L’impatto del coronavirus si farà sentire negli anni a venire
Con la crisi mondiale dovuta al coronavirus, si delinea già l’eredità del coronavirus che graverà sull’economia negli anni a venire: un enorme debito pubblico mondiale. Banche centrali e governi hanno dato il via a stimoli di varia natura per 15mila miliardi di dollari per attenuare il colpo di una recessione globale paragonabile soltanto a quella degli Anni ‘30.
Coronavirus, aumenta spesa dei governi
Secondo l’Institute of International Finance, il grande debito che si è accumulato in questi debiti metterà particolarmente in difficoltà quei Paesi che ancora oggi affrontano le conseguenze della crisi finanziaria del 2008.
Dal 2007, il debito globale totale ha raggiunto gli 87mila miliardi di dollari. Quest’anno potrebbe aumentare di venti punti percentuali a causa della contrazione economica del 3% e il raddoppiamento della spesa pubblica rispetto al 2019.
Basandosi su queste considerazioni, più di 300 politici hanno chiesto al Fondo Monetario Internazionale e alla Banca Mondiale la cancellazione del debito per i Paesi più poveri. L’iniziativa è stata guidata dall’ex candidato alle primarie democratiche USA Bernie Sanders.
La direttrice del FMI Kristalina Georgieva ha detto giovedì che il Fondo potrebbe rivedere al ribasso le previsioni di crescita per il 2020 e che i Paesi in via di sviluppo avrebbero bisogno di finanziamenti per più di 2.500 miliardi di dollari per superare la tempesta.
Germania e USA perderanno rating tripla A?
Ma secondo Reuters neanche i Paesi ricchi saranno risparmiati, e Germania e Stati Uniti potrebbero perdere i loro rating da tripla A. La Germania sta facendo debito per la prima volta dal 2013. Gli USA sono andati in rosso ad aprile per la prima volta in 66 anni. Il deficit di Washington crescerà al 100% del PIL, e potrebbe raggiungere il 125% nel 2030. Nel 2019 era al 79%.
Particolarmente grave la situazione dei Paesi ad alto debito. In Italia, il rapporto deficit/PIL passerà dal 135% al 170% nel 2020, “livelli non sostenibili che hanno bisogno di crescita rapida o mutualizzazione del debito”, ha detto Kevin Thozet della commissione investimenti di Carmignac.
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