I PON sono progetti legati al campo dell’istruzione finanziati con fondi europei con diversi obiettivi.
PON è un acronimo, che indica “Programma Operativo Nazionale”, utilizzato per riferirsi a progetti legati al mondo dell’istruzione e della specializzazione, finanziati attraverso fondi aggiuntivi messi a disposizione dall’Unione Europea.
Il programma del ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca contiene al suo interno le priorità strategiche del settore scolastico ed è pensato allo scopo di aiutare a creare un sistema di istruzione e formazione di alta qualità, che risulti anche equo ed efficace. Per questo offre alle scuole la possibilità di accedere a risorse comunitarie che vanno ad aggiungersi a quelle già previste dalla “Buona Scuola”.
Cos’è un PON
Come accennato i singoli PON sono dei progetti finanziati con fondi europei di diversa provenienza, che si vedranno in seguito, finalizzati alla creazione di “un sistema d’istruzione e di formazione di elevata qualità, efficace ed equo”.
A poter accedere a questi finanziamenti sono soprattutto le scuole per investire in miglioramenti sia strutturali, sia nella formazione. Per quanto siano una possibilità per diverse realtà, i docenti che non vogliano farne parte non sono obbligate a partecipare ai PON, anche quando la scuola o la struttura in cui lavorano ne usufruisce.
I finanziamenti in questione fanno parte del piano europeo per promuovere l’uguaglianza sociale, occupazionale ed economica tra le diverse aree UE, andando così a diminuire le differenze.
Il budget
Il budget per il PON 2014-2020 complessivamente supera i 3 miliardi di euro ed è suddiviso in:
- 2,2 miliardi circa del Fondo Sociale Europeo (FSE). Questi fondi sono finalizzati alla formazione sia di docenti, sia degli alunni, compresi gli adulti, e hanno lo scopo di agevolare e incoraggiare le competenze per la crescita. Questi fondi nello specifico sono destinati alla lotta alla disoccupazione e sono destinati a interventi sociali. Spesso prendono forma di corsi professionali di riqualificazioni o per la creazione di mestieri e sono rivolti a soggetti a rischio di esclusione dal mondo del lavoro;
- 800 milioni del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), destinati al sostegno dei laboratori e degli ambienti di apprendimento, quindi al miglioramento dei servizi e delle infrastrutture. In Italia spesso questi fondi si concretizzano con aiuti ideati per territori specifici, come nel caso delle regioni del mezzogiorno.
Pur essendo fondi provenienti da finanziamenti europei, questi non vengono erogati direttamente agli interessati, ma passano attraverso soggetti terzi, come lo stato o le regioni con lo scopo di fornirli ai soggetti interessati sotto forme diverse, come corsi specialistici ideati per specifiche categorie.
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Gli obiettivi dei PON
Il PON è articolato in quattro assi, e si pone quindi quattro obiettivi diversi legati al campo dell’istruzione e il miglioramento delle infrastrutture.
- Istruzione: punta quindi a investire nelle competenze delle persone coinvolte e nella creazione di abilità permanenti;
- infrastrutture per l’istruzione: i fondi devono anche venire utilizzati per la creazione, il miglioramento, e il potenziamento delle infrastrutture scolastiche, tecnologiche, e attrezzature in generale;
- capacità istituzionale e amministrativa: questo punto riguarda la capacità istituzionale e la promozione di un’Amministrazione Pubblica efficiente (come un sistemazione nazionale di valutazione o la formazione dei dirigenti e funzionari);
- assistenza tecnica: quest’ultimo punto è relativo alla capacità di migliorare l’attuazione del programma in questione e la gestione dei fondi, attraverso dei servizi di supporto, valutazione, e pubblicità e informazione.
Come partecipare
Attraverso il portale apposito è possibile rimanere informati su tutte le novità al riguardo. Come accennato in precedenza però non tutti i progetti sono disponibili per tutto il territorio nazionale o per ogni tipologia di realtà, e per questo è lo Stato a occuparsi dell’erogazione dei fondi alle regioni o alle realtà interessate.
Le scuole che desiderano accedere ai finanziamenti devono redigere un piano, definendolo in ogni sua parte, per poi inviarlo attraverso la piattaforma GPU atta allo scopo, dove si potrà anche controllare preventivamente le richieste da soddisfare. A questo punto l’istituto potrà procedere con il caricamento del progetto, che verrà valutato e ordinato all’interno dell’apposita graduatoria, utilizzata per l’organizzazione dell’attuazione dei progetti.
Una volta che il progetto dovesse venire approvato e, quindi, attuato, il suo svolgimento in ogni sua parte sarà sempre sotto un attento monitoraggio e valutazione, per controllare la gestione corretta dei fondi ricevuti e l’effettiva messa in atto del piano proposto.
Durante le diverse fasi sono coinvolte personalità professionali differenti, compresi il dirigente scolastico e i tutor e gli esperti che si occupano di tenere le lezioni. I PON relativi alla scuola nello specifico devono essere finalizzati a stimolare la presenza scolastica, formare i docenti o il personale, migliorare le pari opportunità, o promuovere lo sviluppo, per esempio.
Lo scopo finale dei progetti deve rientrare sempre nelle caratteristiche espresse attraverso gli obiettivi dei PON in precedenza, e avere quindi il fine di formare e agevolare l’inclusione sociale, permettendo un migliore inserimento all’interno del mondo del lavoro per le persone coinvolte.
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