Rompere le vetrine dei negozi nel corso di una manifestazione e rubare borse, scarpe e gioielli al loro interno può costare caro: cosa dice la legge.
Tutti i rischi penali e civili in capo a chi sfascia le vetrine dei negozi durante una manifestazione di protesta o ruba gli oggetti esposti sono disciplinati dal Codice penale. Si tratta di condotte molto gravi che possono portare alla reclusione in carcere fino a 5 anni. A questa si aggiunge la condanna a risarcire i danni al proprietario del negozio.
I colpevoli possono essere facilmente individuati tramite le telecamere degli esercizi commerciali e dovranno affrontare un processo con la conseguenza di “macchiare” la fedina penale.
La legge, al riguardo, impone regole molto severe.
Cosa rischia chi rompe la vetrina di un negozio durante una protesta
Gesti come rompere le vetrine dei negozi o dar fuoco alle macchine parcheggiate sono, purtroppo, tipici delle manifestazioni violente. I responsabili rischiano la denuncia per Danneggiamento, reato previsto dall’articolo 635 del Codice penale che si riferisce a “Chiunque distrugge, disperde, deteriora o rende, in tutto o in parte, inservibili cose mobili o immobili altrui in occasione di manifestazioni che si svolgono in luogo pubblico o aperto al pubblico”; la sanzione prevista per questo comportamento è la reclusione da 1 a 5 anni.
Nei casi di danneggiamento, inoltre, il responsabile può ottenere la sospensione condizionale della pena soltanto se provvede ad eliminare le conseguenze dannose della condotta: quindi riparare a sue spese il danno e pagare una somma a titolo di risarcimento al legittimo proprietario.
Nel caso della vetrina rotta, il danno o non è mai considerato di lieve entità e quindi il colpevole non può beneficiare della “particolare tenuità del fatto” e dovrà scontare la pena stabilita dal giudice.
Rubare oggetti da una vetrina rotta: scatta la denuncia per Furto
Che succede se oltre a rompere la vetrina il responsabile ruba la merce esposta? Questo comportamento è considerato a tutti gli effetti un Furto, reato previsto dall’articolo 624 del Codice penale.
Il reato in questione si applica anche nei confronti di chi non è l’autore materiale della rottura della vetrina ma ne approfitta per sottrarre borse, orologi, scarpe e ogni altro bene al suo interno. Anche in questo caso si ha una sottrazione illegittima e quindi un furto. Per questa condotta il Codice penale prevede la reclusione da 6 mesi a 3 anni e la multa fino a 516 euro. Tali sanzioni vengono inasprite se il colpevole commette il fatto con violenza, se il furto è commesso da tre o più persone e altre circostanze aggravanti previste dall’articolo 624-bis.
© RIPRODUZIONE RISERVATA