Coronavirus: crolla l’indice di contagio in Italia. Quanto è sceso ad aprile?

Anna Maria Ciardullo

24/04/2020

L’indice di contagio in Italia è in calo da diverse settimane. La prova viene da uno studio della Fondazione Bruno Kessler.

Coronavirus: crolla l’indice di contagio in Italia. Quanto è sceso ad aprile?

Secondo uno studio, l’indice di contagio del coronavirus è in drastico in calo in Italia. Già dal 6 aprile scorso, infatti, sarebbe sceso sotto la soglia di 1 in tutta la penisola.

L’indice di diffusione, detto anche R0, misura la media dei pazienti che ogni singolo soggetto positivo può infettare a sua volta. In questo caso, il valore medio è meno di uno a testa.

Anche il ministro della Sanità, Roberto Speranza, all’inizio di aprile aveva dichiarato che il parametro R0 era sceso sotto il livello 1 in Italia, ora uno studio lo prova.

Coronavirus, in calo l’indice di contagio in Italia: i dati

Il fatto che l’indice di contagio si mantenga al di sotto di 1 testimonia che l’epidemia sta regredendo progressivamente, almeno per il momento. Il dato emerge da una ricerca della Fondazione Bruno Kessler, citata dall’Istituto superiore di sanità durante una conferenza stampa.

Nello specifico, l’analisi presentata dallo studioso Stefano Merler, mostra un’oscillazione media del parametro R0 in tutte le 14 regioni prese in esame, che va dallo 0,34 della Sicilia allo 0,71 dell’Emilia Romagna.

Quest’ultimo, ha dichiarato anche che i contagi in Lombardia dovrebbero essere datati molto indietro nel tempo rispetto ai primi casi di fine febbraio, probabilmente anche prima di gennaio, quando già molti pazienti presentavano sintomi riconducibili alla COVID-19.

Non è l’unico ad aver ipotizzato che il coronavirus circolasse nel nostro Paese anche nel 2019.

La sfida per il futuro

La prossima sfida relativa all’indice dei contagi, su cui concorda tutta la comunità scientifica, è proprio quella di riuscire a mantenere il parametro R0 in calo perché, se dovesse ritornare sopra l’uno, potrebbe ripresentarsi lo stesso scenario di qualche tempo fa, con un aumento dei decessi e la sofferenza delle terapie intensive.

Secondo il presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss), Silvio Brusaferro, “l’individuazione e il monitoraggio tempestivo dei casi”, restano la chiave per proseguire con successo nella lotta al coronavirus.

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