La più alta carica della magistratura statunitense si è resa protagonista di alcune decisioni destinate a fare storia. Vediamo come è formata la Corte suprema Usa.
Due sentenze pronunciate nelle ultime ore dalla Corte suprema Usa destinate a far discutere. Non è la prima volta che la più alta carica della magistratura statunitense si pronuncia su aspetti molto delicati.
Nel giro di qualche giorno ha prima dichiarato incostituzionale una legge dello Stato di New York che limita il diritto di portare un’arma non a vista, poi ha annullato la legge che legalizzava l’aborto. Il presidente Joe Biden ha parlato di «giorno triste per la Corte suprema e il Paese».
Ma come funziona la Corte suprema Usa? Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Corte suprema Usa: poteri e da chi è composta
Fin dal 1789 anno della sua fondazione la Corte suprema Usa è la più alta carica della magistratura statunitense con giurisdizione federale. Uno dei suoi poteri principali è quello della revisione giudiziaria, del controllo sulla legittimità costituzionale.
In caso della violazione della Costituzione o di legge ordinaria federale, la Corte ha l’autorità di annullare gli ordini esecutivi presidenziali.
Per questo motivo è stata chiamata in causa per esprimersi in maniera vincolante su due temi così spinosi come il diritto all’aborto e l’uso delle armi. Temi che in Europa farebbero accapponare la pelle dove c’è un diritto all’aborto finalmente conquistato e una concezione sull’uso delle armi totalmente differente.
A formare la Corte suprema sono 9 persone. Un numero stabilito nel 1869 e mai più cambiato. Una volta che si viene eletti giudici si resta in carica per sempre. Il problema principale è che a differenza ad esempio del nostro paese, lì i giudici vengono nominati politicamente.
A fare i nomi è il presidente che li propone al Senato che in genere li conferma. Quindi abbiamo una Corte a tutti gli effetti con un orientamento politico ben preciso a seconda che i giudici siano nominati da un Governo democratico o repubblicano.
Infatti non è un caso che le due recenti votazioni su armi e aborto siano finite 6 voti a 3 con i giudici repubblicani tutti d’accordo da una parte e quelli democratici dall’altra.
Il fatto che non ci sia scadenza di mandato, in alcuni periodi a seconda dello schieramento politico del Governo, si può verificare una maggioranza di giudici schierati da una parte o dall’altra.
Oggi la maggioranza appartiene ai repubblicani grazie alle tre nomine fatte da Donald Trump nel periodo del suo mandato. Insomma 9 persone appartenenti alla Corte suprema in grado di stabilire leggi in uno stato di 330 milioni di abitanti.
Aborto e uso delle armi: le sentenze della Corte che fanno discutere
Recentemente la Corte suprema Usa si è pronunciata su due situazioni arrivando a delle sentenze che stanno facendo molto discutere. Qualche giorno fa aveva dichiarato incostituzionale una legge dello stato di New York attiva da oltre mezzo secolo che limita il diritto di portare un’arma non a vista fuori dalla propria abitazione.
Per i giudici portare un’arma è una diritto e girare armati è possibile senza bisogno di giustificarne il possesso. La sentenza abolisce di fatto alcune restrizioni in vigore nello stato di New York e della California.
L’altra sentenza arrivata ieri riguarda il diritto all’aborto con l’annullamento della legge Roe v Wade che da oltre 50 anni dava il diritto all’aborto a tutti i cittadini. Un ribaltamento della legge che consentirà fin da subito a più della metà degli stati di vietare il ricorso all’interruzione di gravidanza. Una decisione che impatterà pesantemente su milioni di donne presenti nel paese.
Lo stesso presidente Joe Biden ha definito quello di ieri come un giorno triste per tutti gli Stati Uniti. «Ci saranno conseguenze reali e immediate» - ha detto.
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