Questo inizio settembre si conferma allarmante per il coronavirus in Europa. L’impennata di contagi preoccupa e disegna scenari difficili per l’inverno. Si prevede un dicembre molto critico: ecco in quale Paese.
Il coronavirus tiene in allarme l’Europa in questo inizio settembre.
I contagi, infatti, mostrano ancora picchi preoccupanti in Paesi come Regno Unito, Portogallo, Spagna, in parte Italia - che resta sulla soglia dei 1.000 - e, soprattutto, Francia.
La nazione francese continua a registrare numeri di positivi giornalieri impressionanti, anche superiori alle 7.000 unità. È seconda ondata nello Stato, con un’incidenza che molti analisti calcolano ben peggiore dello scoppio dell’epidemia di marzo.
Cosa aspettarsi in Francia? Se il ritmo di diffusione del coronavirus resta quello di adesso, le previsioni sono davvero critiche.
COVID Francia: pessime previsioni per dicembre
Non ci sono dubbi: la Francia è sotto i riflettori per l’avanzamento inaspettato e spaventoso dei casi di positività. Un ritmo che mette in guardia l’intero continente, in primis i Paesi più vicini e legati anche economicamente alla nazione, come l’Italia.
I numeri parlano chiaro: l’allarme è elevato e giustificato. Sono stati 7.071 i casi registrati in 24 ore domenica 6 settembre, dopo un aumento di circa 8.500 il sabato e quasi 9.000 il venerdì. La percentuale di test positivi è passata dal 4,3% al 4,9% in una settimana e dal 3,9% di fine agosto.
La Francia ha 18 dipartimenti considerati zona rossa, in cui il virus circola attivamente. In questa cornice, è arrivata la previsione che fa tremare. L’epidemiologo Arnaud Fontanet ha avvertito che se i positivi continuano a crescere al ritmo attuale, il Paese potrebbe affrontare una “situazione critica” in diverse regioni a dicembre:
“Oggi abbiamo un aumento del numero di nuovi casi a settimana del 30% e un aumento del 15% del numero di ricoveri ospedalieri a settimana. Se questo ritmo continua, a dicembre raggiungeremo una situazione critica in diverse regioni della Francia”.
Agire adesso è fondamentale per evitare un disastro in inverno.
Cosa succederà, ci sarà un lockdown?
Di lockdown non ne vuole parlare nemmeno Macron, nonostante la situazione in esponenziale peggioramento in Francia.
Chiudere nuovamente attività produttive ed economiche sarebbe un passo indietro davvero pericoloso per il benessere della nazione. La direzione sembra essere quella adottata, al momento, un po’ in tutti i Paesi europei, Italia compresa.
Trovare subito i positivi attraverso una campagna massiccia di tamponi. Intanto, però, le scuole francesi già avviate hanno subito le prime chiusure e serpeggia preoccupazione.
L’inverno, con tutte le sue complicazioni, è ormai alle porte. Il coronavirus non sta ancora allentando del tutto la sua morsa, in Francia e in Europa. Gli ospedali sono sotto controllo, ma l’epidemia potrebbe sfuggire di mano da un momento all’altro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA