Cosa rischia chi lascia troppo spesso i figli ai nonni: le conseguenze per i genitori e le differenze tra coppie sposate e non.
I nonni sono una componente importante nella vita dei nipoti e spesso anche un valido aiuto per i genitori nella gestione familiare. Quando ve n’è la possibilità, i genitori preferiscono lasciare i figli ai nonni piuttosto che a babysitter, potendo così risparmiare e contare sull’aiuto di persone fidate e presenti nella vita dei bambini.
I minori, peraltro, hanno diritto ad avere rapporti stabili con i nonni e i genitori non possono negarglielo, a meno che il diritto di visita dei nonni sia contrario agli interessi dei nipoti. Questo però non significa che i nonni siano tenuti a fare da babysitter ai nipoti, possono dare la propria disponibilità oppure no, senza per questo essere privati della possibilità di trascorrere tempo con loro.
Nella realtà, poi, è assai raro che i nonni rifiutino di stare con i nipoti, condividendo momenti apprezzati anche da questi ultimi e apportando un enorme beneficio a tutta la famiglia. Lasciare i figli ai nonni non è certo sbagliato, almeno finché non si ledono gli interessi dei minori. Altrimenti, le conseguenze per i genitori possono essere molto spiacevoli.
Cosa rischia chi lascia i figli ai nonni troppo spesso
Come già detto, e peraltro molto intuitivo, non c’è nulla di sbagliato o contrario alla legge nel lasciare i figli ai nonni affinché passino del tempo insieme e in sicurezza quando i genitori sono a lavoro o hanno degli impegni. Lasciare i figli ai nonni troppo spesso può però comportare una violazione dei doveri genitoriali.
I genitori, infatti, sono tenuti a occuparsi dei figli in tutte le loro necessità, da quelle materiali a quelle affettive ed educative. Naturalmente, il contributo dei nonni può essere fondamentale, soprattutto in caso di effettiva impossibilità dei genitori, ma non deve essere utilizzato come delega delle responsabilità genitoriali.
Bisogna poi fare un’opportuna distinzione tra genitori separati e genitori sposati, o più in generale tra genitori legati da una relazione affettiva stabile e genitori che non lo sono. Non rileva, infatti, il vincolo matrimoniale dei genitori, quanto più la diversa caratterizzazione dei loro comportamenti e dell’organizzazione familiare.
Genitori separati e affidamento
Quando i genitori sono separati o comunque non formano una coppia la questione dell’affidamento dei figli minori è di particolare rilevanza. L’affidamento viene deciso di comune accordo tra i genitori stessi o altrimenti dal giudice, sempre tenendo conto degli interessi dei figli.
In particolare, i minori hanno diritto alla bigenitorialità, cioè ad avere rapporti stabili e di qualità con entrambi i genitori (laddove ciò non sia pericoloso o pregiudizievole per la loro crescita). Di conseguenza, se uno dei genitori lascia i figli ai nonni quando invece dovrebbero stare con lui (o lei) viola questo diritto e il presupposto stesso dell’affidamento condiviso.
Ovviamente, i genitori possono farsi aiutare dai nonni o comunque far loro trascorrere del tempo con i nipoti, ma questa non deve essere una scusa per occuparsi dei figli. Questo principio vale per entrambi i genitori, ma è particolarmente pressante per il genitore non collocatario.
Essendo il tempo trascorso con i figli più ridotto quantitativamente, il genitore non collocatario non può nei momenti che gli spettano lasciare i figli costantemente ai nonni, dimostrando disinteresse e negligenza. Un comportamento di questo genere, se abituale e volontario, può facilmente comportare la perdita dell’affidamento congiunto.
La stessa regola si applica anche al genitore collocatario, ma guardando alla giurisprudenza è difficile trovare molte cause con la perdita dell’affidamento congiunto di questo genere. Ciò è dovuto esclusivamente al fatto che il genitore collocatario passa molto più tempo con i figli; dunque, anche se si fa aiutare dai nonni è difficilmente assente dai propri compiti. Oltretutto, nella scelta sul collocamento dei figli si tiene già conto delle possibilità organizzative dei genitori. Comunque, anche il genitore collocatario può perdere l’affidamento se lascia i minori dai nonni troppo spesso in proporzione a quanto se ne occupa personalmente e senza ragioni valide.
Genitori non separati e nonni
L’obbligo dei genitori di assolvere ai propri compiti senza delegarli ai nonni vale anche quando i genitori non sono separati, ma proprio perché non c’è stato un accordo preventivo sull’affidamento si articola in modi differenti che dipendono soprattutto dal caso particolare.
Se uno dei genitori non assolve ai suoi doveri delegandoli ai nonni senza alcuna ragione valida, l’altro ha il diritto a richiedere un affidamento esclusivo. Di pari passo, quando entrambi i genitori lasciano i figli con i nonni senza curarsene si può configurare la loro inidoneità nell’esercizio della potestà genitoriale e, nel peggiore dei casi, la decadenza della potestà genitoriale.
I nonni stessi possono promuovere un giudizio per tutelare i nipoti e, se sono idonei, chiedere l’affidamento. I nonni non sono obbligati a chiedere l’affidamento dei nipoti (e peraltro non necessariamente lo ottengono) ma devono comunque preservare i diritti dei nipoti quanto più possibile, anche provvedendo ai loro bisogni in caso di impossibilità (o incapacità) dei genitori, almeno fino a diverse decisioni del giudice.
Si fa ovviamente riferimento alle ipotesi più estreme, in cui i genitori mostrano un totale disinteresse e una completa incapacità nel prendersi cura dei figli e dei loro bisogni. Così come osservato per il genitore collocatario, anche in questo caso l’estensione del tempo da poter trascorrere con i figli lascia un certo margine ai genitori (che comunque possono ricorrere ad aiuti esterni se ci sono ragioni valide).
Si tratta quindi di una mera questione di probabilità: il genitore che può passare soltanto il weekend con i figli e li lascia per questo tempo ai nonni non assolve al suo compito genitoriale, mentre se i genitori che vivono e si occupano tutti i giorni dei figli li lasciano trascorrere un weekend con i nonni non si esentano dalle loro responsabilità. Il dovere dei genitori resta lo stesso in entrambi i casi, così come la conseguenza della perdita dell’affidamento se si dimostra l’inidoneità.
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