Cos’è lo spread trading e come si fa operativamente

Claudia Cervi

6 Novembre 2024 - 10:41

Guadagnare indipendentemente dalla volatilità e dal trend dei mercati con lo spread trading. Ecco una guida per capire cos’è e come funziona.

Cos’è lo spread trading e come si fa operativamente

Lo spread trading è una strategia d’investimento che prevede l’acquisto e la vendita simultanea di due asset correlati, con l’obiettivo di trarre profitto dalla differenza di prezzo tra di essi. Molto utilizzata nei mercati finanziari, questa tecnica, conosciuta anche come market spread, permette di sfruttare le variazioni di prezzo relative tra strumenti simili. Lo spread trading consente infatti di avere una posizione neutrale sul mercato, tutelando il trader da eventuali cambiamenti del trend.

Ma cos’è lo spread nel trading? Si tratta della differenza tra il prezzo di acquisto (bid) e quello di vendita (ask) di un asset. Un esempio pratico di spread trading su valute consiste nel negoziare simultaneamente due coppie di valute, cercando di guadagnare dalle oscillazioni del loro differenziale di prezzo. Per capire come fare spread trading, è essenziale monitorare le condizioni di mercato, analizzare i grafici e comprendere la relazione tra i vari strumenti finanziari.

Cos’è lo spread trading: significato e definizione

Lo spread trading (o pair trading) è una tecnica operativa che consiste nell’apertura di due posizioni opposte, una long e una short, su due asset correlati e permette ai trader di guadagnare con una posizione più neutrale rispetto ai normali long e short.

Nel mercato azionario, quindi, si tratterà di acquistare e vendere due titoli appartenenti allo stesso settore, ma lo stesso concetto può essere applicato su futures, opzioni, materie prime, indici di borsa, valute fisiche e criptovalute.

Lo spread trading consente a chi lo utilizza di assumere una posizione neutrale rispetto al mercato, riuscendo così a guadagnare senza che il trend dei mercati finanziari possa inficiare sul profitto della posizione. A differenza del trading direzionale in cui si scommette sul rialzo o sul ribasso di un asset, lo spread trading si concentra sul movimento relativo tra due strumenti correlati.

Come funziona lo spread trading

In cosa consiste lo spread trading? Il nome suggerisce già un’idea di come fare spread trading. La traduzione italiana di “spread” è “differenziale”, quindi chi usa lo spread trading guadagna sulla differenza di rendimento generata da uno strumento finanziario.

La tecnica di spread trading più comune è quella di garantirsi un profitto andando long (cioè in acquisto) sul titolo di una società e short (cioè in vendita allo scoperto) su un altro titolo. L’approccio più diffuso è quello di acquistare e vendere due titoli azionari dello stesso settore, comprando il titolo più forte e vendendo quello più debole.

Analogamente, lo spread forex consiste nel comprare coppia di valute e venderne un’altra. Più complesso il financial spread trading su due future obbligazionari correlati ma con durata diversa, per esempio il TBond 30 year e il TNote 10 year.

Da un punto di vista operativo, si può fare spread trading con approcci diversi: vediamoli insieme.

L’approccio divergente

Si parla di Pair trading divergente quando un titolo ha una forza relativa maggiore rispetto ad un altro del medesimo settore. In questo caso, si potrebbe puntare alla prosecuzione del trend principale, andando long sul più forte e short sul più debole.

L’approccio convergente

Si parla di approccio convergente quando, di due titoli appartenenti allo stesso settore, uno è sopravvalutato, mentre l’altro è sottovalutato. Utilizzando la mera analisi tecnica è possibile ricercare la “situazione ottimale” in cui l’azione sottovalutata si trovi a ridosso di un supporto, mentre quella sottovalutata a ridosso di una divergenza. In questo contesto, si punterà ad un riallineamento per il quale i prezzi delle due società rientrino verso il loro “fair value”. In altre parole, questo approccio sfrutta le proprietà «mean reverting» (ritorno sul valore medio) dello spread tra i due strumenti.

L’approccio tramite coefficiente di correlazione

Come stabiliamo le coppie dello spread? Per avere un’idea di come due asset interagiscono tra loro si utilizza il concetto di correlazione. La correlazione aiuta a identificare gli strumenti che si muovono in tandem e quelli che si muovono in direzione opposta. E’ espressa con valori numerici compresi tra -1 e 1: più il coefficiente si avvicina a -1, più i due titoli tenderanno a muoversi in maniera opposta, viceversa invece quando questo fattore si avvicina a 1. Una volta applicato questo filtro, sarà più semplice selezionare i titoli migliori.

Successivamente si potrà verificare il comportamento che hanno avuto i due asset in passato, cercando di comprendere se l’approccio di spread trading sia veramente applicabile o meno. Nel caso di risposta affermativa, si procederà con uno studio (di cointegrazione) per individuare i comportamenti di prezzo tipici dei due strumenti nel tempo. La cointegrazione è una proprietà statistica delle serie temporali utilizzata per verificare se la combinazione lineare delle variabili è stazionaria. Ogni deviazione dal valore medio dello spread rappresenta un’anomalia statistica e offre un’opportunità di spread trading.

Correlazione e cointegrazione pair trading Correlazione e cointegrazione pair trading Fonte Forexfactory

Spread trading: un esempio pratico

Vediamo ora un esempio per comprendere meglio il significato di spread trading. Prendiamo in considerazione i titoli del settore bancario italiano Unicredit e Intesa Sanpaolo. I due titoli si muovono nella stessa direzione, ma con forze diverse: da inizio anno notiamo che Unicredit sta performando meglio di Intesa Sanpaolo.

Per fare spread trading, possiamo seguire due strade:

  • per chi predilige l’analisi tecnica, basterà notare un titolo del settore che sta performando meglio della media e un titolo che invece sta sottoperformando;
  • per chi invece è pratico di analisi fondamentale, può scegliere dei titoli che abbiano bilanci più o meno forti.

A questo punto, scelti i due titoli, Unicredit e Intesa Sanpaolo, ci posizioneremo long su quello che crediamo più forte e short su quello che invece crediamo sia più debole, cercando di guadagnare sul differenziale di performance.

Grafico Unicredit vs Intesa Sanpaolo spread trading Grafico Unicredit vs Intesa Sanpaolo spread trading Fonte Tradingview (elaborazione Money.it)

Supponiamo di aver investito €1.000 su ogni titolo il 6 agosto 2024:

  • Abbiamo comprato 30 azioni Unicredit a €33 per un controvalore di €990
  • Abbiamo venduto 293 azioni Intesa Sanpaolo a € 3,38

Decidiamo di chiudere lo spread il 6 novembre, quando Unicredit ha raggiunto un prezzo di €43,80 e Intesa Sanpaolo di €4,13:

  • Operando al rialzo su Unicredit abbiamo guadagnato €321
  • Operando al ribasso su Intesa Sanpaolo abbiamo perso €219,75

Lo spread trading tra le due azioni ha portato a un guadagno complessivo di €101,25.

Lo spread trading non ha un arco temporale predefinito, può essere utilizzato su periodi anche molto diversi di tempo. È per questo motivo che chi ha poco tempo per seguire l’andamento delle Borse predilige lo spread trading, visto che non è necessario seguire in tempo reale l’andamento del portafoglio.

Spread trading: altre tipologie da conoscere

Esistono anche altre tipologie di spread trading, anche se quella presentata in precedenza è la più comune. Gli altri metodi sono:

  • lo spread trading intramercato;
  • lo spread trading intermercato.

Spread trading intramercato

Lo spread intramercato, come suggerisce lo stesso termine, è quella tecnica di trading che si basa sul guadagno differenziale di uno stesso mercato. Ad esempio, molti trader studiano i trend storici di uno stesso strumento che non deve essere necessariamente un titolo azionario ma può anche riguardare una commodity o un indice o anche una coppia di valute.

Studiando i dati storici, è possibile vedere l’andamento nel tempo di uno strumento, il quale può performare meglio in alcuni mesi ma peggio in altri. Si pensi ad esempio ad un futures sull’Oro.

Ci si accorge che l’oro performa meglio a maggio e peggio a dicembre e perciò decideremo di andare long sull’oro a maggio e short a dicembre, cercando così di guadagnare sul differenziale dei due andamenti.

Questo può essere fatto anche in maniera combinata: oltre all’oro, sappiamo che il petrolio WTI performa meglio ad aprile e peggio a settembre. Quindi, in attesa di operare sull’oro, potremo operare sul petrolio nella stessa maniera esposta prima.

Spread trading intermercato

Lo spread intermercato si basa sul guadagno differenziale generato da due mercati diversi. Supponiamo che il settore bancario performi meglio tra settembre e novembre mentre quello dell’automotive performi peggio. Sarebbe possibile andare long sul primo e short sul secondo (utilizzando ad esempio gli ETF) traendo profitto dal differenziale dei due rendimenti.

La stessa cosa si può applicare su commodity, indici e valute, il sottostante nello spread trading non è importante ma lo è la performance di uno specifico strumento.

I vantaggi dello spread trading

Fare spread trading ci pone davanti ad una serie di vantaggi che occorre considerare. Di seguito troverete i principali vantaggi di questo metodo operativo, così da capire se è la modalità giusta per operare.

  • ogni spread è una posizione protetta, avendo infatti un future in acquisto e un future in vendita. In questa maniera si è protetti da eventuali oscillazioni di prezzo;
  • poiché c’è un rischio minore, è possibile operare con un margine molto basso rispetto al solito;
  • il ritorno sul capitale investito, invece, può essere maggiore rispetto al solito;
  • esistono degli strumenti e delle tecniche ben precise per scegliere un trend, in questa maniera diventa più semplice scegliere correttamente;
  • uno dei maggiori benefici è quello della stagionalità, in quanto gli spread sono stagionali e, quindi, sceglierne nella giusta stagione incrementa le probabilità di guadagno;
  • è possibile entrare in trend con alti profitti, infatti quando gli spread si muovono lo fanno per un periodo di tempo maggiore rispetto ad un singolo future;
  • per tutti questi motivi, lavorare con gli spread è molto meno stressante rispetto alle operazioni singole.

Ovviamente, lo spread trading non è un sistema per guadagnare soldi sempre e comunque, ma un modo di operare con cui bisogna prendere familiarità con l’esercizio quotidiano.

A tal proposito è corretto testare questo sistema su una demo gratuita.
Sebbene lo spread trading sia una modalità di investimento che permette di rimanere neutrali, si possono comunque perdere molti soldi. Di conseguenza è meglio essere cauti e avere la strategia di trading ben chiara.

Gli svantaggi dello spread trading

Dopo aver visto i vantaggi che questa strategia di trading ci porta, dobbiamo anche valutare i suoi inconvenienti. Infatti lo spread trading ha delle limitazioni che portano alcuni trader a non sceglierlo come modalità di investimento.
I principali svantaggi dello spread trading sono:

  • profitto limitato ad un’unità di contratto: le variazioni sullo spread e i repentini cambiamenti di prezzo dei contratti sono limitati. Di conseguenza, operando in questo modo si rischia di avere limitati anche i margini di guadagno. Per provare a risolvere questo inconveniente si devono quindi cercare di aprire un numero consistente di posizioni, in modo da poter guadagnare su più fronti;
  • costi di commissione più alti: i trader, per operare in questa modalità, devono aprire il doppio delle posizioni e di conseguenza i costi di commissione aumentano.

Prima di concludere il nostro approfondimento sullo spread trading vediamo l’ultimo, ma non meno importante, elemento: il denaro da investire.

Quanto investire nello spread trading?

L’ammontare di denaro con cui andare short e long in genere è uguale poiché si parte dal presupposto che si amplifichi il guadagno in un senso o nell’altro.

Si dovranno quindi aprire due posizioni che sono uguali per quantitativo di denaro, ma opposte per tipologia di posizione. In questo modo si avrà una posizione neutrale.

Tornando all’esempio di Unicredit e Intesa Sanpaolo (long su uno e short sull’altro), si parte dal presupposto che se il settore bancario andrà bene, Unicredit performerà meglio del settore mentre Intesa Sanpaolo lo farà in misura in minore. È così che si crea il guadagno, riuscendo a guadagnare grazie allo spread trading.

Viceversa, se il settore bancario va male, Unicredit (su cui siamo long) calerà ma in misura minore rispetto a Intesa Sanpaolo (su cui siamo short).
Ecco perché, in genere, si usano le stesse somme di denaro - si può anche decidere di mettere più soldi su uno che sull’altro ma la strategia così perderebbe la sua neutralità.

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