Torna l’allarme per una nuova variante «sospetta» in arrivo nell’autunno o al più tardi in inverno.
Omicron torna a far parlare. Sono emersi oltre 230 «discendenti», cioè altre varianti, della variante protagonista indiscussa dell’anno. Di questi «figli» di Omicron più di 30 sono «ricombinati». Le varianti «sono sotto monitoraggio e valutate dall’Organizzazione mondiale della sanità sulla base di criteri di costellazioni genetiche di mutazioni, di aumento della prevalenza in un’area geografica, nonché di qualsiasi evidenza di cambiamenti fenotipici», a fare il punto della situazione è l’Oms nel report settimanale sul Covid.
La lotta al Covid-19 non è ancora finita nel mondo. Dopo la dichiarazione del presidente Joe Biden «la pandemia è finita» è intervenuto anche Anthony Fauci che ha commentato l’andamento dei contagi spiegando che è «improbabile» che il Covid venga eliminato e una nuova variante «sospetta» arriverà in autunno.
In un intervento al ’Center for Strategic and International Studies’, Fauci ha parlato della mutazione del Covid BA.2.75.2, potenzialmente molto preoccupante e ha spiegato: «Non siamo al punto in cui ci dovremmo trovare, quando diciamo che dovremo convivere con il virus è perché sappiamo che non lo sradicheremo». «La vera domanda da porsi - ha continuato - è se riusciremo a eliminarlo dagli Usa e dal mondo, e la risposta è che è improbabile in quanto siamo di fronte ad un virus altamente trasmissibile e l’immunità che si produce nell’organismo grazie ai vaccini o al contagio stesso è transitoria». Poi ha concluso «vedremo con tutta probabilità una nuova variante emergere in autunno-inverno».
Il bollettino Covid dell’Oms: in Usa più decessi
Secondo i dati dell’Oms negli Stati Uniti si sono verificati più decessi da Covid-19 rispetto agli altri Paesi, durante la settimana dal 5 all’11 settembre.
Stando a quanto emerge dal bollettino dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), nella stessa settimana in esame i nuovi casi di Covid-19 sono stati 3,1 milioni con un calo del 28% rispetto alla settimana precedente. È sceso invece del 22% il numero di morti, con 11mila decessi segnalati in una settimana.
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Durante la scorsa settimana, i contagi hanno registrato un calo in tutte le aree del mondo: -36% nella regione del Pacifico Occidentale dell’Oms, -15% in Europa, - 27% nelle Americhe, -20% nell’Asia Sud-orientale, -19% nella regione del Mediterraneo orientale, - 33% in Africa. La stessa tendenza è stata osservata per i decessi, con l’unica eccezione dell’Africa, dove si è registrato un +10% rispetto alla scorsa settimana.
In Italia, aumentano i contagi +11%
Anche se in Italia la curva dei contagi è in risalita. Mentre i ricoveri continuano a calare (-9,6% in reparto e -8% in Intensiva), nell’ultima settimana si è invertita la curva dei nuovi contagi Covid. I dati Gimbe registrano +11,3% di casi in 7 giorni: il cambio di direzione arriva dopo quattro settimane consecutive di calo. Oltre 17mila casi al giorno. Decessi a -12.8%. Rilevando la «ripresa della circolazione virale, da monitorare nelle prossime settimane», Gimbe ribadisce: «Fondamentale» la quarta dose per chi è a rischio.
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