Così l’inflazione colpisce l’Europa: vendite al dettaglio crollano

Violetta Silvestri

03/08/2022

Potere di acquisto sempre più colpito dall’inflazione galoppante in Europa: questo indicano gli ultimi dati, che mostrano una zona euro in affanno nelle vendite al dettaglio. Anche l’Italia soffre.

Così l’inflazione colpisce l’Europa: vendite al dettaglio crollano

Con un’inflazione ancora a livelli massimi, gli effetti sull’economia reale si fanno sentire tra i consumatori in Europa.

Le vendite al dettaglio dell’Eurozona sono crollate più del previsto a giugno, mentre i prezzi delle fabbriche hanno continuato a salire, segnalando una debolezza della domanda dei consumatori che potrebbe annunciare una recessione nella seconda metà dell’anno.

Mentre l’economia è cresciuta più del previsto nella regione nel secondo trimestre, gli economisti hanno affermato che l’espansione probabilmente sarà l’ultimo segnale ottimista prima di una probabile rallentamento già entro la fine del 2022.

Il focus è sull’aumento dei prezzi, alimentato principalmente dagli elevati costi energetici causati dall’invasione russa dell’Ucraina e dai problemi della catena di approvvigionamento globale. Il crollo delle vendite al dettaglio, segnalato con affondi importanti anche in Germania e in Italia, è solo uno degli allarmi della situazione economica in bilico per l’Europa.

L’Europa nella trappola inflazione: cosa mostrano i dati

I riflettori si sono accesi sulle vendite al dettaglio nell’Eurozona in questo mercoledì 3 agosto. Il dato è indicativo di come i consumi delle famiglie sono influenzati da un’inflazione particolarmente elevata.

L’ufficio statistico dell’Unione Europea Eurostat ha affermato che il volume delle vendite al dettaglio nei 19 paesi che condividono l’euro, già aggiustato per l’inflazione, è sceso dell’1,2% su base mensile a giugno per un calo del 3,7% su base annua.

Il tonfo di questo indicatore chiave della domanda dei consumatori, arriva quando i prezzi alla produzione sono aumentati dell’1,1% su base mensile a giugno per un balzo del 35,8% su base annua, ha affermato Eurostat, segnalando una maggiore pressione al rialzo sull’inflazione al consumo e una al ribasso sulla richiesta di beni.

I dati Eurostat hanno mostrato che i prezzi dell’energia a giugno erano quasi il doppio rispetto a 12 mesi prima, ma anche se esclusi, quelli alla produzione erano comunque superiori del 15,6% su base annua a giugno, un aumento destinato a incidere sul potere d’acquisto.

Il calo maggiore della domanda al dettaglio è stato per i prodotti non alimentari, a eccezione del carburante per auto, in particolare tramite ordini per corrispondenza e Internet, dove sono crollati del 12,5% su base annua.

Germania al top nel calo delle vendite: e l’Italia?

La Germania, la più grande economia d’Europa, ha mostrato il calo più forte delle vendite al dettaglio, dell’8,8% su base annua, con l’Italia che ha anche mostrato un calo del 2,8% in termini annuali. La Francia è riuscita invece a registrare un aumento dello 0,6% su base annua.

Le vendite al dettaglio sono diminuite del 6,1% su base annua anche nei Paesi Bassi, del 4,8% in Austria, dell’8,8% in Irlanda e del 4,5% in Finlandia.

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