Dati aggiornati dalla Bce hanno evidenziato l’andamento dei costi dei mutui nella regione dell’Eurozona: il risultato è un’impennata da record.
I costi dei mutui nell’Eurozona sono saliti al livello più alto degli ultimi sette anni e hanno compresso le finanze delle famiglie ancor prima che i tassi di interesse della banca centrale prendessero piede.
A evidenziarlo è un documento della Bce, nel quale emerge una situazione non facile per chi è costretto a pagare un mutuo in questi ultimi mesi. Tutti i dati.
Allarme mutui in Eurozona: balzano i costi
Secondo i dati Bce, nell’Eurozona il costo dei nuovi prestiti per l’acquisto di abitazioni è aumentato di 11 punti base al 2,26% tra luglio e agosto 2022, il più alto livello da agosto 2015.
Il risultato segna un aumento di 96 punti base dal recente minimo dell’1,30% registrato a settembre 2021, il più grande balzo dall’inizio dei record nel 2003. Il grafico elaborato da Financial Times è esplicativo al riguardo:
L’aumento dei tassi ipotecari precede l’incremento di 75 punti base della Bce nella riunione di settembre, che si è posizionato come il maggiore aumento nella storia dell’unione monetaria.
Questo andamento dei tassi significa costi più elevati per i titolari di mutui e costi abitativi di maggiore entità per gli acquirenti, in un momento in cui i consumatori si trovano ad affrontare il tasso di inflazione più alto mai registrato e con salari reali in calo.
I tassi di mutuo, inoltre, sono aumentati nella maggior parte dei settori. Il tasso di interesse sui prestiti per l’acquisto di abitazioni a tasso variabile e con un periodo iniziale di fissazione del tasso fino a un anno è cresciuto di 24 punti base al 2,08%.
Quelli con un periodo fisso fino a cinque anni hanno visto aggiungere 18 punti base al 2,44% e quelli per un periodo compreso tra cinque e 10 anni sono aumentati di 10 punti base al 2,63%.
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