In Italia a novembre sono raddoppiati i casi Covid: aumentano anche i ricoveri e i decessi, ma tra gli over 60 e i fragili in pochi finora hanno fatto il richiamo del vaccino.
Nuova ondata Covid e in Italia si temono “15mila morti”. Questo è l’allarme lanciato da Foce (Federazione degli oncologi, cardiologi ed ematologi) visto il forte aumento non solo dei nuovi casi di positività nel nostro Paese, ma anche dei ricoveri in terapia intensiva e dei decessi.
Nei giorni scorsi il direttore della prevenzione al ministero della Salute - Francesco Vaia - ha voluto sottolineare che “ tutto è sotto controllo , non spaventiamo le persone”, tanto che il ministero della Salute sarebbe pronto a dire addio anche ai tamponi: come per l’influenza, per il monitoraggio Covid presto si farà fede alle segnalazioni di un campione rappresentativo di medici di base dislocati in tutta Italia.
I numeri del Covid in Italia snocciolati dall’ultimo monitoraggio di Gimbe però qualche preoccupazione la destano: nell’ultima settimana di novembre i contagi sono raddoppiati rispetto a inizio mese passando da 27.000 a 52.000 (oltre il 90% in più), mentre al tempo stesso sono aumentati anche i ricoveri in area medica (+58%).
I casi reali di Covid nel nostro Paese però potrebbero essere molti di più, vista la tendenza a non fare più il tampone e soprattutto perché, vista la stagione, i sintomi per la maggior parte delle persone sono quelli della comune influenza.
Di Covid in Italia però si continua soprattutto a morire: 881 morti a novembre di cui 291 solo nell’ultima settimana, anche se questi dati devono essere ancora verificati dall’Istituto superiore di sanità.
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Covid: aumentano i casi in Italia ma non i vaccini
Ora che la pandemia è stata dichiarata ufficialmente conclusa dall’Oms, il sentore è che il mondo intero abbia voglia di voltare pagina dopo gli anni bui del Covid. Il virus però è ancora tra di noi ed è un pericolo soprattutto per gli anziani e i fragili.
I quasi 900 morti Covid che si sono registrati a novembre in Italia sono tutti riconducibili alla fascia degli over 80, mentre i ricoverati sono quasi totalmente over 70. La raccomandazione del ministero della Salute per gli anziani e i fragili di conseguenza è sempre la stessa: fare il richiamo del vaccino.
I numeri in Italia di quella che sarebbe a oggi la terza dose booster però sono emblematici: solo il 6,3% degli over 80 ha fatto il richiamo, il 2,2% della fascia 70-79 anni e l’1,2% di quella 60-69 anni.
Il richiamo del vaccino Covid è raccomandato dal ministero per tutti gli over 60, i fragili di ogni età, gli ospiti in strutture per lungodegenti, per gli operatori sanitari e sociosanitari e per le donne in gravidanza o in fase di allattamento, mentre è consigliato per i familiari di persone fragili e per i caregiver.
Visto che i contagi aumentano e i vaccini sono fermi al palo, il ministero della Salute starebbe pensando a una sorta di open-day presso i medici di famiglia, il tutto per sensibilizzare le fasce più a rischio a fare il richiamo ora che l’inverno è ormai alle porte.
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