Anche nelle Filippine è stata identificata una nuova variante di coronavirus, ancora non si hanno a disposizione molte informazioni, ma secondo le autorità locali potrebbe essere più contagiosa rispetto al ceppo originale.
Anche nelle Filippine è stata identificata una nuova variante di coronavirus che secondo gli esperti potrebbe essere più contagiosa. La notizia arriva proprio dalle autorità sanitarie che hanno rintracciato e analizzato i casi di coronavirus “con un insieme unico di mutazioni”.
Al momento non si conosce molto di questa nuova variante, ma anche il Giappone ha confermato un caso di questo nuovo ceppo. Si tratta di un uomo di circa 60 anni, arrivato a Tokyo dal Paese del Sud-Est asiatico. Le autorità adesso sono al lavoro per stabilire quale sia il grado di trasmissibilità e pericolosità di questa nuova mutazione.
Covid, scoperta una variante inedita nelle Filippine
Anna Ong-Lim, membro del gruppo di consulenza tecnica del Dipartimento della Salute filippino in una conferenza stampa, citata da Cnn Philippines, ha precisato che “stavamo aspettando i dati per sapere se questo ceppo fosse unico per le Filippine o fosse stato già scoperto in altri Paesi. Ci hanno detto che è davvero un nuova variante”.
Al momento, nel Paese sono stati rintracciati 98 casi collegati alla variante inedita, denominata P.3, secondo quanto riferito dalle autorità sanitarie del Paese asiatico. Gli esperti adesso continueranno con le indagini per cercare di conoscere quante più informazioni possibili su questo nuovo ceppo, ma soprattutto per valutare le potenzialità legate al contagio e alla mortalità. Ad oggi, nelle Filippine sono stati confermati più di 600.000 contagi e quasi 13.000 decessi dall’inizio della pandemia, secondo quanto riferito dalla John Hopkins University.
Arrivata anche in Giappone
La variante di Covid, segnalata nelle Filippine, è stata individuata anche in Giappone, secondo quando comunicato dal ministro della Salute nipponico. Nelle specifico si tratta di un uomo di circa 60 anni arrivato nell’aeroporto di Narita, a Tokyo lo scorso 25 febbraio dal Paese del Sud-est asiatico.
L’uomo è risultato positivo al coronavirus nonostante fosse asintomatico, e un’ulteriore analisi condotta dall’Istituto nazionale di malattie infettive ha confermato che si trattava della stessa mutazione del virus già segnalata nelle Filippine. Anche dal Giappone arriva la conferma che il nuovo ceppo potrebbe essere più infettivo rispetto a quello originale, e che potrebbe presentare degli elementi di aggressività nella sua diffusione molti simili a quelli delle mutazioni identificate in Gran Bretagna, in Brasile e in Sud Africa.
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