Crolla l’export extra-UE: le performance dell’Italia in lockdown

Anna Maria Ciardullo

24/04/2020

L’export italiano extra-UE ha subito un grave crollo come effetto del lockdown. Le performance dell’Italia nel dettaglio.

Crolla l’export extra-UE: le performance dell’Italia in lockdown

Crolla in Italia l’export extra-UE. Gli attesi effetti negativi del lockdown non si sono fatti attendere.

Le esportazioni hanno subito un calo del 12,7% (su base annua) a causa del massiccio blocco produttivo imposto dalle misure di contenimento dei contagi, nel nostro Paese così come a livello internazionale, che ha determinato il contraccolpo più grave dal 1999. Istat ha riportato un calo simile anche su base congiunturale rispetto a febbraio: -13,9%.

La situazione non è migliore per l’import che ha registrato una flessione 19,8% su base tendenziale (rispetto al pari periodo del 2019).

I numeri purtroppo non stupiscono. Si tratta di un risultato già ampiamente previsto, che ha colpito sostanzialmente tutte le aree geografiche, con pochissime eccezioni.

Export extra-UE: le performance dell’Italia in lockdown

Gli effetti indiretti del coronavirus iniziano a farsi tragicamente misurabili, risultato delle misure di contenimento iniziate più timidamente all’inizio del mese scorso e poi inasprite per molti settori, come quello metalmeccanico, che ora si avvia alla ripartenza. Naturalmente, hanno avuto il loro peso anche le chiusure che man mano si sono susseguite negli altri mercati.

Il grave crollo del 12,7% nell’export extra-UE ha colpito in particolare il settore dei beni di consumo durevoli, giù del 28% e i beni strumentali che hanno visto una flessione del 20,8%.

Nel caso dell’import il danno è stato più esteso e ha colpito in particolare i beni di consumo durevoli (-36,7%) e l’energia (-33,5%). ma toccando, in una certa misura, tutti i settori. Il tutto su base tendenziale.

L’Italia ha osservato un calo a doppia cifra su quasi tutti i mercati fatta eccezione per gli Stati Uniti da dove gli acquisti sono aumentati dello 0,9%.

La bilancia commerciale extra-UE è migliorata lievemente, toccando quota 5,2 miliardi, ma si tratta di un incremento quasi impercettibile per effetto della contrazione tanto dell’export quanto delle importazioni.

Una situazione completamente ribaltata

Quello descritto è uno scenario mutato rapidamente. La situazione dell’export si è completamente ribaltata rispetto a febbraio quando invece, fatta eccezione per la Cina, l’Italia stava registrando un andamento positivo con una crescita generale (per tutti i settori e aree geografiche) del 7%, con performance particolarmente positive di Germania, Francia e Stati Uniti.

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