Le Prove Invalsi 2023 si terranno per tutto il mese di marzo e fino a maggio in tutte le scuole di diverso ordine e grado. Facciamo chiarezza su cosa si rischia se si prende un brutto voto ai test.
Cosa rischia chi prende un brutto voto alle Prove Invalsi 2023? Una domanda che moltissimi, specie gli studenti e le studentesse che stanno per concludere il quinto anno delle scuole superiori e che si preparano a sostenere la Maturità 2023, potrebbero porsi.
Le Prove Invalsi 2023 sono già iniziate, secondo il calendario predisposto da qualche mese, in tutte le scuole secondarie di secondo grado e nel mese di marzo interessano le classi quinte. Nei prossimi mesi e fino a maggio, toccherà ad alunne e alunni di altri ordini e gradi di istruzione.
Le Prove Invalsi sono un passaggio fondamentale per i ragazzi e le ragazze delle scuole superiori che le affronteranno nel mese di marzo prima dell’esame di Stato.
Abbiamo detto delle conseguenze dell’assenze sull’esito dei test. Ora facciamo chiarezza, invece, su cosa si rischia se si prende un brutto voto alle Prove Invalsi 2023.
Cosa rischia chi prende un brutto voto alle Prove Invalsi per la Maturità 2023
Partiamo con il dire che prendere un brutto voto alle Prove Invalsi 2023 non comporta alcun rischio oggettivo per gli studenti che si troveranno ad affrontare il test in questo anno scolastico. E per la Maturità 2023?
Le prove Invalsi, lo ricordiamo, sono test standardizzati pensati per individuare su scala nazionale il livello di competenza degli studenti in Italiano, Matematica e Inglese, e si svolgono pertanto in momenti specifici del percorso scolastico nell’arco dei 13 anni di istruzione obbligatoria, rappresentando anche un passaggio fondamentale nel percorso di studi di tutti gli studenti e le studentesse d’Italia, specie per coloro che frequentano l’ultimo anno delle scuole superiori e che si accingono a fronteggiare l’esame di Stato.
Per capire cosa si rischia al quinto anno se si prende un brutto voto alle Prove Invalsi basta leggere la circolare del ministero dell’Istruzione e del merito sugli esami di Maturità 2023. Si legge infatti nella circolare:
“Rimarrà, invece, invariata la previsione dello svolgimento, durante il corrente anno scolastico, delle Prove Invalsi, quale requisito di ammissione. Si rammenta a tal proposito che la normativa non prevede connessioni fra risultati delle Prove Invalsi ed esiti dell’esame di Stato.”
La circolare è chiara, per poter essere ammessi alla Maturità 2023 è necessario svolgere nel corso dell’anno scolastico le Prove Invalsi, ma il risultato dei test non incide sull’esito dell’esame di Stato e quindi sul voto finale. Con un brutto voto alle Prove Invalsi 2023 non si rischia nulla e di conseguenza non ci sono ripercussioni sulla Maturità.
Ricordiamo che le classi quinte delle scuole secondarie di secondo grado svolgono le Prove Invalsi 2023 dal 1° al 31 marzo. Le classi campione le hanno già svolte dal 1° al 3 marzo e lunedì 6.
leggi anche
Concorso scuola 2023, in arrivo bando per i precari: chi potrà partecipare e di quanti posti sarà
Cosa rischia chi prende un brutto voto alle Prove Invalsi per l’esame di terza media
Lo stesso discorso fatto per la Maturità 2023 vale per gli esami di terza media. Nulla si rischia se si prende un brutto voto alle Prove Invalsi svolte nell’ultimo anno della scuola secondaria di primo grado, sebbene, a leggere la circolare del ministero sugli esami di terza media 2023, i test standardizzati siano un requisito di ammissione. Si legge infatti nella circolare che “l’ammissione all’esame di Stato è disposta, in via generale, anche nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline”, e che la stessa avviene in presenza dei seguenti requisiti:
- aver frequentato almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato, fatte salve le eventuali motivate deroghe deliberate dal collegio dei docenti;
- non essere incorsi nella sanzione disciplinare della non ammissione all’esame di Stato prevista dall’articolo 4, commi 6 e 9 bis del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249;
- aver partecipato, entro il mese di aprile, alle prove nazionali di Italiano, Matematica e Inglese predisposte dall’Invalsi.
La circolare specifica inoltre che:
“Nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline, il consiglio di classe può deliberare, con adeguata motivazione, la non ammissione all’esame conclusivo del primo ciclo.”
È chiaro, leggendo la circolare, che la mancata ammissione agli esami di terza media non dipenderà dal voto delle Prove Invalsi, ma dalla parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più materie al termine del percorso di studi su decisione del consiglio di classe in fase di scrutinio finale.
Le Prove Invalsi di terza media si svolgeranno nel mese di aprile e nel dettaglio:
- la sessione ordinaria delle classi campione si svolgerà da lunedì 3 a mercoledì 5 aprile e mercoledì 12 aprile 2023;
- la sessione ordinaria delle classi non campione, prove di Italiano, Matematica e Inglese (lettura e ascolto) si svolgeranno da lunedì 3 aprile 2023 a venerdì 28 aprile 2023.
Prove Invalsi 2023: sessioni suppletive per gli assenti
Coloro che risulteranno assenti potranno svolgere le Prove Invalsi in un’altra data scelta dalla scuola entro il mese di marzo essendo i test requisito di ammissione alla Maturità. Lo stesso discorso vale per gli studenti e le studentesse delle medie che dovranno svolgere i test entro il mese di aprile per poter partecipare all’esame conclusivo del percorso di tre anni.
Non solo, Invalsi ha previsto delle sessioni suppletive per le prove delle classi quinte delle superiori e per quelli delle classi terze della secondaria di primo grado. In entrambi i casi la sessione va dal 22 maggio 2023 al 5 giugno 2023, in questo modo tutti potranno partecipare agli esami finali.
Le Prove Invalsi 2023, è bene ricordarlo, riguardano anche:
- gli studenti del secondo anno di scuola primaria;
- gli studenti del quinto anno di scuola primaria;
- gli studenti del secondo anno di scuola superiore.
Non svolgono, come tutti gli anni, la prova di Inglese dei test Invalsi solo ed esclusivamente:
- gli studenti del secondo anno di scuola primaria;
- gli studenti del secondo anno di scuola superiore.
Gli studenti e le studentesse delle classi seconde e quinte della scuola elementare svolgono le Prove Invalsi 2023, e le sessioni di recupero, nelle seguenti date:
- prova di Italiano il 5 maggio con sessione di recupero il 12 maggio;
- prova di Matematica il 9 maggio con sessione di recupero il 15 maggio;
- prova di Inglese solo per le quinte il 3 maggio con sessione di recupero il 10 maggio.
Per quanto riguarda invece gli studenti e le studentesse del secondo anno delle scuole superiori costoro svolgono i test dall’11 al 31 maggio 2023, laddove le classi campione partecipano alle rilevazioni nazionali nei giorni 11, 12 e 15 maggio 2023.
Ricordiamo che al di là delle classi campione e della scuola primaria, sono le scuole a predisporre il calendario interno delle prove per i proprio allievi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA