Quali sono le donazioni di modico valore che non hanno bisogno dell’atto pubblico e del notaio? Vediamo cosa si intende per «modico valore».
Per le donazioni stabilire se il bene ha un modico valore potrebbe essere determinate, in quanto può far capire se è necessario l’atto pubblico davanti a un notaio oppure no. Quando si decide di donare una somma di denaro si possono verificare due situazioni distinte:
- donazione di modico valore;
- donazione che non è di modico valore.
In base al fatto che la donazione sia di modico valore o no c’è la necessità di ricorrere a un atto pubblico per il quale è necessaria la presenza di un notaio per la validità.
La normativa, però, non stabilisce un limite per definire il modico valore di una donazione perché, come vedremo più avanti, è un’entità che varia in base a chi fa e chi riceve la donazione.
Come si fa quindi a stabilire quando si ricade in questa situazione e quando, invece, è assolutamente necessario l’intervento di un notaio per poter proseguire nella donazione?
Cos’è una donazione
La donazione è un atto definito “di liberalità”, dove una parte arricchisce l’altra senza esserne obbligata. In particolare la donazione, tra gli atti di liberalità, deve essere compiuta senza che vada a soddisfare un interesse di natura patrimoniale. Nel caso in cui non venisse rispettato questo requisito la donazione verrà ritenuta nulla, situazione che invece non avviene per gli altri atti di liberalità.
In generale la stipula di una donazione prevede che venga fatta in forma di atto pubblico e la presenza di due testimoni, pena la sua nullità. L’atto pubblico e i due testimoni, però, non sono necessari quando il valore della donazione stessa è considerato di “modico valore” e l’oggetto della donazione è mobile, il che include, per esempio, anche l’invio di soldi tramite bonifici bancari.
Per quel che riguarda le donazioni di oggetti mobili, come vestiti, soldi, o mezzi di trasporto per esempio, si può ricadere in due situazioni:
- donazione di modico valore, non è necessario l’atto pubblico ma viene considerata valida nel momento in cui avviene la consegna delle cose e il cambio di proprietà;
- donazione di non modico valore, sarà necessario esplicitare il valore dell’oggetto all’interno dell’atto pubblico, pena la nullità della donazione stessa.
La definizione di “modico valore” risulta quindi fondamentale per comprendere la natura della donazione e le modalità in cui dovrà avvenire, ma in che modo si può comprendere se si ricade o meno in una situazione del genere?
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La definizione di modico valore
Ma cosa si intende per modico valore? La definizione varia a seconda delle parti coinvolte e delle situazioni. Non ci sono, infatti, caratteristiche fisse e univoche per legge, ma vengono forniti dal Codice Civile degli elementi oggettivi e soggettivi attraverso cui poter valutare ogni situazione e giungere alle dovute conclusioni.
Prima di tutto, il bene in questione deve essere oggettivamente modico. Per esempio, una donazione di 10 euro, sarà oggettivamente modica, così come quella di un paio di scarpe di prezzo medio, o di 100 euro.
In secondo luogo bisogna tenere conto delle condizioni economiche del donante, ovvero della persona che va a fare la donazione. Per esempio, qualcuno con un guadagno netto al mese di 800 euro e senza casa di proprietà che deve pagare l’affitto, non può considerate una donazione di 600, ad esempio, di “modico valore”. Tuttavia, la stessa cifra regalata da una persona con uno stipendio netto di qualche migliaia di euro e con immobili propri, può venire considerata in modo differente.
Per valutare quindi se una donazione possa essere considerata o meno di modico valore sarà necessario tenere in considerazione le circostanze, e valutare il rapporto tra il valore della donazione stessa e il patrimonio della persona donante.
L’atto della donazione non dovrà quindi mai incidere in maniera apprezzabile sul patrimonio del donante. Il donante non deve essere impoverito dalla donazione. Allo stesso tempo, però, chi riceve la donazione non deve risultare arricchito dalla stessa.
Facciamo un esempio: se un operaio dona 10.000 euro a un fratello disoccupato, sicuramente la donazione impoverisce chi la fa e arricchisce chi la ricevere. Si tratta, in questo caso di una somma che fa la differenza per entrambe le parti e, pertanto non può essere considerata di modico valore.
Se a donare i 10.000 euro, però, è un milionario e chi li riceve è suo figlio che ha un patrimonio non indifferente, la donazione non fa la differenza né per chi dona né per chi riceve: la condizione patrimoniale di entrambi rimane invariata e, pertanto la donazione è di modico valore.
Valutazione caso per caso
A seconda della situazione quindi i giudici hanno il diritto di valutare caso per caso, tenendo in considerazione le due caratteristiche precedenti:
- valore oggettivo del bene;
- patrimonio del donante.
Per esempio, la donazione di una notevole quantità di gioielli antichi e diamanti di famiglia difficilmente verrà considerata di “modico valore”, e sarà quindi necessario eseguirla rivolgendosi a un notaio. Diversamente, la consegna di una certa quantità di denaro può essere considerata valida.
Come funziona la donazione di modico valore
Come accennato in precedenza, questo tipo di procedura non richiede né la presenza di un notaio, né di due testimoni, e ha effetto nel momento in cui il bene viene passato di proprietà dal donante al donatario. Inoltre questo tipo di donazione, anche nel caso in cui si trattasse di denaro, non è necessario che venga dichiarata nei redditi.
Quest’obbligo non sarà presente neanche nel momento in cui il donante fosse un estraneo e non un parente e l’oggetto della donazione fosse una piccola somma di denaro. Infatti le donazioni tra genitori e figli, o altre tipologie di congiunti, per esempio, non prevedono l’aliquota entro un determinato tetto (1 milione di euro).
In pratica, entro certi limiti, chi desidera donare beni mobili a qualcuno può farlo senza doversi rivolgere a nessuno, ma semplicemente consegnando quanto desiderato alla persona in questione, situazione che non può avvenire quando, per esempio, si va a donare un’immobile come una casa.
La scelta di permettere la donazione attraverso il passaggio di proprietà è anche legata ai costi necessari per la registrazione del contratto e l’intervento del notaio, che andrebbero in alcuni casi a scoraggiare l’atto di donazione in sé.
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