Cos’è Deepseek, l’AI cinese che distruggerà (forse) ChatGPT

Flavia Provenzani

27/01/2025

La cinese DeepSeek minaccia il dominio dell’intelligenza artificiale degli Stati Uniti. Ecco cos’è e come funziona.

Cos’è Deepseek, l’AI cinese che distruggerà (forse) ChatGPT

Tutti parlano di DeepSeek. Ma cos’è e come funziona l’intelligenza artificiale cinese che, a detta di qualcuno, rivoluzionerà il settore e distruggerà ChatGPT?

La tecnologia dietro DeepSeek nelle ultime ore sta sconvolgendo i mercati tecnologici mondiali.

Con il suo modello AI a basso costo, accompagnato da altissime prestazioni, la Cina sfida il predominio dei giganti tech statunitensi e solleva più di un dubbio sul futuro dell’innovazione e degli investimenti in AI.

Mentre i mercati finanziari reagiscono (i futures sulle azioni Nvidia mostrano un perdita superiore al 13%), la leadership americana nell’AI non è mai stata così a rischio.

Cos’è DeepSeek?

DeepSeek è una startup di intelligenza artificiale nota a poichi fondata nel maggio 2023 da Liang Wenfeng, un ex esperto di fondi quantitativi. L’azienda si è fatta notare grazie al suo prodotto più recente: un modello di intelligenza artificiale LLM (Large Language Model, tecnologia AI avanzata con focus sulla comprensione e sull’analisi del testo) chiamato DeepSeek R1.

Cosa rende l’ennesimo modello di AI generativa così interessante? A quanto dice l’azienda, il suo sviluppo è costato meno di 6 milioni di dollari, una cifra ridicola per il settore dell’intelligenza artificiale, dove i budget miliardari.

Ed ecco che con “pochi spiccioli” DeepSeek R1 riesce a tenere testa a giganti dell’intelligenza artificiale come OpenAI, che investe miliardi e miliardi di dollari nello sviluppo dei suoi modelli. I primi test mostrano che DeepSeek R1 può competere, e in alcuni casi superare, le controparti più costose.

Gli investitori, e non solo, hanno così iniziato a domandarsi in che modo i giganti della tecnologia statunitense stiano spendendo, oramai da anni, miliardi dollari.

Perché l’arrivo di DeepSeek è così importante?

Le implicazioni di DeepSeek sono enormi. Per anni, aziende statunitensi come Nvidia, Google e OpenAI hanno guidato e alimentato la corsa all’intelligenza artificiale grazie alla loro capacità di avere o accedere facilmente a chip avanzati e a enormi data center.

Ma DeepSeek sta riscrivendo le regole ottenendo risultati simili con una frazione del budget.

Stiamo quindi entrando in una nuova fase dell’AI in cui l’efficienza supera il puro potere di spesa? Se l’approccio di DeepSeek funziona, potrebbe costringere le aziende tecnologiche occidentali a ripensare completamente le loro strategie.

La reazione del mercato azionario

Non appena la notizia su DeepSeek è stata diffusa, le azioni delle società tecnologiche sono iniziate a scendere. Nvidia, che ha investito pesantemente nel boom dell’intelligenza artificiale, vede la sua quotazione scendere di oltre il 13% nelle trading pre-mercato. ASML, importante fornitore di apparecchiature per semiconduttori, perde l’11% e i futures del Nasdaq 100 sono in discesa di circa il 3%. L’effetto domino ha colpito i mercati asiatici, con un impatto ribassista anche sulle azioni tecnologiche giapponesi.

Gli investitori hanno paura perché il successo di DeepSeek potrebbe sconvolgere l’intero mercato dell’AI. Se le aziende non avranno più bisogno di chip ultra-high-end e di infrastrutture sofisticate per puntare sull’AI, cosa succederà a società come Nvidia e ASML, le cui attività dipendono proprio da quella domanda?

Ma DeepSeek è davvero affidabile?

Che i numeri di DeepSeek tornino davvero rimane tutto ancora da vedere.

Gli analisti di Bernstein hanno già messo in dubbio che il costo di 6 milioni di dollari comprenda effettivamente tutte le voci di costo. Il costo reale, sostengono, potrebbe essere più alto se si considerassero anche i costi pregressi in materia di ricerca e sviluppo.

È pur vero, tuttavia, che progressi - rapidissimi - della startup cinese continuano ad attirare l’attenzione di tutti, anche alla luce del suo approccio open source. Poiché rende i suoi modelli disponibili liberamente e gratuitamente, DeepSeek sta portando avanti un processo di democratizzazione dell’AI, potenzialmente accelerando l’innovazione in tutto il mondo. Ma questo potrebbe anche rendere più difficile per le aziende statunitensi mantenere il loro vantaggio competitivo.

Cosa aspettarsi ora?

Non è solo una questione di soldi. L’ascesa di DeepSeek è un vero e proprio campanello d’allarme.

Tramite il suo operato sta costringendo il mondo della tecnologia a riconsiderare il modo in cui vengono allocate le risorse, domandandosi se il modo attuale di fare le cose sia effettivamente sostenibile. Le aziende statunitensi da tempo fanno affidamento sulle loro “tasche profonde” per dominare il mondo dell’AI, ma avere (tanti) soldi potrebbe non essere più sufficiente.

Il che ha potenzialmente impatto anche sulla geopolitica e sulle tensioni che attanagliano il mondo.

L’intelligenza artificiale è sempre più vista come una risorsa strategica e il successo di DeepSeek ci dimostra come la Cina stia colmando il gap creatosi negli ultimi anni.

I giganti della tecnologia statunitense continueranno a puntare suoi loro punti di forza nel tentativo di ampliare i confini delle applicazioni dell’AI. Ma intanto, startup come DeepSeek dimostrano che agilità ed efficienza dei costi possono essere degli elementi altrettanto potenti.

Che questo segni una svolta nel settore o un momentaneo intoppo sarà tutto da vedere.

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