cinese ha iniettato altri 100 miliardi di yuan nel giorno in cui sono scaduti i 1.000 miliardi di reverse repo (una mossa che ha fatto scendere il dato a 900 milioni di yuan).
Le decisioni della PBOC hanno avuto un impatto deciso sui mercati oggi: tutti i principali indici del Dragone sono letteralmente decollati, tanto da chiudere con progressioni superiori al 2%.
La mossa dovrebbe aprire la strada a un taglio del tasso di riferimento sui prestiti (LPR), che verrà annunciato nella mattinata di giovedì. L’obiettivo anche in quel caso sarà ridurre i costi e alleviare le tensioni finanziarie sulle società colpite dal coronavirus.
© RIPRODUZIONE RISERVATA