Cosa sappiamo sulla maxi esercitazione militare in Europa occidentale (a cui partecipa anche l’Italia)

Alessandro Nuzzo

02/03/2023

In Francia è in atto la più grande esercitazione militare degli ultimi decenni in Europa occidentale con oltre 7mila militari impiegati.

Cosa sappiamo sulla maxi esercitazione militare in Europa occidentale (a cui partecipa anche l’Italia)

Lo scoppio della guerra in Ucraina lo scorso anno ha riportato nel cuore dell’Europa scenari che si credevano appartenessero al passato. Nessuno immaginava di dover fare di nuovo i conti con una guerra, morti, distruzioni e minacce di uso di armi nucleari.

L’escalation del conflitto ha anche insegnato che è necessario per le difese dei paesi occidentali essere preparati al meglio non solo ad un conflitto basato su operazioni mirate e puntuali, ma bisogna anche essere addestrati a scenari di guerra su ampia scala con il coinvolgimento di tutti i reparti. Anche per questo nella parte meridionale della Francia è in atto la più grande esercitazione militare degli ultimi decenni in Europa occidentale che vede il coinvolgimento non solo di militari francesi ma anche di paesi alleati come americani, britannici, spagnoli e ovviamente italiani. Vediamo cosa si sa sull’operazione Orion 23.

Maxi esercitazione militare in Europa occidentale: cos’è l’operazione Orion 23

Era il 2019 quando Thierry Burkhar appena nominato capo di stato maggiore della Difesa francese decise di organizzare una maxi esercitazione militare con tutti gli alleati per ripristinare una capacità di intervento su larga scala che era stata abbandonata dall’inizio degli anni Duemila. E mai come oggi, con un conflitto nel cuore dell’Europa che si sta combattendo soprattutto sul campo, prepararsi a scenari simili si è reso necessario.

Ecco allora che in questi giorni gli abitanti di Sète, dove è stabilita una testa di ponte, e delle altre piccole città sulla costa francese mediterranea stanno assistendo ad un continuo via vai di mezzi militari. L’operazione Orion 23 vede il coinvolgimento di 7mila soldati tra francesi, americani, inglesi, spagnoli, italiani più altre nazioni.

Impiegati carri armati, mezzi anfibi, navi, elicotteri e aerei. Teatro delle operazioni non solo solo zone militari, poligoni di tiro o zone isolate, ma anche città e paesi di circa 14 dipartimenti del Sud della Francia.

Simulato un attacco nemico dall’est

Lo scenario protagonista vede lo scoppio di una guerra nel cuore dell’Europa. Le regioni meridionali di Arnland (così è chiamata la parte meridionale della Francia) sono sotto attacco di milizie sostenute da Mercure, potente in arrivo dall’Est. Mercure invade le regioni di Arnland e a quel punto la Francia insieme ad una coalizione internazionale guida le operazioni militari per difendere Arnland e liberare le zone occupate dagli invasori.

Settemila militari che simulano un combattimento contro un migliaio di soldati rossi (così sono chiamati i nemici) interpretati a sua volta da soldati francesi. Per rendere quanto più realistica e imprevedibile possibile l’esercitazione i nemici sono guidati da uno stato maggiore autonomo che prende decisioni sulla base delle reali evoluzioni delle truppe sul terreno, e non in funzione di una sceneggiatura già preparata.

Ma questa nel sud della Francia è soltanto la prima parte di un esercitazione più complessa prevista tra aprile e maggio quando nella regione di Champagne nella zone orientale francese ci sarà una nuova simulazione di un conflitto aero-terrestre che vedrà impiegati ben 12mila uomini. Alla fine di tutta questa enorme esercitazione saranno impiegati 2300 veicoli, 100 droni, 40 elicotteri e 30 navi tra le quali la porta-aerei Charles de Gaulle.

«Non abbiamo mai condotto un’esercitazione di questa dimensione su una durata così lunga» - ha detto il generale Yves Métayer che coordina l’operazione tra aviazione, esercito e marina.

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# Guerra

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